Borderlands 3: continua l’alterco sulle microtransazioni
"Ferito", Pitchford di Gearbox si sfoga su Twitter, diventato il centro della polemica.
Borderlands 3 è al centro di due controversie: quella sulle microtransazioni e quella sul doppiatore di Claptrap, che verrà rimpiazzato da Jim Foronda.
Randy Pitchford, CEO di Gearbox e a capo del progetto Borderlands, è reo di essersi espresso in maniera poco chiara in quel del reveal del gameplay di Borderlands 3 il primo maggio. Le microtransazioni faranno parte del titolo, a differenza di quanto detto da Pitchford, ma come già scritto riguarderanno soltanto dettagli estetici.
Il CEO è però convinto di non aver passato un messaggio confuso, e si sta difendendo con le unghie e con i denti su Twitter contro tutti gli attacchi. “Non ci saranno microtransazioni, non ci sarà niente del genere” avrebbe detto Pitchford sul palco, per poi “rimangiarsi” la parola qualche giorno dopo.
Thank you. 1/ With Borderlands 3 I have made a commitment to consistency with how things were done in Borderlands 2. I am proud of our record of good will and best-in-class customer value with the main games and with DLC we added as our fans demanded more content. https://t.co/X4sJEniPDS
— Randy Pitchford (@DuvalMagic) May 2, 2019
In una serie di tweet (sono 18, potete risalire a tutti cliccando sopra), Pitchford ha scritto di aver confermato sul palco l’impegno e il supporto di cui godrà Borderlands 3, di cui un esempio è la conferma dello split-screen e dell’offline co-op, delle features, dice Pitchford, rare in un mondo online di shooter looter, insieme a un (?) DLC che continui la campagna principale facendo sentire i fan di Borderlands “a casa”. Ha ribadito, inoltre, che il gioco non perseguirà una monetizzazione compulsiva in stile free-to-play.
In un ultimo scambio, Pitchford viene accusato di aver sviato apposta sul palco preferendo “l’hype alla verità”. Il tutto è partito da Game Informer, contro cui Pitchford si è scagliato. Tornando sulla questione, ha scritto che il sito d’informazione – che rispetta – dovrebbe offrire più chiarezza e soprattutto confermare anch’esso l’impegno di Gearbox sulla sua creatura, dicendosi ferito per esser stato chiamato disonesto.
Borderlands 3 esce su PlayStation 4, Xbox One e PC a settembre. Su questo non c’è nessuna controversia… o forse sì.