Stalker 2 PROVATO | Gamescom 2023
Il provato di Stalker 2 Heart of Chornobyl dalla Gamescom 2023 genera sensazioni contrastanti per un titolo decisamente interessante.
Stalker 2 Heart of Chornobyl è un titolo decisamente delicato. Non c’è altro modo di descrivere un titolo dallo sviluppo ovviamente travagliato ma che abbiamo finalmente potuto provare alla fiera di Colonia conclusasi ieri.
Stalker 2 PROVATO | Finalmente abbiamo visto il gioco in azione
In primo luogo, il team di sviluppo ha purtroppo subito in pieno gli effetti del conflitto in Ucraina, perdendo tra l’altro alcuni membri del team di sviluppo.
In secondo luogo, proprio nelle scorse giornate è stato annunciato che Stalker 2 Heart of Chornobyl non uscirà più entro la fine dell’anno, bensì nel 2024. Ciò che però mi ha fatto riflettere molto è stato il vedere effettivamente il gioco in azione, dal vivo con mouse e tastiera per un quarto d’ora circa. Una sessione di gioco breve ma intensa.
Gli sviluppatori sono stati molto trasparenti sulla scelta di portare nello showfloor Xbox il proprio titolo: volevano dimostrare che il gioco esiste ed è in sviluppo. In vero, già con questa affermazione potrei terminare la descrizione di Stalker 2 Heart of Chornobyl provato alla Gamescom 2023.
Un titolo ben distante dalla versione finale
Difatti, la build presente alla Gamescom di Stalker 2 è ben distante dai livelli tecnici mostrati qualche anno fa durante lo showcase Xbox. Il titolo purtroppo presentava texture in bassa risoluzione, moltissimi bug, compenetrazioni e in generale ho percepito di essere davanti ad una build più simile ad una alpha e non sicuramente di un titolo che, fino a qualche giorno fa, era previsto entro la fine dell’anno.
Di conseguenza, la scelta degli sviluppatori di posticipare il titolo è assolutamente idonea e comprensibile. Anche solamente pubblicare Stalker 2 Heart of Chornobyl sarà per il team di sviluppo una grande vittoria, personale e professionale.
Attenzione però, al netto di una elevata sporcizia tecnica, il fattore Stalker c’è e si percepisce marcatamente. In primo luogo la demo iniziava proprio con il tutorial su come superare le anomalie. Misteriose bolle gravitazionali che se toccate, inferiscono un elevato quantitativo di danni, portando il protagonista a morte certa in pochi secondi.
Esplorazione e loot
Visto che il tempo a disposizione era limitato, ho cercato di esplorare quanto più possibile per analizzare cosa effettivamente è possibile fare in Stalker 2 Heart of Chornobyl. Una bussola in alto indicava obiettivi principali e secondari ma ho scelto, per qualche minuto, di andare altrove, esplorando così case abbandonate.
Gli interni non sono così ricchi di elementi come potevo immaginare, il che stona pensando al fatto che la formula di gioco tiene conto non solo dell’esplorazione ma anche del loot. Si avrà infatti un inventario che, i veterani della serie riconoscono immediatamente ma che non serve spiegare neanche ai neofiti visto che è il medesimo di tantissimi titoli survival.
Sulla sinistra gli elementi trovati (dentro un cassetto, un baule o anche solamente a terra) mentre a destra il proprio arsenale. Bisogna fare anche attenzione al peso dell’inventario visto che se si supererà il peso massimo non ci si potrà più muovere, letteralmente.
Questa scelta l’ho trovata personalmente in antitesi con quella volontà di ricreare una esperienza da immersive-sim. Avrei preferito la scelta fatta in tanti altri titoli in cui se si eccede con il proprio peso ci si muoverà molto lentamente senza bloccare di netto il movimento del personaggio.
Giusto per essere trasparenti, visti anche i problemi tecnici che presentava il titolo fin da subito, ho anche pensato che fosse un bug, salvo poi provare a controllare il peso dell’inventario e notare che ero di poco oltre il limite massimo.
Gamescom 2023 tra fucili e nemici
Uno dei tratti distintivi di Stalker 2 Heart of Chornobyl è la scelta di unire creature misteriose, degenerate dagli effetti delle anomalie a soldati locali, variando così tra nemici animali e umani.
Come detto poco fa, il tempo a disposizione non era molto e dopo aver esplorato qualche casa ho deciso di dirigermi verso uno dei due obiettivi della missione. In questa demo bisognava recuperare due oggetti e per farlo, naturalmente, era necessario affrontare alcuni nemici.
Il primo, oltre ad imbracciare un fucile a pompa ha avuto la brillante idea di sguinzagliare una serie di segugi non contenti della nostra presenza. Lo shooting l’ho trovato piacevole, non troppo arcade ma nemmeno troppo simulativo.
Le armi possono essere migliorate inserendo componenti come ottiche, soppressori e molto altro a patto che siano in nostro possesso nell’inventario (e sì, occhio al peso di ogni accessorio).
Devo ammettere che i nemici erano abbastanza impegnativi da battere, non tanto per la loro intelligenza (anche la IA è sicuramente da rivedere), quanto più per i danni subiti che sono ingenti e con pochi colpi si finisce direttamente al game over.
Stalker 2 Heart of Chornobyl è un titolo ben lontano dal suo massimo potenziale. Sono uscito dal provato con sentimenti contrastanti proprio perché da un lato ero contento di aver comunque visto e toccato con mano il titolo ma dall’altro, il gioco non è minimamente vicino a quanto è stato mostrato fino ad ora sul fronte tecnico. Il team di sviluppo, in special modo vista la delicata e tragica situazione che stanno vivendo, può prendersi tutto il tempo del mondo, sperando chissà di vedere nel 2024 (o forse 2025) un grande sequel di Stalker.