Back in Time – South Park: Il Bastone della Verità
Uno spaccato di vita tranquilla nel Colorado.
Nato nel 1997 dalle deviate menti di Trey Parker e Matt Stone, South Park è forse lo show più dissacrante della TV. Roba da far sembrare Family Guy il cartone animato più educativo di sempre. Forse mai eccessivamente popolare dalle nostre parti, South Park resta comunque uno dei brand più importanti della televisione, con una sua fan base devota e divertita dalle invasioni aliene, penetrazioni anali e estrema violenza del programma, condite da una satira sottile e ben mirata. Ovviamente un marchio così non poteva non attirare le attenzioni delle grandi software house, in cerca di qualche soldo facile con adattamenti videoludici spesso di basso livello. Dopo un dimenticabile tower defense pubblicato da Microsoft, all’E3 2012 la poi defunta THQ annunciò una collaborazione con Obsidian Entertainment per realizzare il titolo dedicato alla serie più ambizioso di tutti i tempi: South Park: Il Bastone della Verità. Dopo numerosi ritardi e il fallimento della società, ormai non nutrivamo più speranze di vedere un giorno il gioco nei negozi, ma l’intervento di Ubisoft salvò capre e cavoli e portò il progetto Obsidian sotto l’ala protettiva della grande azienda francese. Dopo ulteriori ritardi però, South Park: Il Bastone della Verità è finalmente arrivato nei negozi e, lasciatecelo dire, non potremmo esserne più contenti.
Il 7 marzo 2014 il gioco debuttò su PC, PlayStation 3 e Xbox 360; nel 2018 fu portato sulle console current gen. Riscopriamo l’opera di Obsidian Entertainment.
Il Bastone della Verità è la versione ambientata in Colorado di Paper Mario, volendo riassumervi il gameplay in una frase. Si tratta di un GDR a turni di stampo classico, che basa la riuscita degli scontri e delle abilità sul ritmo e il tempismo nel premere determinati pulsanti durante gli attacchi. Al di fuori dei combattimenti troviamo un mondo 2D ibrido, nel quale potremo esplorare l’intera cittadina di South Park. Niente di terribilmente complesso, ma il battle system de Il Bastone della Verità si dimostra solido e interessante, soprattutto quando giocheremo con gli stati alterati o con le temibili, forse troppo, abilità.
Chiaramente la particolarità sta nel tocco che il mondo di South Park regala a strutture di gioco così classiche: le abilità e le evocazioni in particolare conterranno una serie di citazioni incredibile che non potranno che regalare sorrisi. La “principessa” Kenny, per esempio, potrà distrarre i nemici mostrando le sue tette, mentre Butters potrà trasformarsi invece nel suo alter ego, il temibile Professor Chaos. Come evocazioni invece, potremo richiamare – dopo averli sbloccati – alcuni dei personaggi più geniali della serie, come Mr. Hankey. Particolari anche gli stati alterati: potremo infatti “schifare” i nemici, costringendoli a vomitare durante le lotte. Magari dopo avergli lanciato addosso un pezzetto di sterco, da noi prodotto nel bagno. Ad accompagnarci nelle sfide poi saranno alcuni dei più celebri abitanti di South Park, sui quali avremo controllo completo. Peccato giusto che nel party non potranno mai entrare più di due personaggi: l’eroe e un compagno celebre.
Anche durante l’esplorazione poi si potrà interagire con l’ambiente e magari risolvere alcuni combattimenti prima che questi avvengano. Usando i nostri poteri, principalmente legati alle scoregge, potremo per esempio accendere fuochi bruciando i nostri nemici, già visibili sulla mappa prima degli scontri. Originale, anche se un po’ macchinoso come controlli.
Come in ogni RPG che si rispetti, la storia è una delle componenti fondamentali. Se poi parliamo di un intreccio à la South Park, ci troviamo di fronte in pratica a un lungo episodio della serie da 15-20 ore. E non avremmo potuto chiedere di meglio. In Il Bastone della Verità, impersoneremo il “novellino”, il ragazzino silente (omaggio a The Legend of Zelda?) appena arrivato in una apparentemente tranquilla cittadina delle Rockies, subito a suo malgrado reclutato da Cartman, Butters e compagnia per i loro giochi.
Quello che poi partirà come un semplice passatempo pomeridiano, dove i ragazzi della città si divertono a mettere in atto un’epica sfida tra la fazione umana (capitanata dal Grande Mago Cartman) e quella elfica per il possesso del Bastone della verità (un rametto), nel giro di breve tempo diverrà una classica novella stile South Park, dove capita tutto e il contrario di tutto. Navi aliene, stupri, aborti, cospirazioni governative, in South Park: Il Bastone della Verità ne vedremo di ogni.
Non vogliamo svelarvi più di tanto cosa succederà nella trama, ma possiamo assicurarvi che l’intervento diretto degli autori e dei doppiatori originali dello show porterà le battute e le situazioni del gioco al livello – alto – della serie. Un perfetto omaggio per gli appassionati e un buon punto di partenza per i novizi.
Peccato giusto che si tratti di un’avventura parecchio lineare. Nonostante la chance di poter scegliere la nostra classe all’inizio, tra Mago, Ladro, Guerriero e… Ebreo, la storia si svilupperà praticamente nella stessa maniera. Avremo accesso bene o male anche a tutte le abilità e potenziamenti, lasciandoci poca voglia di rigiocare il tutto dopo i titoli di coda. Forse da un team tanto esperto di GDR complessi e ricchi di scelte come Obsidian ci potevamo attendere qualcosina in più in questo campo.
South Park: Il Bastone della Verità è un attestato d’amore di Obsidian Entertainment verso la creatura di Parker e Stone. Il comparto grafico, minato solo da qualche piccolo calo di frame rate durante alcuni caricamenti, è pressoché indistinguibile dalla versione televisiva, sia negli ambienti che nelle animazioni, senza contare poi l’importanza per l’immersione di avere i doppiatori originali inglesi a bordo.
Ogni fan si troverà subito a casa e realizzerà dopo pochi secondi di avere, per la prima volta, l’intera South Park nei propri polpastrelli. C’è tutto: dalla scuola alla celebre fermata del bus, senza contare le case di tutti i geniali protagonisti e i negozi del centro urbano. Ogni NPC, ogni nemico, ogni luogo può contenere una citazione: quasi vent’anni di South Park in TV hanno portato ad accumulare centinaia di storie che gli autori non avranno paura di rimembrare di qua e di là. Potrete infatti tornare dal negozio con la vostra copia di South Park: Il Bastone della Verità, espletare le pratiche della creazione del personaggio e poi perdervi, vagare, esplorare alla ricerca di un sorriso, una risata, un ricordo. Potreste perdere un quarto d’ora nella camera di Cartman, ascoltando i suoi “successi” canori, rovistando tra le cianfrusaglie nell’armadio. Il sottoscritto lo ha fatto e non se ne vergogna per nulla.
Per i fan di South Park, Il Bastone della Verità è un sogno che si avvera. Ogni angolo può nascondere una citazione, la storia porta a rivedere tante vecchie conoscenze e tocca tutte le corde giuste. Per tutti gli altri, questo gioco resta un solido RPG vecchio stampo – una rarità di questi tempi – ben degno dei vostri soldi.