5 motivi per i quali è arrivato il momento di comprare Battlefield V
Due mesi dopo la recensione, torniamo sullo sparatutto “dimenticato” di DICE
Sono passati poco più di 120 giorni dalla nostra recensione e stiamo ancora giocando a Battlefield V. Ebbene sì, nonostante tutte le uscite, nonostante il gioco ci avesse convinto solo in parte ancora l’opera di DICE resta nella nostra rotazione di titoli settimanale, impossibile da accantonare, quasi sottovoce se volete. Del resto anche il lancio di BFV era un po’ sottotono diversamente dall’impatto detonante del suo predecessore Battlefield 1, impressione confermata anche da vendite e dal seguito su Twitch: entrambi assolutamente deludenti. Oggi, seduti qui in redazione però, siamo pronti a tornare a parlare di lui e di come proprio adesso, magari in maniera sorprendente, sia il momento perfetto per dare infine una possibilità a Battlefield V.
Volete una ragione pratica? Ve ne diamo ben cinque nelle prossime righe.
1. Un uomo, un carro armato, una bella storia
Uno dei grossi punti deboli che abbiamo riscontrato in Battlefield V è da individuarsi nella campagna singolo giocatore che, come in Battlefield 1, è divisa in brevi “Storie di Guerra”, le quali vogliono portarci a scoprire vicende nascoste e meno conosciute del conflitto, impersonando spesso protagonisti diversi dai classici soldati alleati sprizzanti eroismo. Sfortunatamente le storie contenute nella versione iniziale del gioco ci hanno convinto solo in parte, mancando di mordente e affidandosi moltissimo a meccaniche stealth decisamente inadatte al gameplay di Battlefield, che fa anche della spettacolarità il suo forte.
Poche settimane dopo il lancio abbiamo avuto però il piacere di ricevere, tramite un aggiornamento gratuito, “L’ultimo Tiger”, la storia conclusiva – palesemente non arrivata pronta in tempo per l’uscita – di Battlefield V, la quale si è dimostrata senza molti dubbi la più riuscita del lotto. Senza stupire in maniera particolare, quest’aggiunta dell’ultimo minuto ci porta a scoprire un punto di vista raramente affrontato nell’intrattenimento e nelle storie sulla Seconda Guerra Mondiale, ovvero quello di un ufficiale tedesco, più precisamente Peter Müller, comandante carrista alla guida del formidabile Tiger, un vero mostro d’acciaio. Vivere i rimorsi e le situazioni difficili di un patriota costretto a seguire terribili ordini nei giorni finali del Reich è un’esperienza davvero originale e le esplosioni e l’adrenalina del guidare un carro armato non stancano davvero mai.
2. Impazzano i Venti di guerra
L’impressione netta è di come DICE sia arrivata un po’ con l’acqua alla gola alla data d’uscita di Battlefield V, nonostante il gioco sia poi giunto nei negozi persino un mese dopo la sua release date fissata inizialmente. In parte per questo e in parte per mantenere l’interesse alto sul suo sparatutto, il team svedese ha previsto una lunga serie di aggiornamenti, per la prima volta nella serie previsti tutti gratuiti e divisi in “puntate” all’interno dell’ombrello dei Venti di Guerra.
I venti di guerra contengono aggiunte costanti per il titolo, tra nuove mappe, modalità, armi e equipaggiamenti e via discorrendo, il tutto gratis e senza micro transazioni. Se Battlefield V non stupiva certo all’uscita per contenuti, acquistandolo adesso potreste già usufruire di alcuni contenuti extra, incluso ovviamente il già citato “L’ultimo Tiger” e la mappa Panzerstorm, una verde spianata nella pianura belga (pensate a Waterloo per farvi un’idea) pensata per i veicoli, entrata di diritto nel novero delle migliori della serie. Negli ultimi giorni è stata aggiunta anche Conquista a Squadre (una versione 8vs8 in piccole mappe della modalità principe di BF) e tanto altro è previsto per il futuro prossimo, compresa una gita sull’isola di Creta. Dando fiducia a Battlefield V vi portate a casa certamente un gioco vivo, in costante evoluzione.
Certamente il contenuto più atteso dei Venti di Guerra è però in arrivo in primavera e ne parleremo nella prossima pagina. Avete già indovinato di cosa stiamo parlando?
