South of Midnight Anteprima
Scopriamo tutti gli ultimi dettagli sul nuovo gioco di Compulsion Games.
Dalla distopia alla mitologia, da un ambiente urbano a uno naturalistico: questo è stato il salto compiuto da Compulsion Games tra il suo ultimo progetto, We Happy Few, e quello in lavorazione, South of Midnight. Sotto l’ala protettiva di Xbox, ora il team canadese sembra mosso da una nuova ambizione, spinto a raccontare una storia originale e ad arricchire la libreria delle piattaforme di Microsoft con un nuovo action adventure di prestigio.
Personalmente nutrivo grandi speranze in We Happy Few, vuoi per la cifra stilistica, vuoi per i concetti filosofici di orwelliana memoria sottesi alla narrazione e al gameplay tutto; tuttavia questo ultimo si rivelò una grande delusione, forse l’ultima per me davvero definibile come tale degli ultimi anni.
South of Midnight Anteprima
Ecco perché le primissime sequenze e ora il documentario pubblicato attraverso il canale YouTube di Compulsion Games hanno riacceso il mio interesse, convinta che se il titolo sopra citato proponga delle idee intriganti applicate però in modo goffo, quello previsto per il 2025 possa trovare un equilibrio tra le parti, forte anche del supporto del colosso di Redmond.
Weaving Hazel’s Journey
Weaving Hazel’s Journey è il titolo del video che in circa 30 minuti ci parla di South of Midnight in maniera più approfondita, descrivendoci cosa abbia significato “costruire il viaggio di Hazel“. A prendervi parte sono vari attori, come il direttore delle performance e della voce Ahmed Best (“Star Wars Episodes I-III”, “The Mandalorian”, Fallout 76), Adriyan Rae (“Chicago Fire”, “Vagrant Queen”, “Atlanta”), l’attrice che ha realizzato il motion capture di Hazel e di Nona, Parker Johnson (“Fear The Walking Dead”, “Mayor of Kingstown”), l’attrice che ha realizzato il motion capture e la controfigura di Hazel.
Nel video parla anche chi ha plasmato la musica, elemento fondamentale del mondo di South of Midnight, che riprende la tradizione del Sud degli USA, un miscuglio melodico tra blues e magia; tra di loro compare l’Art Director Whitney Clayton e il compositore Olivier Derivière, la cui colonna sonora ha tratto ispirazione da diversi generi musicali.
Insomma, tante le voci che si rincorrono, tutte appassionate in uno o in un altro ambito artistico, riunite per creare una storia e un gioco che porti alla ribalta il folklore del Sud degli attuali USA, ma quello dei nativi, ben lontano dalla schiacciasassi del colonialismo. Si direbbe impensabile per un gruppo ubicato in Canada, a Montreal, ma ora per alcuni membri provenienti da quelle zone, ora grazie al supporto di alcuni esperti e a un viaggio di due settimane per studiare i luoghi stessi, Compulsion Games sembra che stia mettendo tutta se stessa in South of Midnight.
Il suono della mezzanotte
Come insegna ogni buona storia di avventura che si rispetti, non importa che tu abbia visto l’ambientazione interessata con i tuoi occhi o meno, fintanto che gli scrittori siano in grado di trasportarti lì con la fantasia: è quanto afferma Whitey Clayton, la direttrice artistica del progetto.
Le creature di South of Midnight viaggiano sul confine tra il conosciuto e l’ignoto, spiega Donna Washington, scrittrice ed esperta delle tradizioni delle zone (tra il North Carolina, la Louisiana e la fascia degli Appalachi) chiamata dal team come consulente. Ciò si tramuta nel gioco anche nel “realismo magico“, così chiamato da una dei portavoce, nella misura in cui la magia è in tutte le cose e non rintanata in un castello, in un angolo del mondo.
A proposito dei suoni del Sud, l’Audio Director Chris Fox racconta che un loro collaboratore abbia passato ben 6 mesi verso la Louisiana per registrare i suoni naturalistici più impattanti delle zone, aggiungendone poi altri catturati dai paesaggi del Tennessee.
Hazel e il gameplay
Oltre tutto ciò, come si configura South of Midnight in termini di game design? Il documentario non è un montaggio di sequenze di gameplay (a mio parere, un gioco con un livello di studio tale dietro richiedeva proprio un approfondimento del genere), ma alcuni spezzoni aggiunti alle parole degli sviluppatori aiutano ad aggiungere qualche pezzetto di dettagli in più in attesa di provarlo in prima persona.
Hazel è una ragazza profondamente legata alla sua terra – e la doppiatrice Adriyan Rae ha persino chiesto a sua nonna del Sud di farle fare un ripasso dell’accento di quelle zone per immedesimarsi meglio nel personaggio – competitiva, atletica, capace di provare una forte empatia verso gli altri. I suoi movimenti sono aggraziati, seppure sia anche capace di colpire le creature demoniache in modo fatale.
Il “Weaving” del documentario si riferisce in verità anche alla “tessitura“, un concetto che si lega a doppio filo con l’impalcatura ludica: pescando dalla tradizione locale dei pizzi e dei centrini, Compulsion Games ha creato un sistema di teli magici che sfaldano o reggono la realtà, una meccanica che promette di cucirsi all’avventura intera.
Per un ulteriore punto di vista sui personaggi, puoi guardare la chiacchierata pubblicata da Parris, uno dei creatori del podcast Kinda Funny, al cast di South of Midnight. Ahmed Best di Compulsion Games e i membri del cast hanno ribadito con forza quanto sia importante la coerenza tra il messaggio – il folklore del Sud – e il gioco, tra il doppiaggio e un mondo che tra la magia e la realtà, speriamo di svelare il prima possibile dal 2025.
South of Midnight ha trasportato Compulsion Games dalla distopia di We Happy Few alle paludi magiche del Sud, promettendo di trasportare anche i giocatori di PC e Xbox Series S/X in un mondo originale e profondamente intriso delle sue tradizioni. Il nuovo progetto dello studio canadese si propone come “una lettera d’amore al profondo Sud”, rispondendo alla richiesta di mondi originali da parte degli appassionati.
South of Midnight ANTEPRIMA tutte le novità dal video documentario
Un nuovo approfondimento sul prossimo gioco di Compulsion Games.