Skyforge – Anteprima
Riuscire a inserirsi nel panorama degli MMORPG facendo breccia nel cuore degli appassionati, in un mercato dominato da moltissimi anni ormai da World of Warcraft , non è affatto facile. I giocatori di questo genere di giochi sono ormai molto scettici riguardo le novità, sopratutto se sono costituite da giochi free to play, che spesso finiscono per deludere le aspettative. In questi anni, infatti, siamo stati bombardati da MMORPG che promettevano tanto, ma rispettavano poco. Fortunatamente in un gregge di pecore nere c’è sempre il posto per qualche pecora bianca, e noi pensiamo di averne scovata una.
Parliamo oggi di Skyforge, un MMORPG in BETA che unisce Sci-fi e mitologia, con un’ambientazione futuristica inserita in un contesto dalle tinte greco/romane. Ci ritroveremo circondati da personaggi armati come legionari, ma non sarà raro vedere armature e armi futuristiche, o addirittura vestiti “quotidiani” come canottiere e giacche di pelle, insomma ce n’è per tutti i gusti.
Una giocata da Dio
Skyforge è un progetto portato avanti dalla Obsidian Entertainment (Neverwinter Nights 2, Pillars of Eternity) e dal team Allods (Allods online), che in maniera molto ambiziosa cercano di portare una ventata d’aria fresca in questa fetta di mercato che è ferma da ormai troppo tempo.
All’interno di Skyforge ci ritroveremo a vestire i panni di un immortale che dovrà percorrere il suo cammino fino a diventare un vero e proprio Dio, ma questo sarà possibile solamente guadagnando la fiducia degli abitanti di Aelion. Il nostro lavoro come immortale sarà quello di aiutare i mortali presenti sul pianeta (visto che in questo universo le divinità intervengono in maniera diretta nelle faccende che riguardano il mondo), e facendo ciò acquisiremo sempre più potere e seguaci. Il gioco eccelle sotto questo punto di vista, in quanto l’ambiente circostante creerà nel giocatore un vero senso di “potere” e “onnipotenza”, non sarà raro difatti incontrare dei nostri adoratori, e più avanti nel gioco sarà presente anche un sistema di gestione degli “Adepti” che ci permetterà di inviarli a compiere missioni per nostro conto.
Il mondo di gioco sarà visionabile e gestibile da un grande hub centrale: il Divine Observatory. Una volta davanti all’osservatorio troveremo una grande quantità di zone istanziate da esplorare: potranno essere veri e propri dungeon, affrontabili sia in gruppo che da soli, zone aperte che non sono altro che delle grandi istanze contenenti molti giocatori alla volta e dove si troveranno tantissime quest da completare, oppure dei battleground dove affrontarsi con altri giocatori in pvp. Una volta completata una delle zone sopracitate ovviamente otterremo un premio, rappresentato a volte da equipaggiamento, ma solitamente da alcune gemme che dovranno essere utilizzate nello skill tree per evolvere il nostro personaggio.
Il mio lavoro lo cambio quando mi pare
A quanto detto dagli sviluppatori il gioco utilizza un combat system ispirato dai migliori giochi action per console unendolo a un sistema di target, ma discostandosi dal classico sistema “punta e clicca” presente negli MMO da sin troppo tempo. Il risultato è un ibrido ben costruito, servirà infatti un target unicamente per utilizzare alcune spell, ma per il resto il tutto risulterà action (alla Devil May Cry) e ci permetterà di eseguire una discreta dose di combo.
Nel gioco sono presenti tredici classi tutte ben differenziate tra di loro sotto ogni punto di vista, e sopratutto saranno intercambiabili in ogni momento del gioco, a patto di averle sbloccate. Le classi sono naturalmente divise nei classici ruoli di dps, tank e supporto, anche se quest’ultimo nel gioco si limiterà solo a donare buff e scudi ai propri alleati.
Ogni classe avrà un proprio skill tree, distaccato dal grandissimo “Ascension Atlas” di cui parleremo più avanti. Lo skill tree di classe (che assomiglia moltissimo alla sferografia di Final Fantasy X) è abbastanza lineare, e vi troveremo vari nodi da sbloccare tramite l’utilizzo delle gemme trovate con le quest. Tali nodi potranno essere di varie grandezze e colori e grazie a queste caratteristiche la loro funzione sarà subito riconoscibile: i nodi piccoli contengono statistiche, i nodi grandi contengono abilità e talenti; a loro volta i nodi possono essere di tre colori (come i colori delle gemme): i rossi andranno ad aumentare il danno base, i verdi le statistiche difensive e i blu il danno bonus. Tutte queste statistiche e abilità sbloccate negli alberi delle singole classi andranno a modificare il personaggio solo quando utilizzeremo, appunto, quella classe, ma nel gioco troveremo anche un sistema di sviluppo del personaggio indipendente dalla classe scelta: L’Ascension Atlas.
