Super Seducer 2 – Provato
L’affare si ingrossa, è proprio il caso di dirlo, con Super Seducer 2. RLR Training Inc ha fatto le cose in grande questa volta ed è andato a colmare alcune pesanti lacune che avevano trasformato questo videogioco in uno dei titoli più controversi dell’anno.
Ci abbiamo messo sopra le mani (l’articolo sarà pieno di doppi sensi involontari, è inevitabile) e fin da subito la cosa che ci ha lasciati di stucco è stata la qualità. Qualità del menù, qualità delle immagini e qualità nelle musiche. Questa volta sembrerebbe che nulla sia stato lasciato al caso e anche se nella nostra anteprima abbiamo potuto vedere solo tre delle dieci situazioni che saranno disponibili al rilascio finale.
Possiamo dire fin da adesso che di problemi questo Super Seducer 2 ne avrà molti meno rispetto al suo primo capitolo. Richard La Ruina (il cognome tradisce le origini italiane) è più in forma che mai e non ha perso il suo smalto, la sua comprensione dell’universo femminile questa volta poggia anche sulla preziosa collaborazione di una sessuologa e sul proporre al giocatore anche situazioni viste da un punto di vista esclusivamente femminile.
Anche in questo caso, però, il gioco preannuncia già qualche controversia. Sono state infatti inserite situazioni “inter-razziali” con uomini e donne di colore o asiatici. Il discorso, in questo caso, è sempre lo stesso: cosa dovrebbe esserci di diverso? Perché uno sviluppatore dovrebbe sentirsi obbligato a inserire attori o attrici di colore o provenienti dall’Asia? La seduzione, in fondo, è un elemento globale dell’essere umano e in un certo senso trascende qualsiasi tradizione, altrimenti nessuno avrebbe coniato il detto “al cuor non si comanda”.
Ultimamente si sta cercando di essere politically correct a tutti i costi, fino al ridicolo. Questa non è necessariamente la nostra posizione né quella di chi vi scrive ma lo sviluppatore deve sapere (e forse lo sa già e proprio per questo l’ha fatto) che ci sarà chi punterà il dito contro questa caratteristica urlando che è “razzismo al contrario” o chiedendo dove siano le situazioni omosessuali. Insomma: ancora una volta ci sarà da discutere.
Super Seducer 2, a ogni modo, è migliore del suo predecessore in ogni aspetto, prima di tutto perché finalmente ci saranno molte più risposte possibili rispetto a prima e in secondo luogo perché le scelte saranno molto più sottilmente giuste o sbagliate. Ci saranno sempre le terribili opzioni con cui fare la figura del cafone ma accanto a queste ci sarà una maggiore possibilità di immedesimazione all’interno delle varie situazioni.
Il resto lo farà la bellezza delle attrici, sempre perfette e radiose, vere icone di elegante (e non volgare, badate bene) bellezza femminile di ogni età. Inoltre, e questo scaturisce in maniera evidente dall’anteprima, non si trasforma la seduzione nell’arte del mentire meglio o del mostrare di sé quello che effettivamente non è. Era un rischio che Super Seducer 2 correva al fine di rendere più piccante il simulatore ma Richard La Ruina ha sapientemente deciso di rimanere fedele alla verità dimostrando che si sta facendo educazione sessuale con la E maiuscola.
Se da Super Seducer 2 vi aspettate un simulatore d’appuntamento per portare a letto delle donne non lo acquistate. Super Seducer 2 parla di scienza, educazione e buone maniere. Il che non esclude la sensualità e il sesso, anzi, potenzia il tutto. Se all’uscita il gioco rispetterà le premessa dell’anteprima sarà un indubbio successo.