Scarlet Nexus – Anteprima
Una demo per aprirci la mente
Manca ormai meno di un mese all’uscita di Scarlet Nexus e Bandai Namco ha iniziato a scaldare gli utenti rilasciando una demo (su Xbox One e PlayStation 4) del suo nuovo Action RPG, che abbiamo ovviamente provato.
Dopo Code Vein, il team continua con la sua linea stilistica fortemente ispirata all’animazione giapponese anche se per questo nuovo titolo si è creata un’ambientazione che gli sviluppatori hanno definito “brainpunk“. Il gioco è ambientato a New Himuka, un paese di un futuro alternativo in cui il prossimo step dello sviluppo tecnologico è incentrato sull’utilizzo delle attività cerebrali dei suoi abitanti. Le menti stesse delle persone sono collegate a un network chiamato Psynet, tramite il quale possono accedere a vari servizi; un po’ come una versione avanzata di internet.
Tale sviluppo tecnologico non si limita però solo al network, ma viene sfruttato anche in vari altri ambiti, tra cui quello militare: con un adeguato addestramento infatti, alcuni individui sono capaci di destare i propri poteri psichici latenti e sfruttarli per il combattimento.
Una procedura che in realtà è diventata una necessità, dato che New Himuka è stata flagellata dall’improvvisa comparsa degli Estranei, delle misteriose e grottesche creature – predatrici di cervelli umani – che non possono essere danneggiate dalle armi convenzionali. Qui entra in gioco la FSE: Forza di Soppressione Estranei, un corpo di guerrieri dalle abilità psioniche particolarmente potenti che sembrano essere gli unici a poterle debellare.
Scarlet Nexus ci permetterà di affrontare la storia nei panni di due protagonisti disponibili: Yuito Sumeragi e Kasane Randall. Gli sviluppatori hanno anticipato che i percorsi dei due personaggi saranno intrecciati e dai vari trailer che abbiamo visto sembra chiaro che le vicende prenderanno una piega drammatica, dato che i due sembrano destinati a scontrarsi per qualche motivo.
Anche nella demo è possibile scegliere entrambi i protagonisti che, oltre alla missione in sé, hanno uno stile di combattimento leggermente diverso. Entrambi possono usare la telecinesi, ma mentre Yuito è più portato allo scontro corpo a corpo con la spada, Kasane è specializzata nel combattimento a media distanza utilizzando dei pugnali che fa volteggiare in aria controllandoli mentalmente.
In questa prima fase della demo i due approcci non ci sono sembrati straordinariamente diversi, ma confidiamo che con lo sviluppo dei personaggi le differenze si acuiranno (anche dando una sbirciata ai due diversi skill tree nel menu).
Il sistema di combattimento di Scarlet Nexus si fonda proprio sull’alternanza tra il combattimento melee e le abilità straordinarie dei personaggi. Di base sia Yuito che Kasane possono scagliare contro i nemici oggetti degli scenari (panchine, pali della luce, casse ecc.) e creare varie concatenazioni con gli attacchi fisici. A volte è possibile utilizzare oggetti più grandi o elaborati che richiedono più tempo per essere sollevati e scagliati, ma una volta fatto attivano un breve QTE e causano un danno ben maggiore agli avversari.
Oltre alla telecinesi, i due protagonisti possono sfruttare temporaneamente anche i poteri degli altri membri del proprio gruppo, e ce n’è davvero di ogni tipo: dalla pirocinesi che consente di sprigionare potenti fiammate con ogni colpo al teletrasporto che consente di spostarsi istantaneamente nello spazio per brevi tratti, dalla sclerocinesi con cui indurire il corpo e annullare i danni fisici all’invisibilità. Tutte abilità sicuramente utili in battaglia, ma che in alcuni casi serviranno anche nell’esplorazione; il teletrasporto ad esempio consente di superare delle grate chiuse. L’intensità e l’estensione di utilizzo delle abilità dei compagni potranno essere anche potenziate rafforzando il legame tra di loro, anche se per capire bene come funzionerà questo aspetto dovremo vedere la versione finale del gioco.
Insomma la formula di gioco di Scarlet Nexus è sicuramente interessante, dinamica, capace di coinvolgere con i suoi effetti speciali e la sensazione di “potenza” nelle nostre mani. Ci ha lasciato un po’ delusi la limitata libertà di movimento in quelli che, a primo impatto, ci sono sembrati ambienti fin troppo standard, con una libertà di movimento e interazione molto limitata. Speriamo inoltre che le situazioni di combattimento nell’arco di gioco saranno più varie di quel poco che abbiamo potuto vedere nella demo.
Abbiamo trovato invece molto interessante lo stile visivo del gioco, che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti di manga e anime, soprattutto quelli moderni. Perfino la storia tende a quel tipo di stile narrativo, alternando cutscene animate a schermate semi-statiche che sembrano uscite da un manga a colori.
Nel complesso Scarlet Nexus forse non ci avrà colpito per una sconvolgente originalità, ma ci ha senz’altro incuriosito per le potenzialità del sistema di combattimento e i risvolti della sua storia. Non ci resta che darvi appuntamento alla fine del mese per la recensione.