L’Ascension Atlas è abbastanza simile agli skill tree delle singole classi, segue infatti lo stesso sistema di nodi, ma sarà molto più aperto e ci donerà libera scelta riguardo la strada da percorrere. La struttura di questo albero abilità è simile a un insieme di sistemi solari, dove i nodi grandi rappresentano i soli e quelli piccoli i pianeti. Sbloccando i punti più piccoli aumenteremo come sempre le nostre statistiche, ma sbloccando quelli grandi potremmo addirittura sbloccare intere classi.
Il nostro starting point sarà situato nei grandi nodi rappresentanti le tre classi base: Cryomancer, Paladin e Lightbinder. Partendo da qui le possibilità sono immense, potremmo scegliere di percorrere la strada dell’assassino sbloccando tutti i nodi necessari per sbloccare tale classe, o magari di rimanere saldi col nostro paladino e di muoverci nel lato dell’albero dove vi sono più nodi dedicati alle statistiche difensive, le possibilità sono pressoché infinite.
Nel gioco troveremo inoltre anche uno strano sistema di gestione dei livelli: in Skyforge il nostro grado sarà calcolato dal nostro prestigio totale, un valore numerico che è la somma di tutta la potenza che otteniamo dall’equipaggiamento e dall’Ascension Atlas.
Molto particolare è anche la gestione dell’equipaggiamento. Questo sarà costituito da tre parti principali: arma primaria, arma secondaria e anelli (non è presente alcuno slot per le armature che saranno esclusivamente estetiche), ognuno di questi slot sarà potenziabile, donando delle statistiche e del prestigio di base anche nel caso che questo sia vuoto. Oltre a questi slot principali vi sono altre due parti dell’equipaggiamento accessibili nelle fasi più avanzate di gioco: i trofei e gli amuleti.
Credi in me, che io credo in te
Le possibilità a nostra disposizione non sono di certo finite qui, ricordiamo che siamo delle divinità e come tali dovremmo avere dei seguaci che credano in noi. Nel gioco sarà presente quindi anche la possibilità di creare il proprio ordine: sfruttando la nostra influenza sui mortali potremo infatti assumerli come adepti per mandarli in missione, a costruire santuari e templi utili per aumentare le nostre statistiche, o spedirli come missionari per guadagnare nuovi seguaci. Ogni adepto avrà abilità ben precise, e starà a noi saperli sfruttare al meglio.
Una delle poche pecche presenti a oggi nel gioco e la scarsa possibilità di comunicazione tra i giocatori, sarà presente infatti una chat, un group finder per i dungeon e un sistema di gilde, ma le interazioni tra giocatori non sono mai veramente necessarie per gran parte dell’esperienza di gioco.
Motion capture, questo sconosciuto
Dal punto di vista tecnico il gioco mostra i muscoli per quanto riguarda la grafica e l’atmosfera, ma spesso delude nelle animazioni che per quanto siano godibili spesso risultano molto innaturali.
Le ambientazioni sono realizzate in maniera quasi perfetta, che siano dungeon, zone aperte o città, complice anche la resa grafica veramente eccellente, e riescono a donare un senso di immersione non indifferente. Anche il comparto audio è eccellente, con musiche immersive e un completo doppiaggio in lingua inglese. Per quanto riguarda la longevità, già ora come ora Skyforge si dimostra essere quasi infinito, o almeno estremamente lungo da completare e da esplorare in ogni suo angolo.
[signoff icon=”quote-circled”]Nel complesso Skyforge risulta essere un progetto veramente interessante e promettente. Il gioco è in continuo aggiornamento e le patch promettono di essere veramente sostanziose, è uscito infatti da pochi giorni un aggiornamento che sfiorava i 5 gb di grandezza e al suo interno erano presenti moltissime novità non indifferenti, è stata abilitata per esempio la Divine Form, sbloccabile una volta raggiunti i 35000 punti prestigio, che permetterà di assumere una forma divina per 15 minuti. Sono stati inseriti anche tre importantissimi elementi pve precedentemente annunciati: le invasioni, le anomalie e i raid. Tra una cosa e l’altra Skyforge si è dimostrato essere una piccola perla, da spulciare e da amare. Uno dei pochissimi free to play che vale la pena sul serio di provare, soprattutto grazie alla mancanza di una vera e propria componente pay to win. Vi consigliamo di testarlo, non ve ne pentirete.[/signoff]