Assassin’s Creed Odyssey rivela i contenuti post-lancio

E' così che un grande gioco diventa immenso.

Sembra giusto risalire a ieri il nostro primo hands-on all’E3 2018, seguito poi da quello coloniese alla Gamescom 2018, quando d’un tratto ci accorgiamo che manca meno di un mese alla data di uscita di Assassin’s Creed Odyssey,  prossimo capitolo dell’undecennale saga ora giunta alla sua “parentesi greca”. I più potrebbero pensare che siano ormai poche le vere sorprese rimaste… ma la verità si cela altrove.

Durante il post-lancio, per tutti i possessori di Season Pass, ci saranno due nuovi percorsi narrativi raccontati attraverso molteplici episodi, pubblicati a circa sei settimane l’uno dall’altro; in questi intervalli di attesa saranno le Lost Tales of Greece a tenerci occupati (anche chi sarà senza Season Pass), con nuove quest e contratti mercenari giornalieri e settimanali.

Il primo arco narrativo si chiamerà Legacy of the First Blade, arriverà a Dicembre e ci farà conoscere gli antenati degli Assassini, compreso il primo a maneggiare la lama celata; a seguirlo, The Fate of Atlantis (sì, avete letto bene), in cui ci troveremo ad affrontare il variopinto bestiario di mostri e miti della tradizione ellenica, fino a scoprire i segreti della città sommersa per antonomasia.

I possessori di Season Pass avranno un ulteriore (e massiccio) bonus: la versione Remastered di Assassin’s Creed III, con tutti i contenuti originali, e Assassin’s Creed III Liberation Remastered, entrambi con il pieno supporto 4K e HDR su PS4 Pro e annessi immancabili miglioramenti grafici.

Assassin's Creed Odyssey

Non ci resta che abbandonarci alle parole dell’unico e solo Jonathan Dumont, Creative Director di Assassin’s Creed Odyssey, che si è concesso a un intervista con il blog ufficiale Playstation.

Quanta familiarità avevi con l’Antica Grecia quando hai iniziato lo sviluppo di Assassin’s Creed Odyssey? Hai imparato molto durante questo processo?

Abbiamo imparato molto. Non siamo storici; condividiamo una passione per la storia, ma quando scegliamo un periodo storico facciamo un po’ di ricerca iniziale e consideriamo diverse possibilità. Poi, una volta scelta l’ambientazione, approfondiamo la ricerca.

L’intero team effettua ricerche su libri, letteratura, film, qualsiasi cosa noi si riesca a trovare. Nello specifico caso di Assassin’s Creed Odyssey, dato che l’Antica Grecia ha circa 5000 anni di storia, abbiamo portato nel team uno specialista, uno storico. Abbiamo sempre uno storico nel nostro team, ma in questo caso abbiamo scelto una specialista con dottorato in Storia dell’Antica Grecia così da poter avere la massima quantità di dati possibile. Lei è in grado di leggere il greco antico, e spesso risale al testo originale in greco e ci procura l’informazione direttamente dalla fonte.

La cosa divertente è che la Grecia è un’ambientazione familiare per molti. Noi conosciamo molto di leggende e miti, conosciamo i personaggi storici e le loro vite e vicende, sappiamo di Socrate, ma abbiamo informazioni sommarie e basta: ne sappiamo qualcosa ma non conosciamo tutti i dettagli. […]

Un esempio: una delle regioni del nostro mondo di gioco è Attica, e c’è un’area che si chiama Maratona. Il nome viene proprio da lì. Perché? Perché un tizio ha corso 42 chilometri per avvertire Atene. [ndr: secondo Erodoto un certo Filippide corse da Maratona ad Atene (42,195 chilometri) per avvertire gli ateniesi della vittoria sui persiani nella battaglia del 490 a.C., e morì stremato poco dopo]. E’ così che ci troviamo a scavare alle radici di termini o concetti che usiamo da 2000 anni e ne scopriamo l’origine.

