Scribblenauts – Anteprima Scribblenauts
Write Anything, Solve Everything
Parlare di Puzzle Game e rimanere fermi all’idea del Tetris o degli archetipi del genere di qualche anno fa è alquanto riduttivo ai giorni d’oggi: dopo esserci trovati ad analizzare, spesso anche sul solito Nintendo DS, atipici puzzle game come il più recente Puzzle Quest Galactrix, ci ritroviamo dinanzi ad un’altra anomala forma di puzzle che sin dalle prime battute riesce a colpire chiunque cerchi un po’ di innovazione genuina nel videogioco.
L’estratto che stiamo per andare a presentarvi è il terzo prodotto della 5th Cell, sviluppatrice del già famoso Lock’s Quest, e si pone su un motto ben preciso: "Write Anything, Solve Everything" scrivi qualsiasi cosa per risolvere qualunque cosa.
Miglior gioco per console portatile?
Scribblenauts è stato presentato all’E3 di Giugno con grande successo, tanto da riuscire a risultare vincitore del premio assegnato al miglior gioco per console portatile.
Il protagonista della nostra avventura a scorrimento laterale si chiama Maxwell ed è alla ricerca della Starite, che s’andrà a formare dopo aver recuperato una stella per ogni livello disponibile, per un totale di 220 ambienti da esplorare e completare con mille e più combinazioni in un tempo limite posto in maniera differente per ognuno dei livelli. Oltre al tempo limite avremo anche un limite di oggetti da poter usare, che di solito oscilla dai due ai quattro, ma ora bisogna capire perché questo limite viene posto e quindi la ragione per la quale dovremmo poter avere un determinato margine di uso del nostro inventario. Ecco quindi che entriamo nel pieno dell’innovazione che porta Scribblenauts: gli oggetti non sono preimpostati, non c’è un inventario, non c’è uno zaino dove depositare quello che raccogliete e tutto è posto nella vostra mente e nel vostro stilo. Immaginiamo di trovarci, come abbiamo potuto vedere in alcuni dei video proposti all’E3, su una strada e su questa troviamo una balena arenatasi che non solo invoca il nostro aiuto ma ci ostacola anche il prosieguo bloccandoci la strada: la cosa più logica da fare sarebbe quella di spostare il cetaceo, ed ecco quindi che scrivendo "Bulldozer" comparirà dal nulla una grande scavatrice pronta ad aiutarci a spostare la balena. Oppure potrebbe capitarci di dover nutrire un dinosauro erbivoro che sta morendo di fame e si ostina a non volerci far passare: armatevi di stilo e scrivete "salad" per far comparire un piatto di insalata e sfamare il mal capitato di turno, che vi libererà la strada immediatamente.
Il software di Scribbenauts, insomma, contiene al suo interno ben 10mila parole da riconoscere, con ovvia traduzione in italiano per la versione del gioco nostrana, tramite la vostra scrittura con lo stilo su un apposito block notes posto sul touch screen del DS. Oltre alla possibilità di invocare diversi oggetti a nostra disposizione, Maxwell avrà anche il potere di chiamare a sé alcune divinità mistiche e non, che sicuramente verranno confermate con l’avvicinarsi della data di rilascio del gioco.
Objectnaut al vostro servizio
Scribblenauts si basa su un interessante sistema, che prende il nome di Objectnaut, grazie al quale ogni oggetto sembrerà avere un’intelligenza propria e con essi anche ogni cosa che troveremo sullo schermo e con la quale potremo interagire grazie a Maxwell: l’esempio che si portava avanti è che un qualsiasi mammifero sarà pronto a tramutarsi in carne se mai dovesse andare a miglior vita ma che allo stesso tempo vari mammiferi, ad esempio il leone e la tigre, avranno dei comportamenti diversi alla vista del nostro protagonista: ovviamente resta da capire come e cosa, ma sicuramente già avere un’idea sommaria riguardante le capacità del sistema Objecnaut è qualcosa di interessante e accattivante.
Oltre alla possibilità di comporre le parole scrivendole con lo stilo si è deciso di dare anche la possibilità di richiamare una tastiera digitale con la quale digitare lettera per lettera il vostro oggetto, questo per evitare che il sistema possa non riconoscere cosa state richiedendo e perché, come diceva il disegner Jeremiah Slaczka, spesso lo stesso cervello umano ha difficoltà nel comprendere certi tipi di scrittura.
Tutta l’azione si sviluppa sul touch screen limitando lo schermo superiore ad un riassunto con mappa della vostra azione e dei vostri progressi: tutto sarà mosso quindi con lo stilo, persino il cammino di Maxwell non dovrà essere guidato dalle frecce direzionali.
Il minimo indispensabile
Passando ad analizzare la parte tecnica, Scribblenauts non presenta una veste eccelsa a pari livello di altri lavori sviluppati su console DS, ma chiarendo che l’innovazione nel gameplay è sicuramente qualcosa di superiore alle altre produzioni, risulta inutile andare a criticare la gestione grafica di Maxwell e compagni, molto banale e minimalista e forse anche un po’ troppo spigolosa.
Per aumentare poi la longevità del titolo è stata inserita la possibilità di creare tramite un interessante editor dei propri livelli da condividere con amici e non tramite Wi-Fi e poterli giocare e rigiocare. Inoltre, al termine dei 220 livelli vi saranno assegnati degli emblemi a seconda degli obiettivi conseguiti in gioco, che sicuramente spingeranno i più coriacei a ripetere il gioco più e più volte per guadagnare tutti gli obiettivi messi a disposizione.
Scribblenauts insomma merita a pieni voti il premio come miglior titolo su console portatile presentato all’E3, e meriterebbe sicuramente un grande premio per l’innovazione che porta andando a creare un ponte ancora più saldo tra videogiocatore e videogioco, con un’interazione davvero interessante. Il gioco sarà esclusiva DS e sarà disponibile negli Stati Uniti per il mese di Settembre, mentre per l’Europa non si hanno ancora notizie precise ma sicuramente non passerà molto tempo: d’altra parte si tratta di tradurre soltanto 10mila parole dall’inglese all’italiano.