Ryse: Son of Rome – Anteprima
Dopo quasi un anno dal rilascio esclusivo di Ryse: Son of Rome su Xbox One, Deep Silver e Crytek sono ben liete di annunciare che il prossimo 10 ottobre le avventure di Marius Titus raggiungeranno la piattaforma PC. Grazie a una versione preview del titolo, siamo riusciti a testare con mano due capitoli dell’avventura del soldato romano, e possiamo già di sicuro ammettere che almeno dal punto di vista tecnico, alcune migliorie vi sono state.
Tralasciando la parte informativa sulla trama – che potrete comunque approfondire leggendo la nostra recensione per Xbox One – durante la prova del primo e del quarto capitolo, ci siamo subito accorti di quanto la telecamera non fosse più così tanto ballerina come mostrato qualche mese fa alla Gamescom: adesso infatti è molto legata ai movimenti del mouse, pur rimanendo abbastanza fluida. Inoltre è stato eliminato anche il fastidioso lock dei 30 fps, anche se per superarli le configurazioni necessarie non sono proprio di entry level.
Infatti nonostante la resa grafica di Ryse: Son of Rome sia stata ottimizzata e potenziata per garantire una nuova esperienza visiva ai giocatori, i requisiti richiesti sono particolarmente di nicchia. Per esempio, a differenza della versione Xbox One, avremo la possibilità di far girare il titolo a risoluzione 4K, ma riusciremo a garantirgli fluidità solo se possediamo un eight core CPU, 8 GB di RAM e 4 GB di memoria video. D’altro canto, comunque, abbiamo apprezzato il fatto di poter renderizzare la scena a una risoluzione inferiore, in modo da aggiungere qualche fps in più alla nostra azione. Un po’ come l’up-scaling che avviene sulla versione Xbox One, che non possiede il Full HD nativo.
Dal punto di vista dei controlli, il porting su tastiera sembra essere ancora molto legnoso, soprattutto nei casi in cui sarà necessario schivare gli attacchi nemici. Il titolo si basa molto (o troppo) sul tempismo, e molte volte non si ha effettivamente la facilità di poter riordinare correttamente i movimenti del commilitone. Modificare le scorciatoie dei tasti non ha portato alcun riscontro positivo, e quindi ci siamo trovati obbligati a prendere in mano il vecchio e amato pad: tutta un’altra storia.
[signoff icon=”quote-circled”]Caput mundi, ne ioco quidem.
Siamo riusciti a vedere ancora poco di questo titolo, e ci aggiorniamo al rilascio della versione definitiva, quando sarà possibile tastarlo nella sua interezza. Conosciamo però Ryse: Son of Rome e quanto esso non sia stato particolarmente apprezzato dai giocatori. Questo porting raggruppa tutti i DLC rilasciati e aggiunge delle prodezze estetiche al Cryengine, ma non aggiunge alcun tipo di contenuto inedito. Motivo per cui il prezzo di lancio ci sembra un po’ troppo elevato. Ciononostante rimarrete impressionati dai suoi notevoli scenari e chi non avrà avuto la possibilità di governare le gesta del buon Marius Titus, avrà di sicuro un ottimo motivo in più per procedere con l’acquisto.[/signoff]