Still Wakes the Deep | Anteprima Gamescom 2023
Still Wakes the Deep si è mostrato durante Gamescom 2023 in un'anteprima hands off: ottime impressioni per la creatura di The Chinese Room
Durante la scorsa edizione della Gamescom 2023, ho avuto l’onore di partecipare a un’anteprima esclusiva e hands-off di Still Wakes the Deep, un promettente gioco di genere horror narrativo in prima persona sviluppato dalla rinomata casa di produzione The Chinese Room.
Questo studio è noto per aver creato alcuni tra i titoli più acclamati dalla critica nel mondo dei videogiochi, tra cui Amnesia: A Machine for Pigs, Everybody’s Gone to the Rapture, e Dear Esther. La mia esperienza con Still Wakes the Deep è stata avvincente e ricca di emozioni, e ora la voglio condividere con te.
Still Wakes the Deep | Anteprima Gamescom 2023 – Si torna agli anni ’70
Still Wakes the Deep ci catapulta indietro nel tempo, più precisamente nell’anno 1975, in una Scozia tormentata da un evento catastrofico che colpisce la piattaforma petrolifera Beira D, situata al largo della costa. Assumeremo il ruolo di un coraggioso lavoratore della piattaforma, costretto ad affrontare un’incubo ultraterreno a seguito del crollo di una parte della struttura.
Il mistero e l’orrore si diffondono attraverso gli ambienti claustrofobici della piattaforma, portando il protagonista a confrontarsi con eventi che sfidano ogni logica e realtà conosciute. Se anche solo il poco che ho visto durante l’hands off è indicativo di quel che ci aspetta, posso dire che siamo di nuovo davanti ad una The Chinese Room in ottima forma.
L’eredità di The Chinese Room, un background eccezionale
Prima di addentrarci nei dettagli di Still Wakes the Deep, è fondamentale sottolineare il prestigio di The Chinese Room. Questo studio è riconosciuto a livello mondiale per la creazione di giochi che si distinguono per la profondità narrativa e l’atmosfera avvolgente.
Amnesia: A Machine for Pigs ha portato l’horror a un nuovo livello, mentre Everybody’s Gone to the Rapture ha ricevuto plausi per la sua narrazione fortemente emotiva. Dear Esther è stato un pioniere nel genere dei walking simulator, con una storia commovente ambientata su un’isola deserta.
Questo background straordinario ha creato aspettative elevate in me per Still Wakes the Deep, e non sono per niente rimasto deluso. Ah, e non ho dimenticato che molto del merito del successo dei titoli di The Chinese Room è dovuto a quel talento astronomico chiamato Jessica Curry (vatti ad ascoltare subito “Mandus”).
Terrore sottomarino
La trama di Still Wakes the Deep è uno degli elementi che hanno catturato la mia attenzione sin dai primi istanti dell’anteprima. La piattaforma petrolifera Beira D è stata scelta come location principale, e questo ambiente “marino” offre una cornice unica per un’esperienza horror.
La trama ruota attorno all’emergere di un orrore indicibile dalle profondità marine, con eventi paranormali e surreali che si svelano man mano che la storia si dipana. Uno degli aspetti più interessanti della narrazione è il coinvolgimento diretto del protagonista, un lavoratore della piattaforma.
Questo approccio in prima persona permette di vivere l’orrore in modo immediato, immergendosi completamente nell’ambientazione claustrofobica e nell’intricata trama. Durante l’anteprima, ho notato come il gioco sia stato in grado di mantenere un alto grado di suspense, con il senso di imminente pericolo che si fa sempre più pressante.
Trovo sempre interessante quando il protagonista di una storia, soprattutto horror, è l’everyday man (la persona della porta accanto). Diventa un polo emotivo e narrativo davvero potente, se sfruttato al meglio, e si sposa perfettamente con il senso di follia, disorientamento e “minoranza” che l’horror insegue e coltiva.
Immersività = Esperienza
Una delle caratteristiche distintive di Still Wakes the Deep è l’accento posto sull’immersione di chi gioca. Durante l’anteprima, è emerso chiaramente che il team di sviluppo ha dedicato un’attenzione straordinaria ai dettagli, cercando di creare un mondo che trasmettesse la sensazione di essere realmente presente sulla piattaforma Beira D.
Questo senso di immersività è perseguito con tale passione da aver playtestato la build con veri operai petrolieri su piattaforma. Se te lo stai chiedendo, sì, hanno detto che fin troppo ha ricordato loro la quotidianità del lavorare in un luogo così remoto e metallicamente alieno… prima che “qualcosa” decida di fare della piattaforma la propria nuova casa.
Un elemento chiave per rendere questo senso di immersività è sicuramente anche il coinvolgimento di altri personaggi all’interno della trama. La piattaforma, ora divenuta un nido di orrore, è popolata da altre figure umane, e la presenza di questi personaggi non è soltanto decorativa. Essi giocano un ruolo fondamentale nell’amplificare la sensazione di paura e solitudine.
Un aspetto interessante è stato il tentativo di far sentire chi gioca “a casa” all’inizio dell’avventura, solo per strappargli progressivamente ogni certezza. Credo che questo effetto di progressiva distorsione della realtà sia stata raggiunta con successo, creando una sensazione di inquietudine costante che mi ha tenuto “coinvolto” durante l’intera anteprima.
Colonna sonora e silenzi, suono e assenze
Oltre all’ambiente e alla trama coinvolgente, la colonna sonora di Still Wakes the Deep merita un elogio speciale. Nonostante la presenza di altri elementi cruciali, come l’interazione con gli altri personaggi e l’ambientazione, la musica ha un ruolo fondamentale nell’alzare la tensione e nell’immergere il giocatore nell’orrore che avvolge la piattaforma.
Durante l’anteprima, ho notato come la colonna sonora sia stata utilizzata con maestria per creare un’atmosfera inquietante. I toni sinistri e le melodie suggestive contribuiscono a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente. Questo è un aspetto che sicuramente contribuirà a mantenere i giocatori sul bordo del loro sedile durante l’intera avventura.
Devo confessarti però che c’era poco spazio per il suono, nel mio hands on, ed erano i silenzi, prevedibilmente, ad essere la sottolineatura più potente della “presenza” che convive con noi sulla piattaforma, un assenza acustica che rinforza la distorsione della realtà che ti citavo poco fa.
Conclusioni – Il profondo aspetta
In conclusione, Still Wakes the Deep è un titolo che promette di portare l’horror nel contesto dei walking simulator, in un incubo subacqueo che terrorizza anche solo sulla carta. L’esperienza offerta da The Chinese Room sembra straordinariamente coinvolgente, con una trama avvincente e determinate decisione di design verso le quali non posso non essere morbosamente curioso.
Still Wakes the Deep promette di essere una tappa fondamentale per gli amanti dell’horror narrativo, e non vedo l’ora di immergermi completamente nell’orrore che attende (sì, il mood lo sta già settando Alan Wake 2, visto in anteprima da Federico durante la Gamescom 2023). Sotto il mare, insomma, il terrore si risveglia.