Tarkir: la Dracotempesta MTG
Clan e draghi in rotta di collisione per il set fantasy dall'animo draconico

Tarkir: La Dracotempesta è il nuovissimo set di MTG (Magic: The Gathering) di prossima uscita. Con il prerelease dell’espansione fissato per il 4 Aprile è il momento di scavare all’interno dell’espansione e svelarne le forze mortici.
Se siete nuovi dei trading card games e in particolar modo, dovete sapere che ogni espansione standard ambientata nell’universo di Magic è parte di un arco narrativo più grande, le cui carte ne rappresentano le creature e i momenti chiave.
Le storie possono essere lette sotto forma di racconto, direttamente e in forma gratuita, sul sito di Wizards of the Coast. Proprio grazie alle avventure dei molteplici protagonisti di Magic: The Gathering, ci siamo appassionati alle vicende e sventure di personaggi leggendari, come ad esempio la cara necromante Liliana del Velo.
Tarkir: la Dracotempesta | Un grande ritorno
In Tarkir la Dracotempesta torniamo a visitare un piano amatissimo, che venne rilasciato per la prima volta nel 2014 in veste di sessantacinquesima espansione di Magic: The Gathering. E per chi già è stato lì una volta sà che Tarkir è sinonimo di due cose: Khan e Draghi.
Cinque grandi clan coesistono con la minaccia Draconica sempre incombente, per dare una svolta all’amaro conflitto, Sarkahn Vol decide di partire per una missione in grado di dare una svolta al conflitto eterno. Salvare il grande Drago Ugin, ma facciamo un passo indietro.
Questi eventi si ricollegano direttamente con uno dei cicli narrativi più amati della storia di Magic: the Gathering. Sto naturalmente parlando de “La guerra della Scintilla”, che si può riassumere con l’immagine di un gigantesco, perfido e potente drago alla conquista del Multiverso. Il suo nome? Nicol Bolas.

Immaginatelo come una sorta di Avengers: End Game, dove tutti gli eroi apparsi fino a quel momento nella narrazione si uniscono per abbattere la gargantuesca minaccia. Trionferanno a seguito di ingenti perdite (la morte del povero Gideon), in un susseguirsi di eventi e colpi di scena.
Il drago Ugin svolse un ruolo fondamentale nel fermare il consanguineo e giunto il termine della battaglia entrò in stato di ibernazione proprio sul pianeta di Tarkir. In questo periodo la sua essenza Draconica si fonde con l’anima del piano, potenziando a dismisura le tempeste Draconiche.
Dalle tempeste vengono generati nuovi draghi, pronti ad unirsi allo stormo dei loro signori e rimpolpare le fila della lotta contro i clan, proseguendo nell’eccidio senza fine dei guerrieri dei Clan.
Tarkir: la Dracotempesta | Un conflitto senza fine
il grande Drago Ugin, completamente guarito, scappa dal piano di Tarkir. Questo aprirà naturalmente la porta all’invasione dei Phyrexiani (ricollegandosi al ciclo narrativo di Elesh Norn e della Guerra delle Macchine) ne segue un conflitto brutale, dove i Phyrexiani risultano sconfitti, al prezzo di innumerevoli stormi Draconici.
La ribellione ha un’occasione che non può lasciarsi sfuggire: con il numero di Draghi nemici drasticamente ridotto, è tempo di prendere l’iniziativa. Alla vigilia del conflitto finale, la cara vecchia Narset scopre un nuovo incantesimo: uno in grado di risvegliare l’anima del pianeta. Dopotutto cosa può andare storto?
Il rituale che ne consegue scatena la tanto attesa Dracotempesta che dà il nome a questa espansione: ne emergono cinque grandi Draghi modellati da Narset ed ella stessa di fonde con uno di essi (niente va mai esattamente secondo i piani). È tutto pronto per dare inizio alla guerra per la ribellione.
Tarkir: la Dracotempsta | Cinque clan, cinque archetipi.
Diamo uno sguardo più da vicino ai cinque clan in lotta che si trovano nell’occhio del ciclone del conflitto. Ognuno splendidamente rappresentato da un archetipo che si fonde nel game design con un trittico di colori storici di Magic: The Gathering.
Abzan: bianco, nero e verde. Guidati dal Khan Anafenza, hanno una profonda comprensione della brutalità del mondo che li circonda. Un luogo dove concetti come lealtà, dovere e famiglia sono intesi come la chiave per la sopravvivenza del loro Clan.
Jeskai: bianco, blu e rosso. Questi astuti guerrieri sono guidati dal Khan Narset in persona. Oltre a sapienti e mistici, questa è la casa degli artisti marziali. Il senso di scoperta ed epifania sono lo scopo ultimo che guida l’ambizione di questo Clan.

Sultai: nero, verde e blu. Queto clan di necromanti è guidato dal Khan Sidisi, la regina-tiranno. Soprusi, espropriazioni e un incessante studio rende i guerrieri sultai la perfetta armata non morta.
Mardu: bianco, nero e rosso. Casa del Khan Zurgo. Una società forgiata da una rigidissima struttura militare, dove la disciplina serra i ranghi del clan alla costante ricerca di ordine e potere, rigorosamente conquistati sul campo di battaglia.
Temur: verde, blu e rosso. Guidati dal leggendario Surrak, questo clan di nomadi si sposta di continuo nelle gelide lande del nord. Un gruppo di cacciatori esperti nell’arte della sopravvivenza, benedetti dalla capacità di veggenza dei loro auguri.
E voi a quale clan vi unirete nella battaglia di Tarkir: la Dracotempesta? Il mio giuramento di fedeltà è destinato ancora una volta a Narset e alle meraviglie di Jeskai. Ci vediamo agli eventi di pre-release a partire dal 4 Aprile.