Willy Morgan and the Curse of Bone Town – Anteprima
Avete presente Guybrush Threepwood?
“Caro Willy, sono papà. Se hai ricevuto questa lettera la mia missione non è andata secondo i piani. Non posso dilungarmi oltre per non mettere in pericolo te e la mamma. Devi recarti il prima possibile a Bonetown”. A tale frase scritta su una lettera che funge da motore della vicenda aggiungete nel pentolone una caccia al tesoro, storie di pirati, infine una trama degna di essere seguita e otterrete così un’interessante avventura grafica chiamata Willy Morgan and the Curse of Bone Town.
Willy è un ragazzo ingenuo ma dotato di grande intelligenza e un ottimo senso dell’avventura, ed è realizzato da un punto di vista estetico come un affascinante e piccolo nerd. A seguito di un messaggio criptico ricevuto in concomitanza del giorno del decimo anniversario dalla scomparsa del padre, egli decide di dirigersi a Bone Town al fine di scoprire quale sorte fosse toccata al suo genitore. Ma per trovare l’agognata risposta a questa domanda Willy dovrà risolvere vari enigmi e capire quali segreti si celano dietro la storia della città, la quale coinvolge persone con discendenze di sangue che hanno a che fare con i pirati delle leggende.
L’avventura si svolge con la compagnia di oltre 2 ore di musiche originali e più di 15 personaggi coinvolti.
Si tratta di un punta e clicca dal gameplay molto semplice e tipico del suo genere. Infatti non ci sono molte funzioni di interazione come nel vecchio Indiana Jones and the Last Crusade: The Graphic Adventure che ne presentava ben dodici, ma sostanzialmente ce ne sono solo due. Con il tasto destro del mouse si possono esaminare gli oggetti e i punti di interesse, mentre con il tasto sinistro si raccolgono gli oggetti alcuni dei quali possono essere combinati con quelli già presenti nell’inventario.
Il titolo è stato pubblicato da VLG Publishing, un gruppo indie di origine nostrana e stesso editore di Dry Drowning. Rispetto al titolo appena citato che presenta un tema più cupo e maturo, in Willy Morgan and the Curse of Bone Town c’è un senso di leggerezza all’interno della storia quasi fiabesca che pone le basi al gioco. Del resto Willy Morgan and the Curse of Bone Town nasce come tributo a Monkey Island, e in quanto tale vuole riproporre il suo prendersi non troppo seriamente attraverso l’utilizzo di sketch comici e soprattutto citazioni ad altri videogiochi.
Ma a un cambio di tema corrisponde un cambio di stile. Vale a dire che se in Dry Drowning si è utilizzato il bianco e nero per rispettare coerentemente il carattere investigativo e noire caratteristico del titolo, qui si utilizza il motore grafico Unity al fine di creare un ambiente chiaro e pieno di colori accesi.
La scena è modellata in modo tale che gli elementi al suo interno abbiano contorni molto dolci e morbidi, ed è costruita per essere volutamente deforme attraverso l’uso di un grandangolo e di linee non parallele tra di loro. Su quest’ultimo aspetto estetico il gioco è in parte simile a Edgar – Bokbok in Boulzac.
Willy Morgan and the Curse of Bone Town è stato sviluppato da Imaginarylab e sarà rilasciato durante questa estate per PC sulla nota piattaforma Steam, dove è già possibile giocare alla demo nel caso in cui voi siate curiosi di provare il promettente titolo.