Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction – Provato

Le prime impressioni di GameSource in merito al titolo Ubisoft.

Sono passati sei anni o poco più dal lancio di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, titolo che ha saputo riportare in auge un franchise dato da più parti quasi per spacciato. Tanto il talento di Ubisoft Montreal, quanto il flusso di aggiornamenti senza soluzione di continuità caratterizzante il titolo nell’arco di tutto il proprio arco vitale hanno costituito elementi in grado di ravvivare la sacra fiamma dello sparatutto tattico in prima persona, anche e soprattutto su console.

Quando chiunque pensava di poter presto abbracciare un nuovo capitolo canonico della serie, potentemente basato sull’esperienza giocatore contro giocatore, ecco il colpo di scena, inatteso come la vittoria dell’Italia agli Europei del 2021: un nuovo Rainbow Six totalmente votato al gioco in coop, rivolto alla fruizione di un massimo di tre persone contemporaneamente, quel Tom Clancy’s Rainbow Six Quarantine rinominato poi Extraction per ovvi motivi di opportunità, in seguito alla devastante pandemia di COVID-19 che ha colpito il nostro ecosistema.

Rainbow Six Extraction

Inutile sottolineare come GameSource abbia potuto mettere le mani, in anteprima, su una versione definitiva del codice di gioco. Quelle che vi apprestate a leggere costituiscono le nostre primissime impressioni “a caldo”, prima della recensione definitiva. Le iniziali impressioni con la produzione sparacchina canadese lasciano ben sperare: ad attendere il videogiocatore, infatti, vi sarà una gustosa introduzione in CG atta ad esplicare le premesse narrative dietro alle quali si celano le meccaniche giocose di Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction, tendenzialmente più action rispetto a quelle degli episodi regular della saga.

Lungi dal volere soffermarci troppo su tali dettagli sulla trama, soprattutto in fase di anteprima, vi basti sapere che la neoformata squadra REACT dovrà porre rimedio con le proprie, mercenarie azioni ad una misteriosa infestazione aliena che ha condotto una nuova specie, gli Archei, a terrorizzare parte del globo terracqueo.

Rainbow Six Extraction

Questo team di professionisti pronti a tutto sarà costituito, udite udite, da alcuni degli operatori già presenti in Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, diciotto soldati pronti a fracassare le membra aliene a colpi di ferro e gadget vari. Il ritorno di tali operatori non deve tuttavia lasciare intendere che le loro abilità siano rimaste immutate rispetto alle precedenti apparizioni, anzi, in Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction parecchi di loro sono stati reworkati nell’ottica di adattarsi meglio alle dinamiche PvE del titolo. Occorre sottolineare inoltre come ogni operatore potrà essere livellato in maniera tale da migliorarne le caratteristiche precipue.

Ciascuna missione prevede una serie di task secondari casuali che, se portati a termine, daranno un ulteriore boost ai punti esperienza maturati nel corso del playthrough. Ogni stage propone inoltre tre macro sfide differenti, casualmente assegnate on the fly dal gioco prima dell’inizio della missione, capaci di scandire modi e tempi di fuga dallo stage.

Rainbow Six Extraction

Che si debba debellare un ben preciso mostro élite piuttosto che scansionare tutta una serie di aree predeterminate, il flow del gioco appare in ogni caso davvero buono. Al giocatore viene lasciata la totale possibilità di ritirarsi sin dalla prima sfida ove si dovesse sentire impreparato per i nemici via via più aggressivi che sicuramente lo aspetterebbero a fauci spalancate più avanti, oppure di decidere di voler approfondire l’esplorazione del livello tentando di superare con successo anche l’ultima delle tre sfide proposte, una scelta coraggiosa che aumenterebbe a dismisura sia le ricompense, sia ovviamente i rischi.

Nel caso in cui il giocatore ci lasciasse le penne, oltre a perdere buona parte dei punti esperienza ottenuti, abbandonerebbe pure al suo destino l’operatore caduto in battaglia, il quale diverrebbe ostaggio dell’ostile ambiente, assumendo lo status di personaggio non selezionabile per le missioni successive sino a quando non dovesse venire salvato o, per usare la terminologia del gioco, estratto dall’homo ludens mediante un secondo tentativo di bonifica della mappa dalla feccia nemica.

La possibilità di aumentare il grado degli operatori man mano che li si utilizza, nonché la capacità da parte del fruitore di sbloccare progressivamente nuovo arsenale distruttivo, sono opportunità che dettano il ritmo di sblocco progressivo di nuove destinazioni, livelli di difficoltà e modalità di gioco, in un tourbillon di elementi che sembrano garantire già da subito parecchia varietà.

Il fulcro di Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction verte ovviamente nella sua modalità online, che resta ancora tutta da scoprire, vista l’impossibilità di trovare partite giocabili nei giorni subito precedenti alla pubblicazione del gioco. È anche e soprattutto per questo che GameSource non intende affrettare i tempi, decidendo di evitare di affibbiare al gioco un giudizio che sarebbe soltanto parziale, considerando il peso dell’esperienza cooperativa nell’ambito delle proprie dinamiche.

Rainbow Six Extraction


Il nostro primo contatto diretto con Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction conferma tutte le qualità tipiche della serie sparatutto targata Ubisoft: tanta azione, stavolta meno tattica del solito, coadiuvata da un ritmo di gioco godibile e pieno di tensione. Appuntamento a fra qualche giorno, sempre su queste pagine, per la recensione completa del titolo.

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