3. Qualcuno ha detto Battle Royale?
In questi mesi abbiamo parlato tanto di PUBG, abbiamo assistito all’immensa crescita di Fortnite e pure un gigante come Call of Duty ha dimostrato con Blackout di meritare un posto al sole nel panorama così importante oggi giorno dei Battle Royale. Chiaramente l’annuncio nel pre-release di come anche Battlefield ne avrebbe avuto una sua versione, in molti hanno esultato, ma sono probabilmente state le stesse persone a soffrire di più quando si è scoperto che Tempesta di Fuoco – questo il nome della modalità – non avrebbe fatto parte del pacchetto di Battlefield V al lancio. E lo sconforto è continuato quando si è saputo che non si sarebbe fatta aspettare per qualche giorno, bensì per parecchi mesi (ancora oggi non c’è una data fissata ma l’update è previsto tra marzo e aprile).
Ora siamo in gennaio però e l’attesa non sarà così tanta se entraste nell’ecosistema BF proprio ora. Avete tutto il tempo per impratichirvi e provare Firestorm quando avrete affinato la vostra efficienza sul campo di battaglia. L’idea di scatenare il gameplay di Battlefield nella mappa più grande della storia del franchise ci manda in sollucchero non poco, considerando anche la varietà ed efficacia dei veicoli, compresa magari la distruttibilità degli edifici classica della serie. L’unica “delusione”? Tempesta di fuoco supporterà “solo” 16 squadre da 4 giocatori, per un totale di 64 soldati in gioco, ben lontani dai 100 del titolo preferito dagli streamer di tutto il mondo (a proposito, lo sapete che ci giochiamo spesso anche noi in live?). Tempesta di fuoco potrebbe comunque avere le carte in regola per stupirci e iniettare ulteriore vita nel gioco.
4. L’FPS giusto al momento giusto
Acquistare videogame parecchio tempo dopo la data d’uscita è spesso una buona pratica, se riuscite ovviamente a resistere all’urgenza di mettere le mani sul pad da subito, specialmente se consideriamo il lato economico della cosa. Spesso non consiglieremmo di mettere in atto questa tattica con un titolo multi giocatore, il quale di solito è meglio consumarlo al lancio, quando le playlist sono popolate e attive, ma il caso di Battlefield V è particolare. C’è da considerare infatti il periodo, probabilmente più consono ora rispetto a novembre, in pieno marasma di tutte le release – anche multiplayer – della stagione. Certo, in questi giorni sono arrivati due pesi massimi come Resident Evil 2 e Kingdom Hearts III, ma nel campo multiplayer (prima di Anthem in febbraio) ci sono almeno due o tre settimane libere per potervi buttare su Battlefield V e il prossimo FPS competitivo di livello non si vede ancora all’orizzonte.
E veniamo ora anche all’altra ottima notizia, almeno per il vostro portafoglio: potete acquistare BF V a prezzi variabili tra i 30 e i 40€ con facilità (qui su Amazon per fare un esempio), un vero affare causato dal successo relativo del gioco al botteghino, almeno finora.
5. Resta sempre il caro vecchio Battlefield
Questa volta ne facciamo una questione di sensazioni, perché a volte servono anche quelle per giudicare un videogioco. Una volta scritta la recensione (che vi consigliamo comunque di consultare prima di procedere all’acquisto), con un voto non troppo lusinghiero rispetto alle medie a cui ci aveva abituato lo sviluppatore svedese e con tantissimi altri giochi a rubare spicchi del nostro tempo libero, ci aspettavamo di non passare tanto tempo con questo FPS. Ma c’è qualcosa in Battlefield V che da anni ci appassiona, un’epicità, una grandeur, un divertimento, una varietà negli scontri che è difficile trovare in altri prodotti, qualcosa che vi consigliamo assolutamente di vivere per voi stessi.
Andate un po’ al di là di quelle che potevano essere anche le nostre critiche, forse leggermente troppo aspre ripensandoci, e vivete le emozioni che le fantastiche mappe di Battlefield V possono regalarvi, ascoltando i consigli dei vostri fidi scribacchini di Gamesource ft.VGNetwork.