Sleeping Dogs Definitive Edition – Provato
Articolo a cura di Paolo Gimondi
Come successo per la sorellona Lara Croft, anche Wei Shen tornerà in una Definitive Edition. Square Enix continua per la strada dei rifacimenti in alta definizione, portando i suoi brand verso la nuova generazione di console. Esattamente come per Tomb Raider, anche la Sleeping Dogs Definitive Edition non è altro che una versione del medesimo gioco uscito circa due anni fa, ma rimasterizzata in base alle capacità di Xbox One e PlayStation 4.
La nuova potenza di cui dispongono le console next gen ha dato modo a United Front Games di perfezionare e migliorare la loro creatura andando a intervenire su molti dettagli. Il primo impatto passeggiando per Hong Kong è stupefacente quasi quanto lo fu prima volta; il tutto è dovuto ai nuovi effetti di luce e di riflessi che rendono i neon ancora più vividi, ma soprattutto alla pioggia battente che bagna la strada e crea ora un riflesso sull’asfalto molto più veritiero in confronto al passato. Quando la pioggia si ferma e finalmente il sole spunta dalle nuvole, è possibile vedere l’asfalto asciugarsi e l’aria riempirsi di nebbiolina.
L’alternarsi degli stati climatici e l’aumento dei personaggi non giocanti che circolano per le strade, incentivano ancora di più a prendersi un attimo di tregua dalle zuffe e dagli inseguimenti per godersi appieno gli affascinanti scenari che ha da offrire la città. La resa grafica generale è di ottimo livello e con risoluzione a 1080p, trenta fotogrammi al secondo e i nuovi effetti, l’esperienza va anche oltre all’originale nella versione PC, la quale già al tempo staccava di parecchio Xbox 360 e PlayStation 3. Il resto delle modifiche comprendono il miglioramento dei volti, andando a rimarcare maggiormente la recitazione, e l’aumento degli elementi distruttibili, ma soprattutto interagibili: uno dei punti di forza di Sleeping Dogs è stata la possibilità di abbattere i nemici con una mossa, aiutandosi con un oggetto dello scenario, che fosse una ventola di areazione, una saracinesca o una griglia. In questa Definitive Edition sono stati aumentati i punti in cui poter dare vita alle truculente finisher, dando così un taglio ancora più marcato in stile film orientale.
Sul versante gameplay il titolo resta identico a quanto già visto nel 2012. Il pacchetto definitivo comprende però anche i due grossi DLC “L’anno del Serpente” e “Incubo a North Point” (che potrebbero valere da soli l’acquisto) oltre a tutti gli altri add-on rilasciati nel corso del tempo.
Resta sempre lo Sleeping Dogs fatto di botte per strada, salti da una macchina all’altra e slow-motion a furia di colpi in testa che abbiamo imparato ad amare due anni fa, ma ora ripulito di tutti i noiosi bug che lo sviluppo travagliato aveva portato in dote, e ovviamente arricchito di una veste grafica rinnovata. Se lo avete perso la scorsa generazione questa è l’occasione giusta per vivere l’esperienza (del resto come da nome) definitiva. Visto il prezzo budget, anche chi si è perso solo i due DLC dovrebbe tenere in considerazione l’acquisto di questa versione.
Il 10 ottobre è ormai alla porte, e per allora ci riserviamo di tornare a Hong Kong per scoprire tutte le novità che United Front Game ha inserito nella Definitive Edition per Xbox One, PlayStation 4 e PC. Ma anche per capire quanto il titolo Square Enix possa sostenere l’enorme peso di Grand Theft Auto 5 che sta per arrivare su next gen.