Uncharted: Golden Abyss – Anteprima Uncharted: Golden Abyss

Uncharted 3 è uscito da poco, ma è già tempo di pensare ad una nuova avventura per Nathan Drake: il moderno Indiana Jones si prepara difatti a tornare ad esaltare i futuri possessori della nuova portatile di casa Sony con un titolo che si propone di raccontare le vicende antecedenti agli eventi del primo capitolo della saga, Drake’s Fortune. Ci ritroveremo quindi alla guida di un protagonista più giovane e seguito da nuovi comprimari, in questo caso Chase (una ragazza dal carattere difficile) e Dante, suo vecchio apprendista, alla scoperta di nuovi misteri a cavallo tra storia e leggenda.
Malgrado sia trapelato ancora poco materiale sulla trama dell’opera, è lecito aspettarsi che questa presenti la qualità realizzativa delle produzioni casalinghe.
 

Un giovane Drake si aggira per una giungla come sempre ben più pericolosa del previsto

Tra vecchio e nuovo

Pensando a questo Golden Abyss, risulta quanto meno spiazzante che ad occuparsi del suo sviluppo non siano i ragazzi di Naughty Dog: il team americano ha difatti lasciato il timone al gruppo Sony Bend, in maniera analoga a quanto accaduto per i capitoli portatili di God of war. Riuscirà lo studio a rispettare lo spirito tipico della saga e a regalare agli appassionati un altro capitolo memorabile? 
La risposta, per quanto visto sinora, sembra essere un deciso "Sì": a partire dal sontuoso comparto tecnico per passare alle sezioni in-game che è stato possibile visionare in questi mesi, sembra infatti che l’anima del brand sia stata trasposta con cura certosina, continuando a proporre lo stesso gameplay in cui shooter, platform e puzzle solving si integrano con naturalezza dando vita a quella stessa formula che ha decretato il successo della saga.

 

Platforming semplice ma intelligente, marchio di fabbrica della saga

A livello tecnico vi è davvero poco di cui parlare: il comparto grafico è di primissimo livello e se si pensa all’età embrionale dell’hardware risulta davvero incredibile il lavoro svolto su textures, modelli poligonali e rendering complessivo, malgrado si possano notare saltuari problemi di aliasing probabilmente dovuti alla percentuale di completamento del lavoro; infine, sempre per quanto riguarda il comparto tecnico del titolo, è da segnalare la sempre incredibile qualità del doppiaggio inglese.
A segnare un netto distacco dalla formula di gioco originale, o quanto meno a proporre una divertente variante alla stessa, subentrano le capacità della nuova console Sony: PSVita è dotata di doppio touchscreen, accelerometri e giroscopi che permettono di controllare Drake nelle sue funamboliche imprese interamente per mezzo delle superfici sensibili del device, permettendo di "disegnare" su di esse il percorso che il nostro deve seguire e osservarlo compiere le azioni tracciate in tempo reale con stupefacente reattività: ecco dunque che i combattimenti corpo a corpo acquistano più fisicità, che il mirare con un fucile di precisione richiede effettivamente di "mirare" tramite lo spostamento della console e che le sezioni esplorative acquistano una nuova dimensione interattiva. I fan di lunga data non disperino: sarà comunque possibile optare per un controllo più tradizionale graziato dall’implementazione del secondo stick analogico.

 

Sparatorie e arrampicate al limite dell’umano sono sempre la quotidianità del Nostro

E’ infine un piacere notare come le sezioni "sparacchine" siano rimaste le stesse di sempre, veloci ma al contempo ragionate, in grado di fregiarsi di quello che è un nuovo sistema di copertura il cui funzionamento è ancora in parte oscuro.
A quanto pare questo capitolo della saga non metterà a disposizione dei giocatori una modalità multiplayer.

In conclusione

Uncharted: Golden Abyss si propone di dare il migliore degli avvii alla "carriera" di PSVita, proponendo quella stessa qualità e quegli elementi ormai consolidati tipici delle versioni per console casalinghe, integrando al meglio le funzionalità del nuovo hardware senza per questo far rinunciare il suo pubblico a quel gameplay ormai emblematico del brand. Sony Bend sembra procedere sulla strada giusta, senza sconvolgere la vincente formula originale ma proponendo divertenti nuove varianti e un potenzialmente interessante viaggio nel passato dell’iconico Nathan Drake. 
Le speranze sono che la trama del titolo sia, specie a livello narrativo, all’altezza di quelle che ormai sono aspettative elevatissime e che l’avventura riesca a risultare coinvolgente come accade per le sue sorelle maggiori. 

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