Squad – Provato
Stanchi dei soliti Call of Duty e Battlefield? Stufi di improbabili corse lungo i muri, doppi salti e nano-tute? Bene, allora Squad potrebbe proprio fare al caso vostro. Abbiamo usato il condizionale solo perché il titolo sviluppato e prodotto da Offworld Industries si trova ancora in una fase alpha piuttosto embrionale, ma di certo è ben visibile quale sia l’impostazione voluta dalla software house: Squad è uno shooter in prima persona estremamente tattico e profondo, interamente votato ad un approccio simulativo, ambientato in vaste mappe in cui l’unica via per il successo sta nella continua comunicazione tra i membri della squadra. Insomma, se siete alla ricerca di un titolo frenetico, in cui gettarsi a testa bassa contro orde di nemici, girate a largo da Squad; al contrario, se siete fan della guerra simulata, puntate i vostri occhi sul gioco di Offworld Industries e seguitene attentamente lo sviluppo.
Non è il solito sparatutto
Come detto in avvio, allo stato attuale Squad è ancora in fase alpha e, proprio per questo motivo, non aspettatevi un titolo rifinito in ogni suo particolare. A partire da un menù di gioco decisamente grezzo, fino ad arrivare ai match veri e propri, sono ancora molti i punti da ritoccare: durante svariate battaglie ho assistito a scontri a fuoco fra soldati che imbracciavano armi invisibili, molteplici compenetrazioni poligonali, animazioni mancanti e, cosa più fastidiosa, ad ogni avvio sono stato costretto a rimappare i tasti a modo mio. Soprassedendo e giustificando queste mancanze, l’esperienza di gioco di Squad è invece ben chiara e definita e già dopo pochi minuti passati all’interno di un match, si capisce subito come ci si debba muovere ed agire per cercare di portare a casa la sfida. Iniziamo con le mappe, le cui dimensioni impattano con una certa forza sul gameplay. Esse infatti si estendono su superfici di svariati chilometri quadrati e per questo motivo gli spostamenti risultano piuttosto lenti, soprattutto per la mancanza attuale di veicoli che potrebbero velocizzare l’azione. Fortunatamente Offworld Industries ha già assicurato che verranno introdotte jeep, carri ed altri mezzi militari. Gli scenari sono stati disegnati cercando di emulare le ambientazioni del Medio Oriente, Pakistan ed Afghanistan in particolare, e si suddividono quindi fra spazi aperti fatti di campi di papavero e spighe e ambienti chiusi e case costruite con argilla e terra.
Muoversi in questi ambienti richiede in primis una estrema coordinazione fra i membri del team e un piano tattico per assaltare stazioni del gas, i piccoli quartieri cittadini, le zone industriali e per assicurarsi la cima delle piccole colline da dove è possibile controllare a vista molti punti della mappa. Mancando infatti del tutto indicatori dei nemici sulla mappa, non essendo presente alcun segnale visivo per i soldati avversari sul nostro cammino, l’unico strumento per scovare le loro posizioni è la vista, sia vostra sia dei vostri compagni. Non solo aggirarsi tutti soli soletti per la mappa equivale a morte certa – spesso basta un colpo per finire al tappeto – ma le dimensioni della mappe e gli spawn point piuttosto distanti fanno sì che dopo ogni morte si debba fare una bella passeggiata per tornare al punto dove è concentrata l’azione. Non etichettate queste caratteristiche come dei difetti, perché questa è l’anima di Squad, un gioco in cui è necessario ponderare ogni spostamento e comunicare in continuazione con il proprio team. Proprio per questo motivo il team di sviluppo ha introdotto una gestione peculiare della chat vocale.
Comunicazione e gioco di squadra
Prendendo in esame la configurazione preimpostata dei comandi, premendo il tasto B si attiverà la chat vocale con i propri compagni di squadra, premendo invece il tasto V ogni giocatore presente nel raggio di venti metri potrà sentire le nostre parole e, infine, premendo il tasto G si entrerà in comunicazione esclusivamente con i capitani dei plotoni che compongono l’intero team. Affrontare Squad senza un headset è quindi pressoché impossibile ed elimina molto del valore aggiunto del titolo: attualmente i match arrivano fino a 72 giocatori, ma nel prossimo futuro i programmatori hanno già promesso battaglie da 50 vs 50, in cui senza un adeguato passaparola fra i componenti della squadra si ha come risultato solo uno “sciame” di soldati che vagano nella mappa, pronti a farsi abbattere durante il primo scontro a fuoco. Parlando proprio del gunplay, anche quest’ultimo è votato all’estremo realismo: non sono presenti indicatori di mira assistita e per ogni colpo sparato da una distanza significativa va studiata accuratamente la balistica. Infine, come detto in precedenza, non è presente un sistema di autorigenerazione della salute: ogni soldato è dotato solo di un medikit, anche se esso è piuttosto difficile da utilizzare poiché bastano uno o due colpi per venire uccisi. Quello che però mi ha maggiormente colpito degli scontri a fuoco è stato il comparto audio: in Squadnon sono presenti tracce o musica di alcun genere e l’audio è solamente composto, oltre che dalla voce dei giocatori, dal rumore dei proiettili e delle scariche dei mitra, perfettamente campionate dal team di sviluppo: il mio livello di immersione ha proprio raggiunto l’apice quando venivo scovato e sentivo i proiettili che mi fischiavano attorno. Decisamente non una bella sensazione. Per quel che riguarda il comparto tecnico, in Squad ci troviamo davanti ad un giusto compromesso tra qualità e prestazioni. Il motore grafico scelto da Offworld Indutries è il versatile Unreal Engine 4, il quale riesce a dare un colpo d’occhio più che sufficiente, senza però che si possa parlare di grafica spacca-mascella, soprattutto per quel che riguarda le texture degli scenari e degli elementi di “abbellimento”, spesso in low resolution. In linea con l’anima del gioco, non aspettatevi poi luci, colori sgargianti ed esplosioni coreografiche provenienti dai classici barili rossi. Non esplodono affatto.
Ad oggi, la strada da fare per Squad è ancora molta ma basta andare sul sito di riferimento per scoprire quante e quali carte abbiano ancora da giocarsi negli studi di Offworld Industries. Nonostante si tratti ancora di una versione alpha, mi sento di consigliare vivamente il codice in Early Access presente su Steam, specie a quanti siano alla ricerca di una guerra simulata in cui l’esperienza risieda principalmente nel gioco di squadra, in cui ogni membro deve avere, in sintonia con la classe scelta, un ruolo e dei compiti specifici da eseguire.