Back in Time – Move Fitness
La risposta di Sony a Wii Fit.
Dopo aver parlato per alcune settimane di Kinect, ci è sembrato giusto accennare un momento anche a PlayStation Move, che è pure compatibile con PlayStation 5. Move Fitness fu la risposta di Sony al successo incredibile di Wii Fit di Nintendo, ma purtroppo non si rivelò all’altezza della situazione.
La prima cosa da rimarcare a proposito di Move Fitness sono i requisiti hardware: il gioco è stato pensato con due controller PlayStation Move in testa. Scordatevi quindi Navigation Controller o DualShock 3, qui dovrete possedere obbligatoriamente due Move, il che può risultare costoso e poco user-friendly, visto che in pochissimi altri titoli la coppia di Wand potrà essere sfruttata. Pensandoci, la scelta per Sony è stata obbligata, in modo da replicare bene i movimenti, ma lascia comunque con l’amaro in bocca per la spesa che comporta.
Le alternative della concorrenza sono di prezzo simile o leggermente inferiore, ma sono macchine molto più adatte a un titolo di questo genere. Move Fitness infatti delega completamente ai due controller il riconoscimento dei nostri movimenti, coadiuvati solo parzialmente dalla PS Eye (leggerà gli spostamenti laterali del nostro corpo, immaginandosi i nostri spostamenti a seconda della posizione dei due Move, in maniera non sempre realistica), richiedendo però anche più spazio di quanto ci aspettassimo.
Il riconoscimento delle nostre mani e braccia sarà quasi perfetto e si noterà nei tanti minigiochi dedicati in particolare al pugilato, ma lascerà alla CPU immaginare cosa stiano facendo le altre parti del corpo, comprese le nostre gambe. Ad esempio, esiste un’attività chiamata Salti a Farfalla, dove teoricamente saremmo chiamati a saltare allargando braccia e gambe nello stesso momento; bene, in Move Fitness basterà agitare i due PS Move seguendo le icone a schermo per arrivare ad alti punteggi, certamente in maniera diversa da Kinect e il suo full body scan. Riuscirete comunque a sudare sette camicie e divertirvi nel caso non bariate, ma anche solo sapere che la possibilità è lì potrebbe tentarvi, dato che manco l’allenatore virtuale – decisamente inutile – si accorgerà di quando lo farete.
Fortunatamente, nelle 28 – pochine – discipline del gioco ve ne saranno alcune che invece non sarebbero possibili o funzionerebbero decisamente peggio senza l’ottima tecnologia di Move, come tutte quelle legate ai palloni, tra le quali citiamo Palla Prigioniera e Pallacanestro, e soprattutto gli esercizi con i guantoni, senza dubbio i meglio realizzati del lotto. D’altronde, nel campo delle botte da orbi Coldwood Interactive ha l’esperienza di The Fight dalla sua.
Se dal punto di vista del funzionamento e della precisione Move Fitness si difende bene, almeno nella maggior parte dei casi, è spostando l’attenzione su tutto il contorno e sulla quantità che le cose si mettono peggio. Partendo dai crudi numeri, i già citati 28 esercizi singoli sono un roster poco competitivo rispetto a quelli di altri esponenti del genere. Senza contare poi che molte di esse sono semplici variazioni di altre e la cui maggioranza riguarda poi seriosi esercizi in palestra, con totale assenza dei mini giochi di Wii Fit o del jogging e delle lezioni di danza o yoga di Your Shape Fitness Evolved 2012.
In generale Move Fitness manca di un’anima, di stile e di modi per ricompensare il giocatore per i propri sforzi e tenerlo interessato a continuare le proprie sessioni di allenamento nel tempo. Non esiste nessun contenuto sbloccabile e le modalità sono ridotte all’osso: la scelta è solo tra Esercizio Singolo e Programmi d’allenamento. Se nella prima ovviamente si potranno intraprendere le attività singolarmente per sfidare sé stessi o le leaderboard online, nella seconda avremo a disposizione 15 diverse routine per fare movimento. Allenamento completo, Brucia grassi, Fisico da Spiaggia, Puro Divertimento sono alcuni dei nomi dei programmi, i quali consisteranno però di quattro o cinque discipline ripetute nel tempo, in maniera decisamente tediosa. Fortunatamente ci viene data anche la chance di creare le nostre personalizzate, anche nella durata, durante le quali potremo pure importare musica dall’HDD della PlayStation 3 come colonna sonora.
Nel Blu-Ray Disc di Move Fitness non c’è altro, eccezion fatta per un inutile sistema di obiettivi giornalieri e qualche pagina di sempre gradite statistiche sul conto delle calorie perse (sono calcolate in tempo reale, non si sa bene come) o su quanto ci siamo allenati nelle ultime settimane. Vi verrà poca voglia però di continuare gli allenamenti: Move Fitness non ricompensa il giocatore in nessun modo con qualche unlockable o target a lunga distanza.
Un quadro un po’ desolante, che non migliora certo se pensiamo alla realizzazione tecnica, la quale non è male se presa come puro conto dei poligoni o fluidità, ma che soffre, come Sports Champions ai suoi tempi e come quasi tutti i giochi Move in verità, di una notevole mancanza di stile e carattere. Colori slavati, allenatori virtuali che non interagiscono con il giocatore, ambienti chiusi e tristi: andare in palestra ad alcuni è già indigesto a causa dell’ambiente, non è una grande idea replicarlo così pedissequamente in un software di fitness come questo.
Move Fitness è dimenticabile, anche nella poco affollata libreria di giochi PS Move only. Il requisito di due controller potrebbe non piacere a tutti e se poi, una volta fatta la spesa, ci si trova davanti un gioco che mostra solo in alcune parti le proprie potenzialità, certo la situazione non è delle più rosee. Coldwood Interactive non ha sbagliato poi chissà che da un punto di vista tecnico, ha semplicemente sbagliato tutto – o quasi – il contorno alle mere attività, mancando di ricompensare il giocatore per i suoi sforzi e racchiudendo i pochi asset presenti in un comparto visivo poco ispirato.
