[E3 2016] Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr – Hands on
NeocoreGames è una software house che negli ultimi tempi ha avuto un discreto ritorno di immagine tra gli appassionati di hack’n’slash grazie alla riuscita saga di The Incredible Adventures of Van Helsing, ed è attualmente impegnata nella produzione di Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr, RPG d’azione basato sul celebre gioco da tavolo di Games Workshop. Avevamo scoperto il gioco durante la Gamescom 2015 e grazie all’E3 2016, abbiamo finalmente potuto metterci mano.
Il principale motivo di popolarità di Warhammer 40.000 tra i videogiocatori è senza dubbio la serie di RTS Dawn of War di Relic Enterteinment (di cui abbiamo visto in anteprima il terzo episodio), ma ci sono tantissimi aspetti del lore che vanno oltre alle battaglie campali: uno di questi sono le tante storie che girano intorno alla temibile fazione degli Inquisitori, agenti segreti dell’Impero umano impegnati a sradicare le minacce che intaccano la fede di soldati e Space Marine, ovvero gli Dei del Chaos e i loro servitori. In Inquisitor – Martyr il giocatore prende i panni di uno di questi agenti scegliendone sesso, aspetto e classe tra le varie disponibili: durante la demo abbiamo potuto provare il classico Crociato, essenzialmente un agente pesantemente armato e corazzato quanto uno Space Marine, così come una più agile e veloce Assassina, e non saranno le uniche scelte a disposizione.
La scelta della classe varia (ovviamente) in base a come il giocatore combatte: il Crociato può attaccare frontalmente molti nemici con fucili al plasma, spade-motosega e sopportare incautamente una notevole quantità di danni, mentre per esempio chi sceglie l’assassina dovrà concentrarsi per infliggere molti danni a un bersaglio alla volta con tattiche mordi e fuggi. A prescindere dalla classe il gameplay rimane quello che ci si aspetta da un tipico hack’n’slash, ovvero centinaia di nemici da uccidere, tante abilità da combinare per massimizzare la propria efficacia distruttiva, e una quantità pressoché infinita di equipaggiamenti. Tuttavia esistono elementi che rendono il gioco leggermente diverso dalla media: molti oggetti dell’ambiente possono essere usati come copertura e/o distrutti, si possono utilizzare armi fisse come mitragliatori e persino qualche veicolo, e i numerosi boss potranno essere colpiti in punti specifici del corpo con conseguenze sulla loro capacità di combattimento.
Un’altra caratteristica importante che abbiamo visto dal vivo per la prima volta è l’HUB: avete presente il classico villaggio da cui partite e tornate in ogni missione negli altri giochi del genere? In Martyr avete a disposizione un’intera fortezza spaziale personale e una mappa del settore della galassia con tutti i pianeti in cui potrete portare la “Luce dell’Imperatore” purgando gli infedeli e distruggendo ogni demone e alieno presente, e potrete farlo per centinaia di ore grazie alla generazione semi-casuale di livelli su pianeti e territori molto diversi fra di loro, da soli o in cooperativa fino a quattro giocatori. Oltre alla campagna principale e alla sua storia inoltre, gli sviluppatori dichiarano che le azioni dell’intera community dei giocatori influenzeranno dinamicamente i cambiamenti del settore.
Inquisitor – Martyr è un gioco molto ambizioso sia per i fan di Warhammer 40.000 che per gli amanti degli hack’n’slash (o giochi di ruolo d’azione, qual dir si voglia). La nostra prova si è basata su una versione alpha piuttosto grezza per cui è presto per poter esprimere giudizi, tuttavia data la cura riposta da NeocoreGames nelle proprie produzioni passate è difficile credere che possa uscirne un gioco brutto.
Inquisitor – Martyr uscirà nell’arco del 2017 prima su PC e poi su PlayStation 4 e Xbox One.