Unknown 9 Awakening PROVATO | GAMESCOM 2024
Continuano i nostri provati e anteprime, ed è ora di parlarvi di Unknow 9 Awakening, il progetto multimediale di Bandai Namco.
Di fronte ad una continua e semi-involontaria contaminazione incrociata di media e IP, tra film che diventano giochi e giochi che diventano film o serie, il mondo narrativo di Unknow 9 Awakening nasce come transmediale, spaziando dal fumetto, ai libri, ai podcast e oltre.
Sulla carta è sicuramente una struttura narrativa interessante, che magari lascia a prodotti “paralleli” il peso e l’onere di approfondire storie, personaggi e contesti che forse non riuscirebbero ad avere il giusto spazio nella sola piattaforma videogioco.
Il gioco in particolare vede una protagonista anche’essa metaforicamente transmediale: Anya Chalotra, che dà il volto ad Haroona ed è qui al suo debutto come coinvolta in un videogioco, è infatti nota come l’interprete di Yennefer di Vengerberg nella serie televisiva di The Witcher, IP proveniente da un videgioco che a sua volte si ispira ad una serie di romanzi di Andrzej Sapkowski.
GAMESCOM 2024 | Unknown 9 Awakening – Un’universo, tante narrazioni
Come ti anticipavo, la storia di Unknown 9 Awakening non è e non sarà raccontata solo attraverso il videogioco, quello che ad ora sembra un action in terza persona dai toni fantasy e con diversi poteri e abilità a disposizioni.
Nel gioco vestiamo i panni di Haroona, una “cercatrice di verità” (o, nel mondo di gioco, “Quaestor”) legata ad una dimensione alternativa chiamata “Fold”. Questo piano d’esistenza contiene il potenziale per un passo in avanti tecnologico considerevole, per l’umanità, ma come ogni potere rischia di finire nelle mani sbagliate. Il Fold ha avuto tanti nomi nel tempo e nelle diverse culture: Tír na nÓg per i celti, Asgard per i norreni, Xibalba per i Maya.
Meccanicamente, è proprio la nostra connessione al Fold che ci dà determinate abilità, da usare per sconfiggere chi si piazzerà sul nostro cammino: fra questi sembra esserci una società segreta, la Società dell’Anno Bisestile, e in particolare una sua branca che sembra essersi spinta un po’ troppo lontana dai limiti del recinto, gli Ascendenti. Ovviamente questi professano di volere il benessere della razza umana, ma sappiamo cosa si dice di chi predica bene, no?
Per accedere al Fold dobbiamo letteralmente spezzare il legame fra la nostra coscienza e il nostro corpo, sfida che pochissimi possono affrontare e ancora meno riescono a vincere, diventando appunto Quaestor. Haroona è l’eccezione su un milione e si ritrova per caso nel Fold, durante un evento traumatico che poteva costarle la vita.
Chi sono questi “9”?
Essenziale per Unknown 9 Awakening è anche la definizione dei 9 sconosciuti che danno il nome all’IP: si vocifera che i 9 siano dei “guardiani” della conoscenza, misteriose figure al confine della storia che, apparentemente, ci sorvegliano e proteggono.
Hanno messo a buon frutto la loro immortalità, ma la loro presenza si trova con troppa frequenza associata anche a civiltà che, dopo aver raggiunto incredibili tappe dello sviluppo tecnologico e non, si sono trovate vittime e carnefici di un’inevitabile distruzione.
Sono proprio i 9 il fil rouge che lega i tanti diversi protagonisti e media in un’unica grande intessitura. Per comprendere al meglio i vari elementi dell’universo narrativo che il titolo di Bandai vuole restituirci, serve appunto toccare quei diversi media, partendo dai fumetti con “Unknown 9 Torment”.
Unknown 9 Torment, il fumetto
Dalla pagina ufficiale dedicata al fumetto: “Quando Neeka, la migliore amica di Jaden Crowe, lo invita a una conferenza stampa della misteriosa Leap Year Society, sventa un attentato e si ritrova in un mondo pericoloso in cui sono in gioco sia la sua vita che la sua sanità mentale.”
Purtroppo per ora è uscito solo il primo volume del fumetto, disponibile a questo link, ma posso dirvi che, per quanto il tratto non sia eccessivamente elegante o non ci siano tavole particolarmente memorabili, l’assaggio narrativo che propone è interessante.
Jaden sembra un ragazzo qualunque, perseguitato da una voce che gli svela segreti oltre questa realtà e incastrato in partite più grandi di lui e, apparentemente, di quello che è in grado di gestire. Purtroppo il primo volume finisce in un cliffhanger, ma rimane interessante per il potenziale di dove potrebbe “andare a parare”.
