Back in Time – Sniper Élite V2

L'arte del camping.

Se siete giocatori di sparatutto, sapete chi sono i camper. Quelle persone che sfruttano i piccoli anfratti, le posizioni strategiche delle mappe, rimanendo fermi immobili, per potersi allo stesso tempo proteggere dal fuoco avversario e avere una visuale vantaggiosa, dominando le partite. Chiaramente ci sono due correnti di pensiero: quella dei giocatori più occasionali, che vengono magari costantemente uccisi dai camper, i quali sostengono che questi ultimi non permettano alle partite di svolgersi in maniera divertente e giusta; l’altra corrente, invece, ovviamente riguarda i camper, che insistono sulla validità e regolarità delle loro tattiche. Sappiamo poi che tutti voi almeno una volta avrete “camperato”: bene, è a voi che Sniper Élite V2 punta, il gioco dove il camping e la mira precisa saranno le vere protagoniste dell’azione. Remake, o forse è meglio dire reboot, visto che mantiene dell’originale del 2005 solo una buona parte della trama e parte del gameplay, di Sniper Élite (uscito su Xbox, PlayStation 2, PC e Wii), Sniper Élite V2 pone l’accento su una figura molto particolare presente nei conflitti, di ieri e di oggi: il cecchino.

In occasione del decimo anniversario del gioco, caduto giusto qualche giorno fa, oggi lo analizzeremo per voi, ricordandovi che tre anni fa è uscito il remaster per le console dell’ottava generazione e che fra una ventina di giorni debutterà Sniper Élite 5.

Impersonando l’agente segreto Karl Fairburne, in missione nella Berlino del 1945, sarà infatti nostra priorità, affrontando le missioni di questa produzione 505 Games e Rebellion Developments (Alien vs Predator, Largo Winch e Rainbow Six per PlayStation), trovare un riparo, chinarsi e scrutare l’ambiente con il nostro preciso fucile per poi liberare la strada da più tedeschi possibile. Magari senza fare rumore.

In questo TPS infatti, se vi comporterete come in uno dei tanti FPS tanto in voga di questi tempi durerete poco, pochissimo. L’approccio migliore agli scontri sarà quello di avvicinarsi di soppiatto ai nemici magari all’interno di un edificio diroccato, eliminarli con una pistola silenziata per poi piazzarsi a una finestra e cercare i propri bersagli con il nostro amato fucile.

sniper elite v2

Molto interessanti ai fini del gameplay sono gli oggetti che saranno a disposizione del protagonista: a parte le granate, da usare solamente in casi di forti assembramenti nemici, avremo nel nostro arsenale mine da terra e da inciampo, utili quando i nemici capiranno da che parte arrivano quei colpi alla testa che li stanno maciullando e ci verranno a cercare, arrivando magari dalle nostre spalle. In quei casi basterà magari piazzare un ordigno vicino all’entrata della casa nella quale ci si è nascosti, dandoci, oltre a una kill ben riuscita, la possibilità di girarci, imbracciare il mitragliatore e portare lo scontro a fuoco a distanza ravvicinata.

Qui dobbiamo comunque avvertirvi: dimenticate Uncharted, Karl Fairburne è sicuramente un soldato più goffo e macchinoso di Nathan Drake nelle brevi distanze. A parte ciò, però, il nostro alleato più “curioso” saranno… le pietre, i sassi insomma, da lanciare per concentrare l’attenzione dei soldati nemici in un preciso punto, attirandoli verso il mirino del nostro fucile.

sniper elite v2

L’IA dei soldati tedeschi è uno dei punti nei quali si vede che Rebellion Developments ha posto più enfasi, con risultati peraltro altalenanti: se è bello vedere come i nemici vengano a stanarci, scoprano i cadaveri dei loro compagni, reagiscano a rumori forti o ci avvistino appena abbandoniamo un nascondiglio, a volte, specialmente nei confronti ravvicinati, non si comportano come abili veterani, lasciandosi uccidere troppo facilmente. Un lavoro da lodare per le intenzioni ma in un titolo con una forte inclinazione stealth l’intelligenza artificiale deve essere praticamente perfetta per svolgere il proprio lavoro, altrimenti si verrà scoperti spesso senza aver fatto nulla di male, vanificando i nostri sforzi. Oltretutto, l’IA potrà essere appositamente modificata prima di iniziare una partita della campagna, lasciando a tutti decidere il proprio livello di sfida.

