Come si evince dal titolo, Salem: The Crafting MMO si auto classifica come un nuovo MMORPG dedicato principalmente al crafting, arricchito tuttavia dalla presenza del permadeath. I ragazzi alle prese con lo sviluppo di tale gioco fanno parte del team di sviluppo Seatribe, già noto agli amanti del sandbox nudo e crudo per aver realizzato Haven & Hearth. In poche parole Salem non è altro che un rifacimento 3D del loro precedente MMO, apportando qualche modifica al sistema di skill e crescita del personaggio, ed aggiungendo la possibilità di modificare la conformità del terreno. Il tutto ambientato questa volta ai tempi dei colonizzatori americani ed incorniciato da uno stile grafico alla Tim Burton. Avendo avuto modo di testare con mano ciò che questo interessante ed atipico MMO ha da offrirci, vediamo di analizzare gli aspetti focali del gioco al momento presenti nell’attuale fase di closed beta .
Prologo
La nostra avventura ha inizio presso un porto, dove siamo chiamati a creare il nostro personaggio dialogando con degli NPC presenti in loco. Nudi e totalmente inermi, dovremo scegliere il sesso del nostro personaggio, colore e taglio di capelli, barba ed infine un nome. Almeno per il momento la personalizzazione è minimale, ed è presente una sola tipologia di volto standard per tutti i giocatori.
Una volta personalizzato il nostro alter ego digitale, basterà salire sulla nave li presente e sbarcare a Boston. Quest’ultima è l’unica città precostruita, punto di ritrovo per tutti i nuovi colonizzatori in cerca di fortuna nel Nuovo Mondo. Qui sarà possibile effettuare le primissime vendite per racimolare qualche soldo, azione indispensabile al fine di ottenere la nostra dimora iniziale. Il primo obiettivo consiste proprio nell’esplorare le zone oltre i confini della città, alla ricerca di rocce da studiare, oggetti utili al crafting, e per il momento frecce indiane da vendere in città.
Una volta ottenuto il primo gruzzolo di denaro e acquisite le prime abilità di base, saremo pronti a richiedere la nostra prima baracca, che verrà automaticamente piazzata in un luogo inesplorato e molto lontano da Boston.
Un gruppetto di colonizzatori immortalato mentre abbatte un albero
Crescita del personaggio
A differenza di Haven & Hearth la crescita del personaggio si basa ora sullo studio di oggetti che possono essere trovati sul terreno oppure creati tramite il buon sistema di crafting. Inizialmente lo studio di determinate rocce facilmente reperibili sarà il metodo più rapido per aumentare le nostre skill. Studiando un certo oggetto alcune delle nostre abilità e conoscenze di base potranno essere alzate di un livello per volta. Le numerose skill, passive o attive, per essere sbloccate richiederanno un determinato livello delle suddette abilità. Il processo di crescita non è sicuramente tra i più elementari, ma per gli amanti dei titoli skill based esso non si discosta poi di molto da ciò che si è già visto in videogiochi di tale genere. Lascia purtroppo perplessi la lentezza ad alzare le varie abilità, sia per via del tempo impiegato a trovare gli oggetti da studiare, sia a causa del processo di studio che ci mette alcuni minuti per concludersi. Essendo un titolo caratterizzato da permadeath, impiegare troppo tempo per skillare un personaggio che potrebbe morire da un momento all’altro potrebbe scoraggiare i meno agguerriti. A favore di tale aspetto verrà comunque introdotto un sistema d’eredità che permetterà di creare un altro personaggio che disporrà di alcune delle abilità del suo predecessore.
Ciò che caratterizza singolarmente il gameplay è invece la presenza di un rombo sulla parte superiore dello schermo, il quale rappresenta il nostro livello di fame e sostituisce le classiche barre di salute e mana. Ogni vertice corrisponde all’energia che consumeremo in base a specifiche azioni. Una parte è dedicata alla nostra salute, un’altra ai lavori manuali, una allo studio degli oggetti ed infine l’ultima per il combattimento. Nutrendoci di cibo reperibile semplicemente in natura, o cucinando e creando altri alimenti più sostanziosi, sarà possibile ripristinare le nostre energie.
All’interno dei propri possedimenti di terra si potranno coltivare piante
The Crafting MMO
Veniamo dunque all’aspetto più interessante di Salem, ossia la sua natura sandbox ed il suo gameplay incentrato principalmente sul crafting e la costruzione di edici. Sin da subito, dopo aver imparato le prime skill di base, sarà possibile dilettarsi a costruire i primi oggetti. In un menu posto in basso a destra dello schermo è infatti possibile accedere alle varie azioni di gioco, tra cui anche il crafting. Il sistema risulta nel complesso molto semplice, dato che sarà sufficiente recuperare determinati oggetti e dare il via in qualsiasi luogo al processo di creazione. Il discorso cambia invece per l’edificazione di elementi che non possiamo contenere nell’inventario, a partire ad esempio dalle ceste. In questo caso il nostro personaggio piazzerà un cartello sul terreno per indicare il luogo della costruzione, e dovrà poi recarsi presso di esso con i vari oggetti per avviare il lavoro. Inizialmente costruire oggetti sarà per lo più inutile. A differenza di Haven & Hearth costruire non ci darà alcun beneficio: questo per evitare di riempire inutilmente il mondo di gioco di ceste, piccoli falò e tutti quegli strumenti di base che sarà possibile creare sin da subito.
Anche in Salem si potrà invece abbattere alberi, possedere un lotto di terra su cui edificare la propria dimora o coltivare delle piante, ed è stata inoltre aggiunta la possibilità di modificare la conformazione del terreno con un allettante sistema di terraforming.
Non manca poi il PvP, completamente libero e di conseguenza perfetto per tutti gli amanti del PK. Anche in questo caso bisognerà disporre delle necessarie abilità per attaccare altri giocatori o entrare nei loro lotti di terra per derubarli o distruggere i loro averi. Essendoci permadeath, gli sviluppatori stanno sviluppando un sistema che permetterà di seguire le orme dei criminali al fine di rintracciarli, catturarli (sarà possibile farlo anche se sono offline) e decidere poi che pena infliggere loro, tra le quali rientra anche la condanna a morte.
A detta degli sviluppatori il motore grafico verrà rivisto in previsione del lancio ufficiale
Aspettative
Salem: The Crafting MMO, probabilmente in arrivo per l’anno prossimo, appare dunque un titolo molto interessante e ricco di caratteristiche difficilmente reperibili nel mercato odierno degli MMORPG. Seppur manchino ancora molti elementi già presenti in Haven & Hearth, i ragazzi di Seatribe hanno tra le mani un progetto che sicuramente potrà soddisfare i palati più raffinati. Grazie all’ampio sistema di crafting, alla presenza di terraforming e alle numerose possibilità di PvP Open World, Salem risulta essere un sandbox assai promettente. Dato che il titolo sarà free to play, bisogna ora vedere come Paradox intenderà gestire le micro transizioni.