Wolcen: Lords of Mayhem – Anteprima
Wolcen: Lords of Mayhem è ancora in fase Alpha, quindi è ancora più grezzo di un classico early access. Mettiamo subito le mani avanti dicendo che i contenuti sono pochi, ottimizzati male e anche ancora piuttosto incompleti, presentando menù che si sovrappongono e descrizioni di abilità e magie composte da stringhe di comando invece che da una reale descrizione testuale. Però il gioco lascia intuire davvero un grande potenziale supportato da una storia che, almeno inizialmente, pare interessante ed anche ben costruita. Riducendo al minimo eventuali spoiler sulla trama, diciamo solo che la storia di Wolcen: Lords of Mayhem è ambientata in un regno governato da un usurpatore ed il protagonista è una ex guardia condannata a morte per aver sviluppato senza volerlo vasti poteri magici. Scampato alla morte, il nostro uomo, nudo e armato solo di torcia, inizia poi il suo viaggio in un mondo vasto e vario al seguito di misteriosi alleati.
Un uomo solo
Allo stato attuale Wolcen: Lords of Mayhem prevede un solo personaggio dalle caratteristiche che ricordano vagamente la classe guerriero e dalla personalizzazione praticamente nulla. Per di più solo i primi livelli del gioco sono giocabili, anche se nel menù iniziale gli sviluppatori promettono almeno due update mensili. Traendo spunto dai “mostri sacri” del genere GDR ed hack ‘n slash, Wolcen propone una visuale isometrica e ovviamente tutta una serie di armi, abilità, magie ma sopratutto personalizzazioni tra le più profonde viste negli ultimi anni. Attraverso un crafting sotto forma di mini giochi ed un complesso sistema di interazioni infatti il giocatore può davvero creare un personaggio che rispecchi quello che ha in mente basandosi su varie caratteristiche e statistiche. Basti solo pensare alla varietà degli equipaggiamenti a disposizione, che permette di utilizzare armature diverse per ogni parte del corpo, diversamente ad esempio dei classici set di spallacci o stivali che vengono equipaggiati in coppia. Tutto ciò promette a lavoro finito di lasciare davvero un ampio margine di scelta ad ogni giocatore ed in tal senso la scelta di proporre un solo personaggio giocabile può essere un banco di prova davvero efficace per testare tutte le possibili interazioni tra i vari oggetti.
Capolavoro in lontananza?
Che Wolcen abbia bisogno di parecchio lavoro si vede molto chiaramente. A parte le stringhe di comando ed i vari “placeholder” disseminati qua e là nei livelli, il comparto tecnico è quello che necessita degli update maggiori. Il gioco supporta nativamente i 21:9 per adattarsi perfettamente anche ai più moderni schermi ultra-wide ed ha vari settaggi grafici e già da ora mostra una qualità grafica di tutto rispetto, sia nei dettagli ambientali che nelle animazioni atmosferiche e nei giochi di luce: il buon vecchio CryEngine fa sempre il suo lavoro alla grande ma l’ottimizzazione è davvero molto grezza e rende il gioco soggetto a lag in molte sezioni. Sullo stesso piano anche l’audio che viene a mancare in certi momenti. Nonostante tutto, si intravede già una certa cura nei dettagli e nelle animazioni, nonché una buona manipolazione di abilità magiche di stampo classico volta a dare una rinfrescata generale al gameplay. Inoltre non esistono limitazioni di sorta, capitoli od atti che limitino il giocatore ad un percorso preconfezionato: come succede in Dark Souls tanto per capirci, si potrà andare dove si vuole in qualsiasi momento, però non si sa mai che tipo di nemico si potrà incontrare.
Infine, e questo probabilmente sarà davvero il piatto forte del gioco, non esistono restrizioni di classe, per cui il giocatore è libero di sviluppare tutte le abilità che vuole o anche specializzarsi su una manciata di esse incrementandole al massimo, il tutto per sbloccare laApocalyptic Form, ossia particolari mutazioni fisiche che donano al personaggio delle caretteristiche extra come ad esempio delle ali. Traendo le conclusioni si può dire che le perplessità di Wolcen: Lords of Mayhemsono dovute esclusivamente alla sua natura acerba, mentre la qualità globale del titolo è innegabile ed evidente. Il gameplay è di stampo classico ma lascia intravedere interessanti variazioni, la storia ha una buona base e laApocalyptic Form promette tanto divertimento. Certo c’è molto da lavorare sul comparto tecnico, alcune zone sono molto povere ed il frame drop è dietro l’angolo, inoltre i contenuti forniti fino ad ora sono oggettivamente poveri. Non sono comunque questi dei problemi insormontabili ed anzi, potremmo quasi definirli un “rischio calcolato”. Non rimane quindi che sperare nei feed-back per gli siluppi futuri, e questo Wolcen: Lord of Mayhem può diventare un titolo di punta nel panorama hack ‘n slash.