Unknown 9 Out of Sight, il podcast
Sempre dalla pagina ufficiale: “Blake Elrich è un podcaster investigativo sul paranormale che ha la maledizione di sapere cose che vorrebbe non sapere. Insieme al suo enigmatico produttore Lazari, viaggia per il Paese alla ricerca di persone normali con storie inquietanti, che conoscono l’ignoto.
Come scoprirete presto, gli strani casi, i luoghi inquietanti e i personaggi particolari che Blake e Lazari incontrano hanno tutti legami essenziali con l’universo più ampio, compreso il videogioco di Unknown 9, Awakening.”
La prima stagione, composta da 9 episodi di circa 25 minuti l’uno, è disponibile nelle principali piattaforme di podcast.
Unknown 9 Genesis, la trilogia di libri
Dalla pagina dedicata: “Quando l’importante astrofisico James Corwin viene assassinato, la sua pupilla, la dottoranda Andie Robertson, si mette alla ricerca della verità. Seguendo una scia di indizi sparsi in musei e siti storici di tutto il mondo, si ritrova nel mirino di società segrete in lotta tra loro che non si fermeranno davanti a nulla per impossessarsi di un dispositivo rivoluzionario… un pezzo di tecnologia sviluppato dallo stesso dottor Corwin che potrebbe far luce sulla natura stessa della realtà“.
Un po’ OA, un po’ National Treasure, solo 2 dei 3 libri sono momentanemente disponibili, entrambi in formato ebook su Apple Books e Amazon Kindle. Vi riporterò una recensione appena avrò modo di leggerli.
GAMESCOM 2024 | Unknown 9 Awakening PROVATO!
Sicuramente la meccanica più interessante di Unknown 9 Awakening (visto nell’ultimo video esteso di gameplay) che volevo provare era lo “stepping”, ossia la possibilità di lanciare la nostra coscienza nel corpo di un Ascendente avversario e comandarlo come una marionetta. Ovviamente è limitato all’utilizzo di una “carica”, e si può comandare l’avversario per solo qualche secondo, ma potrebbe aprire a strategie interessanti.
Durante il provato – che purtroppo è durato veramente poco – dovevo affrontare una piccola arena di combattimento con diversi nemici, tutti di tipologie diverse. Il libero approccio è stata la base di questa sezione di gioco dove ho potuto sperimentare diverse soluzioni al fine di eliminare tutti i nemici e proseguire con l’avventura.
Come citato precedentemente, Haroona, ha la possibilità di lanciare la sua coscienza nel corpo di un Ascendente avversario e comandarlo come una marionetta. Se ad una prima analisi questa mossa risulta fine a se stessa, in realtà ben presto ho realizzato che la combinazione di singole mosse poteva creare un perfetto mosaico in grado di eliminare 3-4 nemici in pochissimi secondi.
Un nemico munito di arma da fuoco potrà essere controllato e usato per sparare diversi colpi, preferibilmente in direzione di un altro nemico. A questo punto si ritorna in possesso di Haroona per muoversi velocemente verso il prossimo gruppo di nemici e svolgere quella sequenza di due, tre, quattro mosse che permette di vincere facilmente anche gli scontri più ostici.
Quello però che ho notato è un’asticella della difficoltà abbastanza elevata, sono morto diverse volte prima di riuscire a comprendere la fragilità di Haroona e la potenza di questi nemici.
A concludere lo scontro, ci ha pensato l’arrivo di un bruto, un grande nemico che non poteva essere sconfitto con il classico “stepping” ed ecco che il gioco permette di sfruttare anche alcuni elementi dello scenario come vantaggio. Bombole a gas, esplosivi tossici hanno rappresentato l’ancora di salvezza durante questo scontro particolarmente ostico.
Sul fronte tecnico, sebbene questa sia una versione ancora in fase di sviluppo, ho riscontrato qualche tentennamento, più del dovuto, ma nulla che non possa essere risolto prima dell’uscita definitiva.
Da questo provato di Unknown 9 Awakening ne esco soddisfatto a metà. Da un lato la promessa di avere qualcosa di più del semplice titolo, una vera e propria IP multimediale che rende già interessante l’approccio scelto da Reflector Entertainment. Dall’altro lato, ho trovato un sistema di combattimento che rischia di essere una lama a doppio taglio.
Tanta libertà ma forse troppa ripetitività e bisogna sperare che nel resto del gioco ci siano modi per alternare queste fasi di combattimento e renderle più divertenti. Il potenziale c’è, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo.
Se questa anteprima dalla Gamescom 2024 non ti basta, qui trovi il nostro provato di Infinity Nikki e di Sid Meier’s Civilitazion VII.