Starcraft II: Legacy of the Void – Anteprima
Tra i vari giochi della Blizzard, gli RTS sono sempre stati i più amati dai puritani. E come dar loro torto? Chi sente parlare di Warcraft ai giorni d’oggi pensa subito al popolare MMORPG, magari senza sapere che la saga, originariamente, era uno strategico con i controfiocchi e che ha visto ben tre capitoli passare prima di capitolare in favore del gioco di ruolo di massa. A prendere le redini del genere lasciato vuoto, dunque, ci ha pensato Starcraft con il suo secondo capitolo, diviso in una trilogia di campagne stand-alone. Dopo Wings of Liberty, dedicata ai Terran, e Heart of the Swarm, dedicata agli Zerg, ecco arrivare finalmente l’ultimo titolo che porrà fine agli eventi di Starcraft II. Parliamo di Legacy of the Void, in cui i Protoss cercheranno di terminare una volta per tutte la minaccia proveniente dal profondo universo.
Sussurri di Oblio
Chi ha preordinato il gioco Legacy of the Void si è ritrovato, come gradita sorpresa, l’accesso alla beta ufficiale. Questo non significa soltanto provare il multiplayer con le nuove unità, ma anche avere accesso a tre missioni esclusive, chiamate Sussurri di Oblio. Queste tre missioni fungono da prequel alla campagna vera e propria, e saranno poi disponibili anche gratuitamente all’uscita del gioco per chi avrà acquistato Legacy of the Void. Parliamo quindi innanzitutto di Sussurri di Oblio, andando a fondo delle tre missioni che ci vengono proposte.
La prima missione vede Zeratul, l’eroe più famoso e apprezzato dell’universo Protoss, vagare per l’universo un tempo bollato come traditore dalla sua gente per sventare la minaccia degli Xel’naga. Durante le sue scorribande in cerca dell’ultimo frammento della profezia, viene contattato da Talis, una pretore della sua razza, che lo avverte che sulle sue colonie i Protoss sono stati catturati da alcuni Terran malvagi influenzati dalla volontà del dio Amon, e stanno tentando di far loro le tecnologie Protoss e di creare nuovi ibridi. Come se non bastasse, gli Zerg, guidati da Kerrigan, stanno distruggendo le colonie da cima a fondo, Protoss compresi, poichè non possono permettere che il piano dei Terran e di Amon abbiano riscontro. Naturalmente Zeratul non può stare a guardare, e presta il suo aiuto a Talis, in questa missione nella quale dovremo costruire un’armata Protoss il più velocemente possibile per salvare tutti i nostri compagni prigionieri e allo stesso tempo distruggere i Terran prima che siano gli Zerg a farlo. Nel tentare ciò, dovremo essere ben cauti a evitare le ondate Zerg che passano al centro della mappa ad intervalli di tempo predefiniti.
La seconda missione, ambientata sul pianeta Atrias, vede i nostri eroi impegnati in una lotta contro una stirpe di Protoss ormai completamente sotto il controllo di Amon. Il loro capo è intenzionato a risvegliare il potente Dio, e Zeratul deve quindi distruggere le porte all’antico tempio dove i traditori stanno per tenere il rituale. Sarà tutto tranne che facile però, dato che su questo pianeta mancano faglie di Gas Vespene su cui costruire degli impianti di raccolta. Per ottenere gas dovremo conquistare obbligatoriamente alcune zone di terreno, dove il gas Vespene esce a mò di geyser a intervalli regolari.
Nell’ultima missione guideremo Zeratul stesso come eroe, accompagnato da alcuni lacchè, in una quest all’insegna del micro-management, dove non potremo costruire altre unità. All’interno del tempio, quindi, è imperativo muovere ogni singolo personaggio e usare le loro abilità speciali per ridurre al minimo le perdite e riuscire nell’impresa di arrivare a confrontarsi con colui che sta tentando di liberare il potentissimo dio Xel’naga. Non vi diciamo però come va a finire.
Botte online
Naturalmente, a parte la campagna in sé, anche il lato multigiocatore vede nuove meccaniche e nuovissime unità per le razze a nostra disposizione. Innanzitutto, un enorme cambiamento che salta subito agli occhi riguarda le unità “lavoratrici” presenti sul campo. All’inizio della partita saranno immediatamente presenti ben dodici lavoratori, già creati e operativi, così da evitare una lunga fase di vuoto che contraddistingueva i primi minuti di ogni sessione di Starcraft. Sin dai primi momenti, ora, avremo modo di iniziare a costruire le nostre strutture e di delineare la nostra strategia, portandoci più velocemente nel vivo dell’azione. Questo viene però smorzato dalla limitazione di minerali e Vespene, che nei loro giacimenti sono più scarni rispetto a un tempo: ciò costringe i giocatori a espandere le proprie basi quanto prima così da spronare un gioco più dinamico piuttosto che stantio in un unico punto della mappa.
Parliamo ora delle nuove unità. I Terran vedono unirsi alle proprie fila un unico nuovo arrivato: il Cyclone. Questo mezzo cingolato è in grado di attaccare le unità agganciandosi a esse e producendo consistenti danni nel tempo. La sua utilità è indiscussa, ma per massimizzare il danno è obbligatorio gestire i Cyclone individualmente per fargli seguire i nemici di modo che non escano dal raggio d’azione dell’agganciamento. Per quanto riguarda invece nuove abilità di unità che erano già presenti in passato, abbiamo il Carro d’Assedio che può essere caricato sulla Navetta Medica anche nella sua postura difensiva, mentre l’Incrociatore ora dispone della skill “Salto Tattico” che lo teletrasporta in un qualunque punto della mappa prosciugando le sue risorse energetiche.
Gli Zerg ricevono invece una vecchia conoscenza, la Criptolisca, capace di infliggere gravi danni di fronte a sé ma solo quando si trova sottoterra, e il Laceratore, derivato dalla Blatta e capace di sparare potentissimi colpi ad arco, schivabili ma ottimi in presenza di combattimenti molto affollati.
Per finire ecco i protagonisti di Legacy of the Void: i Protoss, che ricevono tra i loro ranghi il Disgregatore e l’Adepta. Il Disgregatore è una macchina capace infliggere danni ad area e di diventare invincibile per alcuni secondi. L’Adepta invece (personaggio da cui il ritratto riprende Talis) è un’unità molto veloce, con attacchi a distanza, e che è in grado di far uscire la propria “anima” per qualche secondo. L’anima delle Adepte è velocissima e imbersagliabile, ed è ottima quindi per sessioni di scouting. Tuttavia queste devono essere veramente brevi, poichè dopo alcuni secondi le Adepte si teletrasporteranno automaticamente nel luogo dove si trovano le loro anime.
[signoff icon=”quote-circled”]La Beta di Legacy of the Void ci regala non solo un assaggio multiplayer di tutte le novità dedicate alle tre razze, molto interessanti e che porteranno di certo un grande cambiemento nel meta, ma anche tre missioni dedicate a questa fase che ci donano un prequel di ciò che avverrà, nonchè non poca acquolina in bocca. Come sempre, l’impegno di Blizzard è palpabile con mano, e Legacy of the Void appare sin da subito qualcosa di indubbia qualità. L’unico lato che potremmo definire negativo è che il multiplayer è ormai dedicato a un’elite di giocatori in grado di gestire decine di informazioni, ben abituati e con fame di vittoria, mentre non sprona minimamente il neofita a tentare una scalata quasi impossibile.[/signoff]