Back in Time – The Gunstringer
Uno dei migliori giochi per Kinect.
Il nostro viaggio alla riscoperta di Kinect prosegue con The Gunstringer, sviluppato da Twisted Pixel Games (‘Splosion Man, Comic Jumper) e pubblicato da Microsoft Studios nel settembre del 2011.
Il concetto alla base di The Gunstringer è nato tutto dal suo protagonista, creato quasi per caso e al quale poi sono stati costruiti un gioco e un setting intorno. Il carisma del Gunstringer è uno dei punti di forza del gioco: non avevamo mai visto una marionetta cowboy non morta cavalcare per mondi orientaleggianti o le rive di un fiume tentando di vendicarsi di una vecchia meretrice zombie. Inutile dire che le ambientazioni sono geniali, basate su un universo dalla base prettamente radicata nel Far West ma ricchissimo di contaminazioni assurde.
Spicca per originalità anche la trama, tutta incentrata sulla vendetta del nostro eroe, abbandonato e sepolto vivo dalla sua vecchia banda, una gang di personaggi poco raccomandabili, tra i quali dobbiamo citare il personaggio di un cowboy che altro non è che un uomo tubo ondulante. Se ciò non bastasse, dobbiamo ricordarvi che il Gunstringer è un pupazzo, controllato dal giocatore tramite un semplice bilancino con fili di refe; in quanto marionetta avrà bisogno di un palco dove esibirsi, quindi le vicende si svolgeranno in scena, all’interno di un teatro reale, pieno di spettatori. Molte delle gag e delle situazioni più comiche della trama sfrutteranno dunque questa contrapposizione: in particolare segnaliamo il delirante finale, che vi strapperà non pochi sorrisi.
La modalità storia di The Gunstringer non è però un esempio di longevità: basteranno quattro ore circa per portarla al termine; esiste la modalità per due giocatori, in cui il secondo utente controllerà una sua pistola (ma non un’altra marionetta), esistono i collectible acquistabili dal negozio e c’è pure un primo DLC gratuito (The Wavy Tube Man Chronicles), che aggiungono qualche ora di gioco al pacchetto, ma ciò non fa davvero la differenza quanto a longevità. Quantomeno, la varietà di situazioni di gameplay differenti, tra fasi shooter o a mo’ di platform manterranno il tutto sempre fresco e originale.
Nel caso vogliate mischiare ulteriormente le carte, alcuni simpatici modificatori (da sbloccare nell’apposito negozio dei bonus) potrebbero aiutarvi ad aumentare la difficoltà e a fornire una sfida differente e nuova, ma resta un fatto: la mera quantità di livelli è davvero troppo scarsa. Esiste un sistema di punti e medaglie non sempre facile da padroneggiare, il quale potrà forse spingervi a riaffrontare vecchi livelli o a scalare le leaderboard online, cercando di battere il proprio punteggio.
Ora che conosciamo setting e trama, siamo in debito della spiegazione sul gameplay, il quale ovviamente abbraccia in modo totale Kinect, liberandovi da qualsiasi controller. Essenzialmente, The Gunstringer è uno sparatutto su rotaie, dove però viene lasciata la libertà di movimento laterale e di salto, affidata alla nostra mano sinistra: spostandola lateralmente, infatti, modificheremo la direzione della corsa del personaggio, mentre effettuando un movimento veloce verso l’alto ci produrremo in un salto. Non dovremo quasi mai essere millimetrici nei nostri spostamenti, ma comunque la precisione nel riconoscimento dei movimenti da parte della periferica è soddisfacente e solo a tratti (specialmente nei salti ravvicinati) approssimativa.
Oltre a spostarsi però si dovrà anche sparare, compito riservato alla mano destra (ma esiste una modalità specchiata per mancini). Quando impugneremo la nostra fida sei-colpi sullo schermo apparirà un puntatore, con il quale potremo evidenziare i bersagli passandoci semplicemente sopra con la mano, fino a un massimo di sei per volta. Dopo aver scelto le nostre vittime basterà muovere velocemente la mano o il braccio verso l’alto, come a mimare il rinculo di una pistola, e The Gunstringer colpirà inesorabilmente gli obbiettivi, con un sistema simile a quello visto in Child of Eden.
Durante la storia non sarà solo questo il set di controlli che utilizzeremo, con il variare delle armi o delle visuali: a volte infatti il gioco si trasformerà in un platform a scorrimento laterale, altre volte invece non vi sarà nemmeno bisogno di muoversi e controlleremo due pistole, ci sarà anche modo di utilizzare diversi veicoli… insomma, vi lasciamo anche la sorpresa di scoprire che cosa si sono inventati in casa Twisted Pixel Games! Chiaramente ci saranno parti più o meno ispirate, più o meno facili, più o meno funzionanti (in positivo pensiamo a quelle a cavallo, in negativo a quelle su piattaforme per esempio) ma, sgombrando il tavolo da tutti i dubbi, vi assicuriamo che il gioco funziona ed è davvero divertente. Oltre a tutto ciò, per i più pigri o per chi vorrà sparare agli indiani per molto tempo consecutivo (tenere le braccia alte può essere stancante, N.d.R.), c’è la possibilità di giocare da seduti, una chance rara per quanto riguarda i giochi Kinect e molto ben accolta.
The Gunstringer è senza dubbio un passatempo divertente, a costo contenuto, dalle buone idee, dal grande carisma e sicuramente una delle avventure migliori che potreste passare con Kinect. Pecca soprattutto in longevità, però l’opera di Twisted Pixel Games merita una chance.