E3 2019: Vampire The Masquerade Bloodlines 2 – Anteprima
Il ritorno di un grande classico sui vampiri, che abbiamo potuto assaporare in anteprima all'E3 2019 in un lungo gameplay di 18 minuti.
Dal reveal vero e proprio è passato già qualche tempo ma Paradox Interactive ha saputo pazientare fino all’E3 2019 per mettere tutte le carte in tavola e farci vedere qualcosa di più concreto riguardo a Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2. Il titolo in questione è pregno di grandi aspettative, soprattutto per i fan del primo capitolo che, ai tempi, fu una vera e propria perla del GDR occidentale e che, a nostro parere, è invecchiato piuttosto bene, tanto che i principi di base saranno gli stessi anche per il secondo capitolo.
Stavolta a fare da sfondo alle peripezie del nostro vampiro non sarà più Santa Monica ma Seattle, località molto gettonata ultimamente nel mondo videoludico (Infamous 2 e The Last of Us Part II vi dicono qualcosa?). Ovviamente lo scopo sarà sempre quello di scalare la Camarilla, la società vampiresca che vive nell’ombra di quella umana, mantenendo la “mascherata” per rimanere in vita, lontano dalle oppressioni e dalla violenza del mondo umano. Ciò non vuol dire affatto che la società vampiresca sia priva di complotti, cospirazioni, violenza e depravazione. Già il primo capitolo di Bloodlines aveva messo in chiaro tutto ciò e quello che ci si aspetta dal suo sequel è che raggiunga quantomeno la qualità del predecessore.
Le novità non stentano ad arrivare, infatti in Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2 saranno disponibili vari clan di vampiri fra cui Brujah, Tremere, Ventrue, Toreador e Malkavian. L’appartenenza al clan ovviamente segnerà alcuni aspetti della nostra avventura e porrà anche le basi per la miriade di opzioni di dialogo che ci ritroveremo lungo il nostro cammino: questa infatti è una delle prerogative di Bloodlines che verrà riproposta e approfondita ulteriormente, come mostrato anche nei trailer all’E3 2019, e la cosa non può che farci ben sperare.
Il nostro vampiro ovviamente accrescerà il suo comparto di abilità col passare del tempo. Dal gameplay mostrato pare ci siano tre arti principali che saranno la nebulizzazione, la chiropterizzazione e il mentalismo. Di queste, nei 18 minuti di trailer, viene approfondita la prima: più volte il personaggio guidato dal giocatore si trasforma in nebbia per attraversare i condotti d’aerazione o usarla in combattimento. Riguardo lo sviluppo delle abilità c’è da tenere in conto anche un’altra piccola innovazione: pare infatti che la qualità del sangue che il nostro vampiro berrà andrà a influenzare proprio lo skill tree, potenziando o meno le nostre capacità.
Durante la missione mostrata tramite la demo dell’E3 2019, al nostro personaggio verrà assegnato un incarico all’apparenza semplice: trovare un certo Slugg e procurarsi delle informazioni. In questi pochi minuti di sessione di gioco è già possibile notare quando sia profondo il sistema di dialogo che Paradox ha voluto che fosse mantenuto: tramite le nostre scelte influenzeremo il finale della missione. Non pare esservi un finale “buono” o uno “cattivo”, quanto più varie sfumature di grigio. Bloodlines insegna che non da tutto ciò che ci sembra giusto nascono cose buone e viceversa.
Discorso a parte invece riguardo il sistema di combattimento. Questo è basato sull’uso delle nostre abilità vampiresche senza però disdegnare per niente l’uso del corpo a corpo, armi improvvisate quali sbarre di ferro e mazze da baseball, fino ad arrivare alle armi da fuoco. Il gunplay onestamente sembra abbastanza incerto e impreciso, almeno visivamente, e anche se non dovrebbe essere il focus principale del combat system potrebbe comunque essere migliorato da qui ai primi mesi del 2020, così come alcune animazioni, per rendere il tutto molto più scorrevole e meno legnoso di come appare allo stato attuale. D’altronde in un titolo carico di aspettative come Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2 anche la pistola (oltre che l’occhio) vuole la sua parte.
Dopo ciò che è stato mostrato all’E3 2019, ci aspettiamo grandi cose da Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2. Una Seattle pulsante e viva, dai toni oscuri e dagli innumerevoli intrighi e misteri, un mondo e una società di vampiri profondi e unici così come lo erano nel primo capitolo oltre a un sistema di combattimento solido e fluido, capace di divertire molto di più rispetto a 15 anni fa, cosa che ai tempi faceva comunque splendidamente. La manifestazione losangelina ha posto ulteriori basi per ben sperare su questo sequel che gli appassionati attendono trepidamente, dopo l’annuncio a sorpresa di qualche settimana fa. La speranza sembra essere ben riposta, per il resto tocca a Paradox e ad Hardsuit scacciare le ultime ombre… o crearle, da bravi vampiri.