Super Mario Odyssey – Provato
Eccola qui, mettiamola subito. Pure la versione da 30 minuti, già che ci siamo.
https://www.youtube.com/watch?v=ELbrDrnTsrM&t=875s
Era doveroso settare questo mood molto Jazz per questa anteprima con la geniale canzone che ha accompagnato il trailer E3 del gioco, lo stesso che il sottoscritto sta facendo risuonare nella sua stanza mentre digita sorridendo, ripensando alla fantastica demo di Super Mario Odyssey appena provata. Nella canzone, il sindaco di New Donk City Pauline (una vecchia conoscenza dai tempi del primo Donkey Kong) canta le imprese dell’idraulico in questo attesissimo titolo per Nintendo Switch, il quale rappresenta il ritorno di Mario a un platform 3D di tipo sand-box (ampie aree da esplorare) dopo 15 anni, ossia dalla release di Super Mario Sunshine.
Perché sì, Super Mario Galaxy e relativo seguito sono forse due dei giochi più apprezzati di tutti i tempi, ma sono andati ad intaccare – così come anche i Mario della “serie” 3D (Land e World) – la struttura a grandi livelli da esplorare in libertà alla ricerca di quelle che una volta erano Stelle, sono poi diventate Soli e dal 27 ottobre saranno Lune. Una formula inaugurata da quel pilastro della storia videoludica che risponde al nome di Super Mario 64, che i più ottimisti sperano Odyssey possa ricalcare.
Grand Theft Mario: finalmente!
Negli anni si sono rincorsi i fimati più stupidi su Youtube che ipotizzavano un possibile mash-up tra Mario e GTA. Devono essere piaciuti anche negli uffici di Nintendo, in quanto il sorprendentissimo livello da noi testato alle postazioni della Grande N in quel di Hyper Japan a Londra e ambientato nella già citata New Donk City, vede in pratica l’italiano in salopette zompettare e fare le sue evoluzioni in una moderna metropoli, con tanto di auto, tombini e persone vestite come negli anni ’30. Quello che fa molto effetto, nell’esplorare la città, è appunto vedere questi veri e propri umani, dalle fattezze e soprattutto dimensioni “normali”, alle prese con il tracagnotto eroe di rosso vestito.
Joy-Con alla mano, New Donk City – nonostante la veste molto differente da quella di una Galassia DolceApe o di una Delfinia – è un vero e proprio mondo di un Mario 3D, ed è una meraviglia da giocare ed esplorare. Nonostante l’obiettivo della demo fosse aiutare Pauline a reclutare musicisti per la sua band, abbiamo deciso invece di correre in giro a caso alla ricerca di segreti e per testare come al solito l’arsenale di salti e acrobazie del nostro eroe.
La stupenda notizia è che – passano gli anni, le console e i sistemi di controllo – Mario 3D rimane lo stesso magnifico esempio di game design e animazioni. Salti in lungo, tripli, all’indietro, a muro: la danza dell’idraulico è ancora ammaliante come un tempo e le possibilità offerte dalla città (Taxi e auto su cui rimbalzare, grattacieli da scalare, pali della luce su cui volteggiare) regalano se possibile un ulteriore livello di complessità al parkour mariesco, mai stato così divertente. Anche il posizionamento delle lune denota come al solito la genialità di EAD e promette di regalare ore di ricerca e salti a tutti i possessori di Nintendo Switch. Quando ci siamo tuffati dal palazzo più alto della città, dopo una lunga scalata, è stata un’emozione forte.
Tutto gira intorno a Cappy
Fin qui, ambientazione particolare a parte (il livello desertico sempre presente nella demo è più tradizionale), quello che abbiamo descritto di Super Mario Odyssey non sembra distinguersi particolarmente dai vecchi episodi della serie per quanto riguarda il gameplay. Manca qualcosa, qualcosa di importante, che risiede sulla testa dell’idraulico baffuto: ecco a voi Cappy. Sembra semplicemente il caro vecchio cappello con un paio di occhi, ma non è così: Cappy sarà una figura centrale innanzitutto per la storia di Super Mario Odyssey, un ruolo tuttavia ancora non ben definito e che scopriremo nei prossimi mesi. Quelli che invece sono già ben chiari sono i poteri di Cappy, quelli che rendono Odyssey già unico, come fu lo Splac-3000 di Sunshine o lo sfavillotto di Galaxy.
Oltre a poter essere utilizzato per raccogliere monete o attaccare gli avversari, sia usando i pulsanti, sia i sensori di movimento nei joy-con, lanciando Cappy contro alcuni nemici o alcuni oggetti, Mario potrà – in una maniera decisamente inquietante – prenderne il controllo, acquisendo quindi nuove capacità d’attacco, di movimento e poteri speciali. Goomba, Pallottole Bill, Taxi, persone e persino carri armati: nessuno sarà al sicuro. Inutile dire che l’esplorazione e i livelli di Odyssey saranno completamente incentrati su questa geniale novità, fatto reso molto evidente girando per New Donk City alla ricerca di lune: possedere un cavo della luce ci permetterà di viaggiare da un punto all’altro come una scarica elettrica, impadronendoci di un palo invece guadagneremo altezza nel salto e così via. Siamo convinti che ci saranno molte sorprese nella versione finale del gioco.
Quando arriva ottobre?
Super Mario Odyssey ha fatto incetta di premi come miglior gioco dello show a E3 2017 e non fatichiamo a capire perché, specialmente ora che lo abbiamo provato con mano. Quali sono le nostre uniche paure? Forse non siamo ancora stati rassicurati sulla quantità e varietà dei mondi (uno dei problemi che aveva afflitto il comunque buon Yooka-Laylee qualche mese fa, per esempio) e sulla qualità finale della resa grafica, per ora buona ma povera in risoluzione e in alcune texture che sfigurerebbero su di un grande schermo televisivo. A parte queste due minuzie però, sulle quali sicuramente Nintendo si soffermerà prima del lancio, Nintendo Switch sembra pronta ad accogliere un secondo capolavoro senza tempo nel suo primo anno di vita. Il 27 ottobre Super Mario condividerà una incredibile giornata nerd con Assassin’s Creed: Origins, la seconda stagione di Stranger Things e Wolfenstein 2: The New Colossus, ma siamo sicuri che sarà pronto a dire la sua.