Il motore grafico di Sniper Élite V2 fa un lavoro più che sufficiente, soprattutto d’impatto. Andando nel dettaglio si notano texture di livello mediocre negli interni e negli edifici, mentre la maggioranza dei modelli è comunque più che buona, donando uno scorcio d’insieme sicuramente adeguato.

sniper elite v2

Chiaramente accessori, pistole e mitragliatori sono importanti ma il vero protagonista è senza dubbio il fucile da cecchino, con mirino incorporato. Scordiamoci però quelli super-tecnologici di Modern Warfare, in cui basta centrare il reticolo e fare fuoco per accumulare headshot: qui siamo nella Seconda Guerra Mondiale, le armi si chiamano Springfield o Mosin-nagant e l’abilità del tiratore prende spesso il sopravvento rispetto all’efficienza del fucile.

Sniper Élite V2 infatti fa della simulazione della fisica dei proiettili il suo cavallo di battaglia. Specialmente ai livelli di difficoltà più elevati, con tutti gli aiuti disattivati, colpire il bersaglio sarà tutto tranne che automatico: a incidere arriveranno infatti modificatori come la direzione e la forza del vento, la gravità (che ci obbliga ad alzare il tiro ogni volta sparando da posizione sopraelevata) e i battiti del cuore del tiratore, i quali, più bassi saranno, più manterranno il mirino stabile. Ad aiutarci ci viene data anche la chance di rallentare temporaneamente il tempo premendo RB (R1), facendo in modo di far trattenere il respiro a Karl.

sniper elite v2

Colpire bersagli ignari a centinaia di metri di distanza dà già grandissima soddisfazione di suo ma Rebellion Developments ha inserito pure un paio di chicche per spronarci a ottenere la migliore kill possibile. Per prima cosa, ogni uccisione donerà un certo numero di punti, a seconda della sua difficoltà, della distanza, del movimento del target e quant’altro.

La grande novità rispetto al gioco originale è costituita dalla Kill Cam Raggi X, una trovata geniale. In pratica, nei momenti in cui metteremo a segno un colpo particolarmente efficace o letale, il gioco mostrerà una prospettiva dal punto di vista del proiettile, rallentando il tempo e facendoci vedere tutto il suo cammino, fino anche a mostrare, all’interno del corpo nemico, gli organi e le ossa colpiti, prima che si distruggano in mille pezzi. Davvero originale e spettacolare (almeno per le prime decine di volte, dopo un po’ non ci farete più caso): il sottoscritto ha apprezzato particolarmente un momento nel quale un proiettile ha trapassato la canna del fucile nemico, entrando nell’occhio del cecchino avversario, per poi uscire da dietro e colpire un suo alleato alle parti basse… priceless.

sniper elite v2

Per quanto riguarda le modalità di gioco, in Sniper Élite V2 troviamo una Campagna, della durata di una decina di ore circa, nella quale ci troveremo a visitare numerosi luoghi di Berlino e dintorni, facendo fuori nemici, saltare in aria ponti e carri armati (bisognerà colpire il tappo del serbatoio!) e sventando chissà quale piano dei nazisti. Niente che si distingua, anzi molto facilmente dimenticabile come intreccio, a parte il simpatico DLC fornito con il pre-order dove avrete la possibilità di sparare al “caro” Hitler nei “cosiddetti” una volta per tutte.

Oltre alla storia c’è il multiplayer online, che trova la sua migliore riuscita su PC, dove esiste pure una modalità deathmatch competitiva sino a 8 giocatori; su console, inspiegabilmente, questa opzione non esiste, avendo solo 4 modalità cooperative per portare il cecchinaggio in rete. Di queste, in aggiunta alla ormai solita “orda” stile Gears of War, una menzione va fatta per “Osservazione”, nella quale due giocatori si alterneranno nei due ruoli di cecchino e osservatore, uno con il fucile e l’altro con il binocolo. Il lavoro di squadra sarà indispensabile: il secondo dovrà segnalare gli obbiettivi al primo e raggiungere il checkpoint quando la strada sarà stata liberata dall’alto.

sniper elite v2


A parte qualche piccolo difetto, come l’IA non stellare e una certa ripetitività di fondo, Sniper Élite V2 si dimostra un buonissimo software, un gioco originale nella selva di shooter troppo simili tra loro che affollano gli scaffali dei negozi in questi anni. Per chi amasse il brivido del premere il grilletto dopo aver centrato il reticolo sulla testa di un malcapitato nazista, Karl Fairburne è lì che vi aspetta, per aiutarlo a terminare una guerra che non vuole decidersi a finire.

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