The Plucky Squire PROVATO | Un libro delizioso
Il tempo di avventurarsi tra le pagine incantate di The Plucky Squire è finalmente arrivato. L’intrepido viaggio attraverso le prime ore di questa magica opera, edita da Devolver Digital è stato ricco di sorprese.
C’era una volta, in un regno incantato dai colori vivaci e dai contorni fantastici, un coraggioso scudiero di nome Jot. Questo impavido eroe, sempre pronto a soccorrere chiunque ne avesse bisogno, era sempre accompagnato dai suoi due fedeli compagni, inseparabili nella loro missione di giustizia.
La trama di questa avventura potrebbe sembrare un racconto già noto, una storia tradizionale intrisa di innocenza e spirito fanciullesco. Tuttavia, in The Plucky Squire, questo elemento diventa il pilastro portante dell’opera, concepita con maestria da All Possible Futures e pubblicata da Devolver Digital.
Il viaggio di questo racconto ha avuto inizio molto tempo fa, con l’annuncio ufficiale del titolo nel lontano 2022. Dopo una lunga attesa e un rinvio al 2024, in un afoso pomeriggio d’agosto, è finalmente giunta la notizia tanto attesa: la data di uscita è fissata per il 17 settembre 2024.
Ma, come si suol dire, l’attesa del piacere è essa stessa un piacere. Ed è così che è stata concessa la possibilità di sfogliare le prime pagine di questa epopea straordinaria. Un racconto che sfugge ai canoni della classica avventura, arricchito da un’originalità travolgente, momenti di puro divertimento, e una sottile ma potente breccia nella quarta parete, che rende l’esperienza ancora più coinvolgente e memorabile.
The Plucky Squire PROVATO | Un libro delizioso
Nel magico mondo di The Plucky Squire, ho avuto il privilegio di esplorare i primi capitoli di un’avventura che, fin dai primi istanti, stabilisce con maestria i toni dell’intero viaggio senza però scivolare nei classici cliché delle favole d’avventura, con regni incantati, principesse da salvare e scudieri impavidi come eroi predestinati.
In questa storia, infatti, si intreccia armoniosamente il classicismo di una fiaba con un affascinante tocco di modernità, dove musiche, tecnologie e linguaggi si fondono in un gioco di equilibri tra il tradizionale e il contemporaneo.
Le avventure di Jot e dei suoi amici prendono vita tra le pagine di un libro, intitolato proprio The Plucky Squire. Le pagine di questo tomo incantato si sfogliano man mano che si esplorano nuove zone, alternando sezioni di esplorazione con visuale dall’alto, momenti di puro platforming bidimensionale e scene di intermezzo, tutte impreziosite da un eccellente doppiaggio in lingua inglese.
Tuttavia, è qui che sorge un potenziale ostacolo alla diffusione di questo titolo nel nostro paese: l’assenza di una localizzazione in italiano. Anche i testi, infatti, saranno disponibili solo in inglese. Sebbene solitamente mi senta di consigliare di affrontare comunque un gioco di tale qualità, il livello di inglese richiesto è leggermente più avanzato del solito.
Questo perché, proprio per il tono fiabesco della narrazione, molti termini utilizzati sono più ricercati rispetto al vocabolario quotidiano, richiedendo quindi un’attenzione particolare. Personalmente, non ho riscontrato alcuna difficoltà, anzi, ho apprezzato moltissimo i giochi di parole e le battute raffinate che arricchiscono il dialogo del gioco.
E parlando di parole, esse giocano un ruolo cruciale nel gameplay di The Plucky Squire. Essendo il mondo racchiuso in un libro, alcune sezioni della storia vengono narrate attraverso brevi frasi che possono essere modificate, cambiando un termine chiave per trasformare lo scenario. Ad esempio, se un ponte è crollato, basta sostituire la parola “crollato” con “nuovo” per risolvere il problema.
Il fascino di The Plucky Squire risiede proprio in queste piccole trovate ludiche. Durante le prime tre ore di gioco, mi sono trovato di fronte a situazioni sempre diverse, stimolanti e mai banali. Il titolo si distingue anche per la sua metanarrazione, poiché non passerà molto tempo prima che la storia prenda la svolta decisiva: Jot viene letteralmente espulso dal suo stesso libro a causa del mago Humgrump, stanco di perdere, che ha scoperto come tutta la sua esistenza sia parte di un libro già scritto in cui è destinato a fallire in eterno.
Una volta fuori dal libro, ci si ritrova nella stanza di Sam, un bambino dotato di una fervida immaginazione e di un grande talento nel disegno. Presto, Jot farà la conoscenza di Page, una tarma capace di muoversi tra i mondi dei libri e la realtà. Comprendendo la gravità della situazione, Page dona a Jot un paio di guanti speciali che gli permetteranno di aprire e sfogliare le pagine del proprio libro.
Da qui, l’esplorazione si arricchisce di un ulteriore elemento, con i giochi di parole al centro dell’azione per modificare lo scenario, superare ostacoli, combattere i mostri di Humgrump e risolvere enigmi ambientali uscendo e rientrando dal libro in determinati punti.
Il combattimento, fino a questo punto, mi è sembrato sorprendentemente ricco rispetto alle aspettative iniziali. Jot ha a disposizione una spada con cui può eseguire sia attacchi semplici che mosse più avanzate, sbloccabili e potenziabili tramite una venditrice in cambio di una valuta rappresentata da lampade.
I momenti di punta di questa prima esperienza con The Plucky Squire sono stati gli scontri con i boss e alcuni minigiochi, che si alternano perfettamente alle fasi più tradizionali, garantendo così un ritmo sempre piacevole.
Tuttavia, restano alcuni dubbi e perplessità. Riuscirà l’avventura di Jot e compagni a mantenersi varia nei capitoli successivi? Il combattimento offrirà ulteriore varietà? Verranno introdotte nuove meccaniche di gioco oltre al semplice uscire e rientrare nel libro per cambiare una parola e proseguire? Questi interrogativi troveranno certamente risposta con l’approssimarsi della data di uscita, quando spero di poter continuare questa “lettura” di The Plucky Squire.
Queste prime ore in The Plucky Squire sono state deliziose. Un genuino sorriso sulle mie labbra era presente fin dal primo minuto di gioco. Un insieme di tanti elementi che si sposano perfettamente in un gioco tanto curato quanto variegato e quanto folle che merita di essere esplorato per bene dalla prima all’ultima pagina.
All’orizzonte delle avventure di Jot sembra esserci tanta varietà e divertimento ma saranno così fino alla fine? La speranza è l’ultima a morire, ora bisogna solo resistere fino alla data di uscita perché finita la preview avevo ancora tanta voglia di giocare.