Yakuza 3 – Anteprima Yakuza 3
Non c’è due senza tre
I cari ragazzi di Sega ci avevano lasciati per le strade del Giappone feudale, tra scontri all’arma bianca e scorribande in quel di Kyoto. Ma ci avevano anche fatto sperare in un seguito diretto dell’ormai blasonato Yakuza 2, che ci vedeva coinvolti in una guerra tra mafie stile “East Versus West” tanto da ricordare, molto da vicino, quelle più occidentali delle gang americane. C’è poco da dire: se il primo capitolo di Yakuza aveva fatto furore in Europa e nel resto del mondo, presentandosi come un gioco degno di stima e rispetto, il secondo aveva cancellato qualsiasi dubbio, riproponendo uno stile di gioco fresco e accattivante, a metà strada tra Grand Theft Auto e un picchiaduro a scorrimento. Era stato lo spin off della saga, Yakuza Kenzan, ambientato nel giappone feudale, mai giunto in Europa e scambiato per il terzo capitolo, ad aver deluso in parte i giocatori. Ora siamo in attesa di vedere se il terzogenito della saga, presentato al Tokyo Game Show 2008, non deluderà i fan, scacciando via ogni dubbio e riuscendo, finalmente, a trasportare il nome della saga, dal monolite nero, all’ultima consolle Playstation di nuova generazione.
Nuovamente per le strade del Giappone
Yakuza 3 riprende il discorso lasciato in sospeso con Yakuza 2, permettendoci di vestire nuovamente i panni del nostro mitico antieroe, tal Kazuma Kiryu, mafioso della Yakuza dal buon cuore e dal grande senso dell’onore. E’ infatti Kiryu che, assieme ad Haruka, ormai stanco della vita passata a Tokyo tra scazzottate e stress, decide di partire per Okinawa, in cerca di pace e tranquillità. Ma, com’è facile immaginare, la loro ricerca sarà vana.
Spiega il produttore Toshihiro Nagoshi, infatti, che il terzo capitolo della saga vedrà l’alternarsi di due ambientazioni, il distretto che non dorme mai, Kamuro, e la nuova arrivata, Okinawa. Due ambientazioni diverse, certo, ma anche simili, nelle quali ritroveremo gli stessi cartelli stradali, le stesse auto che ci sfrecciano accanto e le stesse marche che, tra l’altro, esistono anche nel mondo reale. Un mondo reale che, a detta dello stesso Nagoshi, sarà ricostruito fin nei minimi particolari, soprattutto per quanto concerne la vita notturna. Locali illuminati da insegne fluorescenti, gruppi di persone che attraversano la strada, taxi che sfrecciano per le vie trafficate correndo da luogo a luogo. L’interazione con tutti questi elementi, come il parlare con i passanti, ad esempio, sarà curata e resa credibile. Singolare la notizia della presenza di più di ben venti cravatte nei negozi di gioco, tutto per dare un taglio unico al protagonista.
Un altro passo in avanti, rispetto a Yakuza 2, sarà la gestione delle telecamere, totalmente libera e a discrezione del giocatore, così da dare più libertà alla visualizzazione delle due belle location giapponesi. A tutto questo, poi, dovrebbe aggiungersi un tempo di caricamento praticamente nullo, così da eliminare quasi totalmente quei fastidiosi tempi morti di transizione tra ubicazione e ubicazione.
Tra cazzotti, gare di canto e belle ragazze
Da quel che si può vedere dai pochi, ma succosi trailer in circolazione e dalle varie immagini rese pubbliche, Yakuza 3 si prospetta un fratello potenziato e revisionato del titolo precedente.
Le due ambientazioni sembrano ricostruite con novizia di particolari, presentando una grafica a dir poco realistica della città e delle sue insegne luminose, quasi fossero immagini da cartolina. Impressionante anche la ricostruzione della spiaggia, con i riflessi sull’acqua dalle parvenze davvero reali e un Kiryu che corre in magliettina rossa, strizzando un occhio all’ormai celebre Tommy Vercetti di GTA.
Interessantissima la moltitudine di mini game incorporati: dal lancio delle freccette alla partita a biliardo, dal golf ad una singolare gara di karaoke, il tutto accompagnati da ragazze mozzafiato. E pare proprio che sia su queste ragazze che gli sviluppatori stiano puntando parte delle loro scommesse. Si arriverà, infatti, a modellare il makeover di una ragazza, nell’impresa di farla diventare la numero uno, per popolarità, nel Giappone. Dal video si palesa la possibilità di scegliere la capigliatura, l’abito, il trucco e un sacco di particolari che potranno trasformare la nostra beniamina nella ragazza più desiderata del Sol Levante.
E poi, naturalmente, si arriva al reparto più importante di Yakuza 3: il combattimento. Da quel che ci viene mostrato, le sessioni di lotta sembrano più caotiche e adrenaliniche che mai, con un parco mosse davvero vario e ben congeniato. Se in Yakuza Kenzan le animazioni del nostro sembravano un po’ innaturali, anche se curate nei minimi dettagli, in Yakuza 3 le cose cambiano radicalmente, tanto da dare a Kiryu una naturalità mai vista prima. Si arriverà a saltare bidoni dell’immondizia, a rotolare sui cofani della auto, a combattere in versione Bruce Lee con tanto di Nunchaku, sbattendo le teste dei nemici una contro l’altra. Da questo punto di vista, dunque, il terzo capitolo della saga Yakuza sembra promettere davvero bene, lasciandoci la voglia di toccare con mano tutti i miglioramenti fatti.
Anche per quanto riguarda l’esplorazione, gli sviluppatori sembrano averci dato dentro e, quel che nel video appare come una molestia da parte di un giapponese pervertito ad una povera ragazza “indifesa”, si rivela essere un sistema di “rivelazione” simile a quello già presente in Kenzan. Kiryu, infatti, può prendere spunto da quel che gli accade attorno, imparando nuovi modi per assestare botte da orbi. Ciò si intuisce perfettamente nel trailer dove, dopo aver assistito alla mossa di Kung Fu della povera ragazzina, il protagonista immagina una scena dove, a praticarla, è proprio lui. La cosa, naturalmente, non può che suscitare curiosità e, si spera, aumentare la longevità media del titolo.
In ultima analisi
Dal trailer presentato in esclusiva al TGS 2008, e dalle varie immagini che circolano ormai un po’ ovunque, Yakuza 3 non può che presentarsi bene, anzi, benissimo, facendoci sperare, se tutte le promesse verranno mantenute, in un gioco che, sarà in grado di divertirci, stupirci e rapirci. Rimane però ancora l’incognita se e quando il terzo capitolo sarà disponibile sugli scaffali europei. Il secondo Yakuza aveva fatto tribolare i giocatori occidentali, arrivando in netto ritardo rispetto alla versione giapponese. Si spera, quindi, che la cosa non sia divenuta un abitudine e che non ricapiti, ora, con Yakuza 3. Se, infatti, l’uscita per il mercato nipponico è prevista per la primavera del 2009, quella per il mercato nostrano rimane ancora un mistero.