[…]

Avete recentemente mostrato il lato più mitico di Odyssey in un filmato di combattimento contro Medusa, e sembra il tipo di cosa da tenere celata fino a dopo il lancio. A cosa è dovuta la scelta di averla svelata prima dell’uscita?

Il trailer mostra ciò che vi ritroverete a fare nel gioco, dove ovviamente non ci sarà solo Medusa. Abbiamo scelto lei fra le altre creature mitologiche possibili e ci siamo detti “questa sarà una sfida divertente”.

Assassin's Creed Odyssey

Volevamo anche mostrare l’aspetto dell’endgame in sé, e cosa si prova a possedere abilità di livello 50 così che il giocatore possa dire “Ok, si sta andando verso quella destinazione”. Credo sia un modo interessante di mostrare il progresso nel gioco. […]

Non abbiamo messo Medusa nel bel mezzo di Atene, […] è in uno dei posti più remoti della mappa, una foresta nascosta dietro le montagne. Non è qualcosa davanti al tuo naso, è un segreto fatto per essere svelato. […] C’è anche parecchia roba di cui non stiamo nemmeno lontanamente parlando, quindi state tranquilli perchè non ci stiamo bruciando tutto subito.

Come abbiamo visto nei precedenti Assassin’s Creed, la tecnologia lasciata dalla Prima Civilizzazione permette l’esistenza di cose fantastiche in un mondo altrimenti piuttosto realistico; è liberatorio lavorare con questi elementi, dal punto di vista creativo?

La maggior parte del gioco è storicamente accurato. Raffiguriamo la guerra del Peloponneso, andiamo ad Atene durante la peste, incontriamo un sacco di personaggi storici e ci passiamo anche del tempo assieme per conoscerli.

La cosa più importante per noi era capire che sì, così è come sono successi i fatti, come la storia si è svolta, però poi facciamo qualcosa di interessante nei nostri giochi verso la fine, quando qualcuno trova ad esempio un artefatto che gli permette di incendiare la gente. Quindi cosa succederebbe se avessi un artefatto del genere, dall’inizio, e come influenzerebbe la percezione delle persone che vivono in quel mondo, della loro religione, della loro mitologia? […]

Assassin's Creed Odyssey

Il fatto che tu abbia un artefatto fra le mani apre alcuni percorsi narrativi davvero interessanti da esplorare.

Dopo Assassin’s Creed Origins, che aveva gli elefanti e le Prove degli Dei, credi ci sia richiesta di più sfide endgame per i giocatori più forti?

Beh, quando si costruisce un RPG, la sfida deve aumentare; a volte è difficile farlo rimanendo su avversari umani. […]

In Origins gli elefanti sembrano elefanti, ma hanno un che di magico. Credo aiuti mettersi in gioco contro il gioco stesso e bagnare la punta dei piedi nell’immensità della fantasia generata da miti e leggende. Non è obbligatorio creare questo tipo di sfida, ma ci è sembrato naturale implementarla nella creazione di un RPG.

Che cosa, in Assassin’s Creed Odyssey, non vedi l’ora venga scoperto dai giocatori?

La cosa più interessante è la diversità visiva che il gioco possiede. Le isole greche più a nord hanno più aree boscose. Ci sono molte scelte al cuore del gioco, e di conseguenza molte possibilità di esercitare queste scelte non solo durante le quest ma anche nello stile di gioco stesso.

Quello che mi elettrizza è che puoi decidere di giocare tutta l’avventura in stealth. […] Il gioco accoglierà il modo in cui vorrete approcciarlo. Siete i tipi da frecce e arco? Potete fare così. Volete fare tutto in stealth? Fatelo. Volete solo combattere e spingere la gente giù dai precipizi a calci? Potete fare anche questo.

Fedeltà storica, combattimenti contro uomini e mostri, una mappa di gioco enorme, sfide al passo con le nostre abilità, quest migliorate rispetto al passato e un titolo che sembra davvero volerci dare la libertà di affrontarlo come preferiamo. Questo è Assassin’s Creed Odyssey e sì, il 5 Ottobre adesso sembra già più distante, non credete?

Vai alla scheda di Assassin’s Creed Odyssey
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche