Warhammer 40,000: Rogue Trader – Provata la Beta
Abbiamo solcato le profondità dello spazio nel Koronus Expanse con Warhammer 40.000: Rogue Trader, il nuovo CRPG di Owlcat Games!
Vado diretto a sodo: con Warhammer 40.000: Rogue Trader, Owlcat Games sta realizzando il mio personale sogno in qualità di appassionato di lunga (lunghissima) data della cupa ambientazione tecno fantasy di Games Workshop, ovvero interpretare il ruolo di un Rogue Trader, un Mercante Corsaro, e solcare il Vuoto interstellare a bordo della mia nave ammiraglia, alla ricerca di strani, nuovi mondi…
Praticamente come in Star Trek, solo che al posto del Lume della Scienza, qui ci portiamo dietro l’opprimente sudario della Superstizione, mentre la nostra nave non sarà affusolata e luminosa, ma oscura, con forme simili alle guglie di una cattedrale gotica, armi terrificanti e teschi ovunque. E Capitan Harlock muto.
Rogue Trader, ovvero i Mercanti Corsari…
Ma che cosa è un Rogue Trader? Per i non avvezzi alla complicata lore del quarantunesimo millennio, il vostro amichevole Lord Capitano di Settore vi fornirà una breve, ma esaustiva, didascalia.
La Galassia è immensa, e anche un’organizzazione ben congeniata e rodata (insomma…) come l’Imperium, potrebbe far fatica ad arrivare dappertutto. Esistono distese di spazio, sia dentro che fuori la giurisdizione imperiale, ancora parzialmente o totalmente inesplorate, interi Settori nei quali la luce dell’ Imperatore Dio dell’umanità stenta a risplendere come dovrebbe, o dove ancora non è giunta.
E proprio qui, in queste pieghe ombrose della Via Lattea, i Rogue Trader solcano il Vuoto, esplorando, rivendicando, commerciando e, naturalmente, combattendo. Per poter agire al meglio in questi spazi remoti, serve qualcuno che sia sì al servizio dell’Imperium, ma che in qualche modo abbia la possibilità di agire liberamente, senza troppi vincoli burocratici, di credo o di ideologia.
Senza esagerare magari, che all’Inquisizione certe cose non vanno mai a genio, ma comunque con margini di manovra talmente ampi da essere inimmaginabili a un qualsiasi comandante della Navis Imperialis, la Marina, o delle Flotte Esploratrici del Mechanicus. Mercanti Corsari appunto, mai traduzione italiana fu più calzante.
Date queste premesse, che già mi facevano sognare non poco, e dopo un esaustivo briefing tenuto dagli stessi sviluppatori, che hanno risposto anche alle innumerevoli domande di noi estasiati maniaci travestiti da addetti stampa (praticamente tutti i presenti all’evento erano super fans di WH40K!), ho potuto finalmente mettere le mani sulla versione beta del gioco.
Con Rogue Trader, Owlcat Games ripropone, migliorandolo ulteriormente, quanto già visto nei suoi precedenti lavori dedicati a Pathfinder, ovvero un solido CRPG le cui meccaniche sono basate sul reale regolamento pen & paper di riferimento. Come nella sua controparte da tavolo, anche nella versione videoludica di Rogue Trader la nostra prima preoccupazione sarà quella di creare il nostro personaggio, in maniera estremamente dettagliata.
Oltre all’aspetto fisico e le ovvie caratteristiche di base, anche la carriera intrapresa precedentemente all’inizio della storia e il nostro pianeta natio giocano un ruolo estremamente importante nella generazione del nostro alter ego, andando a determinare una serie di abilità, sia attive che passive, che faranno da “guida” allo sviluppo della build.
Avere un background militare piuttosto che da contrabbandiere, ad esempio, risulterà quindi utile in certe occasioni, mentre potrà portare a qualche svantaggio in altre. E non si parla solo di combattimento e esplorazione, ma anche dell’interazione con NPC e ambienti.
Non esiste ovviamente la build perfetta, quindi il mio consiglio è di creare il vostro Lord Capitano come più soddisfa la vostra fantasia e, credetemi, se anche voi siete amanti di questa ambientazione, avrete veramente tante soddisfazioni già soltanto in fase di creazione del personaggio!
Dopo le battute iniziali, verremo introdotti immediatamente al combattimento (c’è solo guerra, facciamola quindi!) che, proprio come nei preventivi titoli di Owlcat, è a turni, molto tattico e, nonostante il buon numero di caratteristiche e parametri da tenere in considerazione, tutto sommato molto accessibile anche a chi non è avvezzo al genere.
I “veterani” invece, non avranno problema alcuno a gettarsi tranquillamente nella mischia, tra spade a catena, scariche di laser e granate a frammentazione!
Porta in alto la mano! Segui il Lord Capitano!
Come ogni buon CRPG che si rispetti, anche Rogue Trader non ci fa affrontare rischi e meraviglie del Vuoto siderale da soli. Al nostro fianco infatti, avremo un numero sempre crescente di compagni, il nostro “bridge crew”, con l’aiuto del quale gestiremo l’equipaggio, la nave, i nostri possedimenti e quant’altro. E che ovviamente ci aiuteranno anche sul campo, ognuno dei quali con le sue abilità specifiche e le sue peculiarità.
Come da copione. La cosa bella e molto aderente alla lore canonica di WH40K, è che il Rogue Trader, alla luce dei suoi privilegi liberi da tanti vincoli ideologici e burocratici, può tranquillamente collaborare con personaggi normalmente non tollerati dall’amministrazione Imperiale, quali psyker e alieni vari, permettendo quindi di crearsi un party realmente… variopinto!
Una cosa che ho apprezzato fin da subito di Rogue Trader, è l’estrema cura con cui gli sviluppatori hanno ricreato, non soltanto in termini visivi, l’ambientazione. I ponti della nave, il sistema di navigazione, i pianeti, gli equipaggiamenti… Tutto è riprodotto maniacalmente, rendendo l’atmosfera davvero unica.
Terminati gli eventi del prologo che, senza spoilerare nulla, ci spiegano perché ci ritroviamo a ricoprire il ruolo di Lord Capitano della Casata Von Valacius, saremo liberi di esplorare in lungo e in largo il Koronus Expanse, una vera e propria “frontiera spaziale”, posta tra le Halo Stars e il Sistema Calixis, nell’estremo nord ovest del Segmentum Obscurus.
Ai neofiti questi nomi non diranno nulla, ma posso assicurare che gli “aficionados” del quarantunesimo millennio sanno che andranno incontro a tanta roba interessante, ma davvero tanta!!
Decisamente, non siamo in crociera!
Come anche già visto nei titoli Pathfinder, anche in Rogue Trader è presente una parte un po’ più “gestionale”, questa volta incentrata molto sul commercio (che Mercante Corsaro saresti sennò!?) e sulle varie esplorazioni planetarie, oltre naturalmente che al mantenimento e al miglioramento della propria nave ammiraglia.
E due parole le vorrei spendere proprio sulla parte “marinaresca” del gioco. Io, da appassionato, non avevo ancora trovato un videogame che rappresentasse così bene, la vita a bordo di una “voidship”.
Titoli come Battlefleet Gothic: Armada ci hanno mostrato la parte tattica e strategica ma nessuno, prima di Rogue Trader, ci aveva calato veramente suona plancia o in uno degli oscuri corridoi di una nave lunga svariati km, somigliante a una cattedrale e dotata di una rudimentale AI, lo Spirito Macchina, che le conferisce una sorta di “personalità propria”.
La versione beta di Rogue Trader a cui sto giocando presenta, al momento, soltanto i primi tre atti della campagna principale, moltissime secondarie e buona parte delle meccaniche di gioco.
Pur essendo, ovviamente, lacunosa in alcuni punti, questa build ci offre già un ottimo, stuzzicante e abbondante antipasto di quanto ci aspetta con la release definitiva del gioco, in autunno.
L’impressione, dopo un bel po’ di ore di gioco, è davvero ottima e fa più che ben sperare per il gioco completo. In pratica, non vedo l’ora di salpare, definitivamente, per il Koronus Expanse! Bel lavoro Owlcat, non deluderci!