Back in Time – Kirby: L’oscuro disegno
Gentili lettori, bentornati a Back in Time. Dopo la chiusura del primo ciclo, dedicato a Final Fantasy, abbiamo pensato di proporvi un altro trittico, con ben tre titoli di Kirby usciti su Nintendo DS, in vista dell’uscita di Star Allies, fissata per il prossimo 16 marzo. Cominciamo da Kirby: L’oscuro disegno (Canvas Curse in America, Power Paintbrush in Europa), prima avventura del batuffolo rosa sulla console a due schermi della Grande N. Nel 2015 è uscito il sequel su Nintendo Wii U, Kirby e il pennello arcobaleno, che è basato sullo stesso concept.
In Kirby: L’oscuro disegno il nostro eroe non cammina o svolazza come al solito, bensì rotola! Egli, infatti, è stato trasformato in una palla dalla strega Drawcia, la quale ha anche pensato bene di tramutare Dream Land in un mondo di inchiostro. Quella che per il batuffolo rosa è una grande sventura per noi è motivo di godimento, siccome questi sono gli elementi centrali di un gameplay fresco e divertente, ma comunque in grado di non stravolgere i canoni della serie. A causa della sua nuova forma, Kirby è naturalmente portato a rotolare, senza che il giocatore lo controlli direttamente; egli, piuttosto, dovrà utilizzare l’inchiostro magico per aiutarlo a superare gli ostacoli: grazie allo stilo sarà possibile tracciare linee colorate sullo schermo inferiore, che, per un periodo limitato, costituiscono muri, rampe e quant’altro.
Non occorrono tasti: oltre all’attività pittorica di cui sopra, anche le altre azioni sono gestite grazie al touch screen. Lo schermo superiore, invece, ospita la mappa e altre importanti indicazioni, come la barra di inchiostro e il numero di vite.
Ad un sistema di controllo totalmente rinnovato si affiancano alcune caratteristiche più classiche per la serie, come la bidimensionalità, la facilità di fondo e la capacità di copiare le abilità degli avversari, che si rivelano talvolta indispensabili per superare alcune sezioni ed entrare così in possesso delle medaglie. Questi poteri speciali in realtà non sono tantissimi, se confrontiamo Kirby: L’oscuro disegno con gli episodi più “generosi” da questo punto di vista.
La maggior delusione però è data dalle boss fight: tolta l’ultima, le altre tre sono dei minigiochi ben poco originali (abbiamo un clone di Breakout, un pinball e una corsa su carrelli) che vengono ripetuti. Si sarebbe potuto fare di più, in un gioco che per molti altri aspetti appare decisamente curato. Nonostante questi piccoli nei, il giudizio sul gameplay non può che essere molto positivo, grazie ad un sistema di controllo nuovo ed efficace, unito all’esperienza ormai ventennale di HAL Laboratory. Un gran bel platform portatile, che si sposa perfettamente con la console per la quale è stato concepito.
Anche sotto il profilo tecnico non possiamo che applaudire il lavoro svolto: Kirby: L’oscuro disegno, a dispetto del “tetro” titolo scelto per il mercato italiano, è un degno esponente della serie grazie ad una grande varietà di ambienti e colori. Il comparto tecnico è interamente bidimensionale, come accade in tutti i capitoli portatili fino a Triple Deluxe, e non dà adito a problemi nello scrolling, nonostante esso possa rivelarsi più rapido rispetto agli altri episodi, dal momento che Kirby può acquistare una velocità di rotolamento non indifferente.
Il sonoro non delude, soprattutto sul versante delle musiche, composte dal duo Ishikawa – Ikegami, già apprezzato in altre occasioni dai fan (Ishikawa, in particolare). Come spesso capita all’interno della serie, L’oscuro Disegno presenta il classico citazionismo in stile Nintendo, offrendo ottimi remix di brani già noti. Le varie tracce possono essere sbloccate nel Negozio e poi ascoltate dal menu delle opzioni.
La Storia segue una struttura abbastanza regolare: si compone di otto livelli piuttosto facili, nel complesso, ciascuno dei quali (ad eccezione dell’ultimo) conta tre quadri, che celano tre medaglie ciascuno. Per arrivare ai titoli di coda servirà appena una manciata di ore, ma non bisogna pensare che il gioco abbia esaurito le sue attrattive. Innanzitutto, raccogliere tutte le medaglie non sarà un’impresa impossibile, ma nemmeno così rapida; se poi non bastassero quelle reperibili nella Storia, moltissime altre possono essere conquistate nella modalità Corsabaleno. Essa ripropone alcuni spezzoni già affrontati in precedenza e otto percorsi speciali, da superare in condizioni particolari: a seconda che si scelga “Gara a tempo” o “Gara a tratto”, infatti, sarà necessario battere alcuni record oppure utilizzare una certa quantità di inchiostro, che nelle altre modalità è illimitato e si ricarica rapidamente.
Insomma, quando avrete conquistato tutte e 250 le medaglie (se ne avrete la voglia, si intende), il contatore potrebbe essere arrivato tranquillamente a venti ore. Questa caccia al tesoro non è fine a se stessa, perché le medaglie possono essere spese al negozio per ottenere numerosi extra, fra cui brani, personaggi e i suddetti percorsi speciali.
Kirby: L’oscuro disegno è un ottimo episodio, in grado di sfruttare in modo efficace le caratteristiche tattili della console, senza però snaturare Kirby. In linea con la tradizione, non si tratta di un gioco lunghissimo o difficile, ma i più smaliziati potranno cimentarsi nell’impresa di ottenere tutte le medaglie.