Anthem: come prepararsi al meglio al suo arrivo
A meno di venti giorni dal debutto ufficiale, abbiamo deciso di stilare una lista di consigli utili per approcciarvi al meglio ad Anthem. Siete pronti a prendere appunti?
L’arrivo sul mercato di Anthem, ormai dietro l’angolo, è uno degli avvenimenti più attesi ed entusiasmanti di questo 2019 videoludico che, già in questi primi mesi di vita, si sta rivelando più ricco che mai.
La grande attesa per sapere se BioWare ed Electronic Arts riusciranno a soddisfare le enormi pretese della critica e dei videogiocatori è veramente alle stelle e, data la mole della produzione, è tutto sommato lecito. Trattandosi poi di un titolo con supporto lungo (si parla di dieci anni), a mondo condiviso e che vuole diventare un’alternativa a colossi dalla grande community come Destiny e The Division, il tutto assume connotazioni ancor più marcate.
Valutare Anthem non sarà un’impresa facile né per noi addetti ai lavori né per voi videogiocatori, ma quello che possiamo fare è cercare di prepararci al meglio al suo arrivo, nel tentativo di approcciarlo nel migliore dei modi. Abbiamo deciso, pertanto, di stilare una lista di consigli utili, atti a compiere una vera marcia di avvicinamento alla nuova produzione targata BioWare. Siete pronti a prendere appunti?
Liberarsi dai pregiudizi
Ebbene sì, anche se non è ancora uscito, Anthem è già stato bollato (erroneamente) in più modi diversi. Quel che va più di moda è sicuramente l’espressione “nuovo Destiny” o, in alternativa, “un Destiny in terza persona“. Niente di più sbagliato: Anthem è un titolo che si rifà per tematiche, certo, a molte produzioni (anche la stessa saga Mass Effect) ma, pad alla mano, ha uno stile tutto suo e non fa niente per nasconderlo. La prima cosa da fare, quindi, è evitare di ascoltare i giudizi frettolosi di chi ha prematuramente bocciato il nuovo lavoro di BioWare e lasciar parlare la propria testa o, per meglio dire, il proprio cuore.
Ritagliarsi il giusto tempo
Inutile negarlo: Anthem è un prodotto mastodontico e che, tra la lunga campagna, le missioni secondarie, l’esplorazione, gli eventi e tutti contenuti end-game e post-lancio richiederà, un grosso sforzo in termini cronologici per essere gestito nel migliore dei modi. Sarà fondamentale, quindi, mettere in conto di dover dedicare al titolo le giuste ore, in modo possibilmente continuativo e senza interrompervi il “supporto”. Non tutti possono giocarci per giornate intere, certo, ma una o due orette al dì non farebbero certamente male e aiuterebbero parecchio a goderne appieno. Un piccolo passo alla volta, quindi, ma senza interrompere mai la traversata.
Scegliere con cura il proprio Strale
La scelta dello Strale (la classe, in sostanza) è fondamentale. I quattro Strali disponibili (almeno al lancio) sono molto diversi tra loro e offrono un approccio al titolo nettamente differente. Per fortuna, oltre alle due demo (una chiusa e l’altra aperta al pubblico) e ai numerosi gameplay diffusi, è già possibile farsi un’idea e, dunque, sarebbe un’ottima cosa industriarsi sotto questo aspetto per farsi trovare più che preparati ai nastri di partenza. Dopo averle provate tutte, il nostro consiglio, ancora una volta, è di fidarsi del proprio istinto e delle proprie sensazioni. Ma badate bene, ai fini della scelta può risultare fondamentale anche la presenza o meno di un team organizzato alle spalle: giocando in solitaria, ad esempio, è più difficile utilizzare un Tempesta o – a maggior ragione – un Intercettore. Sebbene sia possibile cambiare Strale a fine di ogni missione, a patto di averli sbloccati tutti, è importante focalizzarsi su quello che preferite e quello di cui vi sentite più sicuri, anche perchè i drop sono legati proprio allo Strale che state usando.
Organizzarsi con gli amici
Ricollegandoci al punto precedente, è ovvio tirare in ballo la questione “team organizzato”. Giocare ad Anthem (così come a Destiny o The Division o tanti altri giochi del genere) in compagnia di amici è tutta un’altra storia, e può mutare nettamente la visione che si ha del titolo. Laddove fosse possibile, quindi, il nostro consiglio è quello di organizzarsi per svolazzare per il mondo di gioco di Anthem insieme ad amici, ma anche organizzandosi sulle pagine social iscrivendosi ai gruppi appositi.
La storia è importante
In pieno stile BioWare, Anthem sarà un titolo sorretto da una forte componente narrativa. Un ecosistema pulsante, quindi, fatto di razze aliene, una ricca fauna e tanti riferimenti agli eroi del passato che hanno plasmato il mondo così com’è ora. Per apprezzarlo maggiormente, quindi, il nostro consiglio è quello di cercare di approfondire il più possibile la forte componente narrativa da cui è supportato. Del resto, conoscere chi si ammazza e perché è certamente un punto a favore non trascurabile.
Non siate frettolosi
Trattandosi, come dicevamo poc’anzi, di un prodotto dal supporto lungo e dai contenuti post-lancio numerosi e – si spera – frequenti, ci sentiamo di consigliarvi di non essere troppo frettolosi nel giudicarlo. Il lancio di un “gioco online” come di fatto è Anthem è sempre delicato e ci può tranquillamente stare che, specialmente all’inizio, qualcosa possa andare storto o comunque non soddisfare appieno. Per questo motivo, il nostro suggerimento è quello di gustare con calma la produzione e di chiudere un occhio su quei difetti imputabili alla sua giovane età: potrebbe rivelarsi un’ottima idea, in futuro.
Non vogliamo negarlo: le nostre aspettative su Anthem sono tante e non vediamo l’ora di scoprire se l’estenuante attesa sia valsa la pena o meno. Per scoprirlo, comunque, non ci vorrà molto: il fatidico 22 febbraio, giorno in cui il titolo debutterà ufficialmente sul mercato, è ormai prossimo. Per un giudizio completo e più approfondito, vi rimandiamo alla nostra recensione, che non tarderà certamente ad arrivare. Intanto, buona lettura!