Resident Evil 6 – Anteprima Resident Evil 6
Stati Uniti, Cina ed Europa
La volontà da parte di Capcom di realizzare un gran titolo è evidente. Il solo fatto di voler ambientare il gioco in tre zone del mondo totalmente diverse tra loro fa già intendere questo volere. Ogni luogo è realizzato con grande qualità e fedeltà alla realtà. Le insegne luminose e caotiche della metropoli cinese, le strade tipicamente americane, e le tormente di neve dell’est Europa. Ad arricchire i dettagli fisici, vi è la gran quantità di cose e persone con cui è possibile interagire. Al di là dei nemici, molti saranno i civili a correrci incontro per chiedere aiuto, e Chris deve allontanarli. Oppure spaccare porte a suon di calci per sfuggire dalle grinfie del nuovo Nemesis.
Anche i personaggi sono stati soggetti a profondi rimaneggiamenti, d’altronde sono passati circa 10 anni dagli eventi di Racoon City, quindi gli effetti del tempo si vedono sul volto dei protagonisti.
Leon è molto più maturo rispetto a quello visto in Resident Evil 4. Lo sguardo profondo e consapevole del pericolo, le rughe all’altezza del naso, e la barba incolta sopra le labbra, lo rendono molto più adulto rispetto al ragazzetto visto in RE 4. Anche Chris è stato migliorato. Ricordate la sorpresa nel vederlo così muscoloso all’inizio di RE 5, quando in RE 1 era un uomo più o meno mingherlino? Nel nuovo episodio mantiene la corporatura robusta, ma è stata resa più realistica specie sulle braccia, che in Resident Evil 5 erano state pompate in maniera veramente esagerata. Al di là dei personaggi principali, ogni minimo elemento è stato realizzato efficacemente. Le ferite degli zombie, i loro sguardi famelici, le fiamme delle auto, per non parlare poi delle animazioni. Le lotte saranno concitate visto la grande agilità di cui sono dotati i diversi nemici, eppure il gioco non risente di rallentamenti, procedendo fluido e in maniera piacevole.
Le prime impressioni
Abbiamo sin da subito messo in chiaro la difficoltà nel dare un’opinione certa. E’ stato rilasciato davvero poco, tuttavia il trailer e le dichiarazione ad esso annesse si sono rivelate sufficienti per poter fare un’analisi del gioco.
Resident Evil 6 promette molto, e lo promette bene. Per la prima volta ci troveremo a controllare più personaggi, in un intreccio di storie dalle tinte profondamente drammatiche. La componente horror, quella tipica delle serie, sembra essere rinforzata ma ad essa si aggiungono numerose novità. La possibilità di poter affrontare diverse tipologie di gioco è un’idea geniale, anche se ancora difficilmente accettata dai vecchi fan. Eppure Resident Evil 5, per quanto abbia deluso, ha avuto abbastanza successo, grazie alla nascita di un nuovo tipo di pubblico. E così per accontentare i nostalgici c’è l’eroe simbolo della saga, Leon, alle prese con i classici zombie, resi davvero pericolosi e paurosi; al contrario per i nuovi fan c’è Chris, con un arsenale d’armi corposo e accompagnato da diversi compagni, contro orde di nemici, anch’essi armati sino ai denti, o agili e violenti come i nuovi Javo; e infine un terzo tipo di gioco per dare qualcosa di nuovo alle fette di fan citate poc’anzi, e perché no, per catturare l’attenzione di un nuovo tipo pubblico.
La qualità c’è, sia nel comparto grafico, sia nella trama che sembra avere risvolti interessanti grazie a personaggi carismatici come Ada Wong. E poi si sa, gli zombie hanno sempre il loro fascino, quindi il loro ritorno è una gradevole notizia. L’esperimento di Capcom è da apprezzare. E’ vero che gallina vecchia fa buon brodo, ma è necessario osare, e i ragazzi di Capcom lo stanno facendo nella maniera giusta. Vedremo a Novembre se la scommessa porterà al successo o al fallimento. Noi siamo pronti ad accogliere la sfida.