Back in Time – Forza Horizon 2
Il festival Horizon arriva dalle nostre parti.
Da oltre dieci anni l’autunno è sinonimo (anche) di Forza, Motorsport od Horizon che sia: quest’anno l’appuntamento è fissato a novembre con Forza Horizon 5, nell’attesa del quale torniamo sul secondo capitolo di questa sotto-serie di stampo arcade, uscito nell’ottobre del 2014 su Xbox 360 e Xbox One.
Il primo grande cambio tra questo titolo e il suo predecessore è l’ambientazione, come già detto spostatasi dal Colorado alla zona di confine tra Italia e Francia. Liguria, Piemonte e Costa Azzurra, condensate in una mappa parecchio più estesa di quella del primo Horizon. Non aspettatevi, però, di ritrovare i vostri luoghi preferiti, ricostruiti al millimetro con fedeltà: Playground, a parte la città di Nizza, ha deciso solamente di ispirarsi a queste bellissime aree, costruendo una manciata di località fasulle, benché davvero credibili, grazie anche ai cartelli in perfetto stile italico (indicanti luoghi come le Cinque Terre o Genova) e tanti piccoli particolari a bordo strada come i motorini parcheggiati o i bidoni della spazzatura, anch’essi perfettamente ricostruiti come quelli che potreste trovare in giro per la penisola. Ah, il pubblico a bordo strada è realizzato in tre dimensioni, non come in Forza Motorsport 5.
Rispetto al Colorado, l’Europa offre scenari marini e pedemontani molto evocativi, certamente diversi rispetto alle Montagne Rocciose; c’è qualcosa di magnifico nel guidare la Lamborghini Huracan nel prologo, sfrecciando sulla costa al tramonto. E tutto questo è possibile grazie al fantastico motore grafico di Forza Horizon 2, derivato da quello di Forza Motorsport 5. Soprattutto se pensiamo alla struttura open world senza caricamenti, Horizon 2 è uno splendido spettacolo visivo: illuminazione realistica e dinamica, ambienti dettagliatissimi e vivi, modelli delle automobili ormai sempre più vicini al fotorealismo e le spettacolarissime sfide contro mezzi quali treni o le nostre Frecce Tricolori. Forza Horizon 2, a 1080p, è un capolavoro grafico, seppure i 30 fps facciano perdere qualcosa alla fluidità e velocità, soprattutto quando useremo la visuale dall’alto per guidare.
E non abbiamo ancora parlato delle due grandi novità di Forza Horizon 2, notevoli sia dal punto di vista grafico che da quello del gameplay, entrambe alla prima apparizione nella serie di Forza: l’off-road e gli effetti meteorologici. Sebbene la mappa di questo sequel non sia esponenzialmente più estesa di quella dell’originale – come forse speravamo – la possibilità di uscire dalle strade e avventurarsi tra peschi, vigneti e campi di grano, oltre che a saltare da verdi colline, dona tutta una nuova verve al gioco di Playground Games. Il team di sviluppo ha persino introdotto una nuova tipologia di gare, il Cross Country, dove saremo chiamati a controllare l’auto differentemente, usando più il freno a mano e le derapate, controllando i salti, gli urti, evitando gli ostacoli più imponenti e andando in cerca di improbabili scorciatoie. Queste nuove competizioni sono esilaranti e senza molti dubbi la parte migliore di Forza Horizon 2. L’off-road rende anche più difficile l’esplorazione per quanto riguarda gli unlockable (i soliti cartelli da rompere con l’auto) e le automobili rare da cercare nelle fattorie abbandonate. Un mondo solo un po’ più esteso, ma certamente più denso e ricco.
La seconda grande aggiunta è quella che fa scintillare sia il motore grafico sia l’handling – ancora inattaccabile – arcade con quel pizzico di sim à la Forza Motorsport – delle vetture, ossia gli effetti atmosferici. Per la prima volta in un Forza, quindi, le gare saranno interrotte o rese più spettacolari da eventi meteorologici dinamici, quali pioggia, nebbia o bagnato, in grado di modificare l’aderenza delle vetture e donare un livello strategico ulteriore al titolo.
