Sid Meier’s Civilization VII PROVATO | GAMESCOM 2024
L'attesissimo nuovo capitolo della serie Civilization provato alla Gamescom di Colonia!
Abbiamo provato il nuovo capitolo di Sid Meier’s Civilization VII in uscita l’11 febbraio 2025 alla Gamescom 2024: la saga di strategia a forte impatto storico viva da ben 33 anni riprende la sua corsa tra competitor e novità.
Obiettivi di Sid Meier’s Civilization VII
I punti forti dell’identità di Civilization sono sempre stati 3, come ci hanno spiegato alla presentazione hands-off: un gameplay dalla stategia profonda, l‘immersione storica e il potenziale narrativo.
Il gameplay lo conosciamo bene con le sue innumerevoli meccaniche che rendono complesso, ma allo stesso tempo divertente e unico il videogioco. Anche il secondo è un punto su cui il team di Sid Meier’s Civilization ha sempre puntato molto grazie alla collaborazione di esperti del settore, impegnati a rendere ogni aspetto artistico il più storicamente accurato possibile. Infine il terzo è uno degli obiettivi che il giocatore si trova a vivere: “Create a History”, creare una storia unica per ogni partita.
Il team ha puntato molto sull’accessibilità per i nuovi giocatori, per far vivere loro un’esperienza coinvolgente nelle trame della storia e allo stesso tempo ha cercato di non far dimenticare queste stesse emozioni ai giocatori di vecchia data.
Gameplay
Per fare questo, il sistema di multiple Ages che troviamo nel precedente capitolo esiste ancora, ma con alcuni cambiamenti. Abbiamo questa volta la Antiquity Age, la Exploration Age e la Modern Age. Una novità è che, poco prima del passaggio da l’una all’altra Age, ci verrà segnalato dal gioco che si sta entrando in una crisis, un momento di estrema difficoltà che potrà essere superata solo se il giocatore sarà ben preparato, e questo comprende l’aver sviluppato determinati requisiti.
Come nella reale storia durante e dopo i periodi di crisi che periodicamente emergono, i cambiamenti sono inevitabili: come gli equilibri politici e le alleanze prendono percorsi differenti, anche il territorio cambia e allo stesso modo la mappa di gioco cambierà crisi dopo crisi.
Anche i leaders rimangono con alcune modifiche. Durante la scelta iniziale ci troveremo davanti a una diversa selezione per il leader e per la civilità: se la nostra scelta è la civiltà Egizia, questo non ci impedirà di avere a capo Confucio. Ciò porterà a degli abbinamenti sicuramente originali che fanno in modo di allacciare statistiche vantaggiose fin da subito. Alcune statistiche a cui mi riferisco sono quelle che abbiamo già imparato a conoscere, quindi i Legacy Path di Scienza, Economia, Cultura e Milizia. Quindi a seconda del tipo di giocatore che siamo, ci troviamo davanti a due possibili modi di giocare, uno che ricalca una certa accuratezza storica e un’altra che possiamo definire astorica.
Come ho accennato prima, al passaggio delle Ages e delle crisi il mondo intorno a noi farà del proprio meglio per adattarsi ai cambiamenti e così dovremo fare anche noi per sopravvivere. I leaders saranno chiamati ad evolversi a volte in modi inaspettati perchè a seconda delle nostre scelte e statistiche nel periodo di crisi, ci saranno permesse e precluse delle scelte di adattamento. In sostanza non ci ritroveremo a giocare la civiltà Egizia dall’inizio alla fine del gioco, perchè essa sarà molto probabilmente fusa con altri popoli e sarà sostituita da civlità specifiche dell’Age in cui ci troviamo.
Esplorazione e Milizia
Altre novità di Sid Meier’s Civilization VII riguardano l’esplorazione; da sempre continua ad essere effettuata dallo scout e in questo capitolo l’unità può completare anche un’esplorazione via fiume con una piccola barca, riuscendo a muoversi velocemente senza impedimenti fluviali.
Passando alle milizie un’altra nuova features riguarda il comandante che questa volta potrà raggruppare nella sua casella fino a 6 altre unità militari e muoversi insieme. In allegato sarà presente una azione di richiamo rinforzi per cui le altre unità indipendentemente da dove si trovano si muoveranno verso il comandante per rimpolpare le fila che sono state eventualmente decimate.
Probabilmente decimate da dei nuovi poteri indipendenti o città stato: le unità barbare dei capitoli precedenti sono state sotituite da potenze e città indipendenti che possono risultare di allineamento neutrale, amichevole o aggressivo e potremo decidere se combattere o persuadere con la diplomazia per aiutarci in battaglia.
Un gioiello prezioso da vedere
Civilization VI è uscito nel 2016 e dopo 8 anni l’aspetto artistico del nuovo capitolo viene migliorato. Lo stesso tipo di stilizzazione della plancia di gioco e dei personaggi rimane, ma viene arricchita di dettagli e di definizione, a partire dalla fog of war in cui ogni tile è un gioiello raro, tra simboli in rilievo, arricchimenti dorati e l’attenzione per i materiali.
A mano a mano che le nostre città si svilupperanno e si espanderanno nelle caselle adiacenti, lo sviluppo visivo della posizione delle costruzioni risulta organico e realistico, quindi non solo caselle preimpostate giustapposte, ma collegamenti verosimili. L’aspetto finale risulta una convincente mescolanza del lavoro umano e del territorio circostante.
Non solo, il team ha voluto sviluppare il concetto “History is built in layers“: dalle rovine romane vengono costruiti nuovi edifici incorporando i primi, che sono quindi ancora visibili e così per varie stratificaioni storiche. Esattamente questo si vedrà ad ogni modifica delle città, ad ogni passaggio di Age e crisi. Vale la pena sottolineare nuovamente l’attenzione che il gioco porge all’accuratezza storica sia nei costumi delle varie civiltà che sulle architetture sia esse meraviglie che semplici case o casupole.
Ultima nota ma non per importanza, è stata annunciata la nuova voce narrante che altri non è che Gwendoline Christie, che interpreta Brienne di Tarth nella serie televisiva Il Trono di Spade e Lucifer in The Sandman, di cui qui potete trovare il video di presentazione.
In conclusione
La storia di Sid Meier’s Civilization VII continua e mi auguro continuerà di gran lena per molto tempo. Il successo di nuovi brand e competitor non ha smosso Civilization dalla sua fama, molti sono i prestiti che il gioco ha sviluppato nel suo contesto.
Il gioco si presenta promettente come è sempre stato con l’unico pensiero del bilanciamento di numerose meccaniche complesse e speriamo risolti problemi con le AI di gioco. C’è da contare inoltre che quello che abbiamo potuto provare era una versione limitata a poche civiltà e leaders.
Qui potete trovare la pagina di Instant gaming per acquistare il gioco in uscita l’11 febbraio 2025
Se vuoi leggere qualche altro contenuto scritto in Gamescom 2024 da me e i miei colleghi, ti lascio il provato di Ender Magnolia, quello di Epic Mickey Rebrushed e infine quello di OPUS Prism Peak, tutti scritti da Luca Grasso.