Forza Horizon 2 è un’esperienza racing social massiccia. Potremo interagire con i nostri amici o con altri piloti in tante maniere, dal gioco online classico a invece altri metodi più peculiari e meno visibili. Oltre alle leaderboard, infatti, i nostri amici entreranno passivamente nelle nostre partite tramite i Drivatar, ripresi da Forza Motorsport 5. Troveremo queste IA ispirate dagli stili di guida della gente nella nostra friend list sparse per tutto il mondo di gioco e potremo sfidarle in qualsiasi momento. Potremo conoscere nuovi giocatori anche nei Raduni, eventi nei quali sfoggiare la propria auto in un parcheggio e magari rimirare, facendo due chiacchiere, i bolidi di altri utenti, magari reclutandoli per il proprio Club personalizzato.
In Forza Horizon 2, poi, la rete sarà solamente a una pressione di un pulsante di distanza: in maniera molto fluida potremo infatti trasferirci in una partita Road Trip online, muovendosi in gruppo tra una location e l’altra, affrontando sfide personalizzate all’ultimo Punto Esperienza. Se invece volete semplicemente vivere in una mappa abitata da altri, scatenatevi con un bel Free Roam a 16 giocatori, nel quale l’host deciderà le zone da raggiungere o le sfide da intraprendere in gruppo, nel caso vogliate parteciparvi. Tutto molto semplice ed efficace.
Trasportate di peso dal cugino Forza Motorsport 5 sono le opzioni di tuning, che aggiungono un nuovo elemento importante nel pianificare le gare. Potremo intervenire su quasi tutte le componenti modificabili di un automobile e salvare i nostri assetti preferiti, magari specificando quelli per condizioni di gara particolari (pioggia, per esempio). Il lavoro di Playground non si è poi limitato all’aggiunta di nuovi elementi, ma si è esteso anche alla rifinitura di quelli esistenti: è stato introdotto un sistema di ranking legato ai punti esperienza ottenibili con la guida spericolata e non più alla posizione tra i piloti del festival come nell’originale. Guadagnando PE potremo semplicemente salire di livello e ottenere crediti, auto o attivare i “Vantaggi”, perk per ottenere bonus vari. Generalmente tutto pare molto meglio organizzato e più organico rispetto a Forza Horizon.
Ad accompagnare le nuove feature, ovviamente un buon racer deve offrire un ottimo roster di eventi e gare per appassionare a lungo il giocatore: Forza Horizon 2 offre più di 700 eventi, divisi non più per “braccialetti” come nel primo episodio, ma più intelligentemente per tipologia di vetture. Di tempo per completarli ce ne vorrà tanto ma il livello di difficoltà base è forse stato ridotto rispetto al primo Horizon. Quantomeno, il livello medio offre una sfida relativa su tutte le gare e non è più sbilanciato come in passato, tra competizioni difficilissime e altre dove si può vincere senza problemi con 3” di distacco; basterà comunque impostare il livello dei Drivatar a “Difficile” per migliorare le cose. Tutto è più grande in questo sequel, persino le stazioni radio – elemento centrale dell’esperienza e del Festival che dà il nome al gioco – sono state aumentate da tre a sette e coprono tutti i possibili generi e tendenze.
Forza Horizon 2 rappresenta un’evoluzione decisa rispetto al primo episodio della serie, che supera in tutti gli aspetti. La maturazione di Playground Games come studio di sviluppo non si vede solo nell’ottimo comparto tecnico e artistico, nella quantità di eventi e automobili (più di 200 disponibili) e nelle grandi aggiunte del meteo dinamico e del fuoristrada; sono invece le piccole migliorie, le rifiniture, i nuovi e chiari menu, le opzioni, i dettagli che fanno la differenza.