Resident Evil 6 – Anteprima Resident Evil 6
I gemiti si fanno più forti, i loro passi strascicati più vicini.
Gli zombie stanno arrivando, e giungeranno definitivamente il 20 Novembre 2012 su Play Station 3 e Xbox 360 con Resident Evil 6.
E’ stato rilasciato ancora poco materiale, ma le voci che circolano in merito parlano di numeri esorbitanti nascosti dietro la produzione di questo attesissimo titolo. Se avete seguito le nostre news, avrete letto dell’affermazione di Hiroyuki Kobayashi , executive producer, secondo cui più di 600 persone sono al lavoro per Resident Evil 6, essendo il titolo più ambizioso e grande nella storia di Capcom. In effetti il trailer che è stato rilasciato non passa certo inosservato, anzi fa palesemente intendere un grande cura e attenzione. Tuttavia è ancora presto per poter dare un giudizio definitivo vista la poca quantità di materiale, ma possiamo permetterci un resoconto per capire cosa avremo presto tra le mani.
Il tanto bramato ritorno alle origini, forse
La storia di Resident Evil è stata molto travagliata. All’originalità dei primi tre episodi, a poco a poco la saga è andata verso l’omologazione in particolar modo col quinto capitolo. Niente più enigmi, niente suspense per la presenza di zombie, niente di quegli elementi che hanno reso celebre Resident Evil. Non che il gioco fosse di scarsa qualità, ma agli occhi dei fan era risultato un semplice TPS troppo lontano e diverso da quelli che erano stati gli esordi, ma troppo simile e poco originale rispetto ai giochi action in circolazione. Dunque, le speranze dei fan sono state risposte nel sesto capitolo della serie, anche perché stando alle dichiarazioni del già citato Kobayashi, c’è la volontà da parte di tutti per un ritorno alle origini. Eppure il trailer rilasciato fa intendere ben altro. Qual è la verità? Analizziamo le informazioni che ci sono pervenute.
Risalta subito all’occhio la presenza di più protagonisti, alcuni volti noti della saga e altri totalmente nuovi.
Immediatamente riconosciamo Leon S. Kennedy, già protagonista in Resident Evil 2 e in Resident Evil 4. La scena è ambientata in un ufficio, e a parlare è il presidente degli Stati Uniti d’America. Con ogni probabilità si tratta del padre di Ashley Graham, e sembra deciso a voler intervenire per combattere il bioterrorismo, rivelando al mondo i piani dell’Umbrella Corporation. Tuttavia le cose non vanno come si spera: il presidente avanza lentamente verso Leon, che deciso gli punta contro la pistola. Poi un gesto improvviso, il presidente ormai divenuto zombie si avventa su Leon ma basta una pallottola per stenderlo a terra.
Accanto al protagonista vi è Helena Harper, una new entry. Avrà molte cose da dire sul suo passato, già dalle poche parole da lei dette nel trailer sembra sia stata coinvolta nel disastro che sta per accadere.
Subito dopo questa scena vengono mostrate sequenze di gameplay. L’ambientazione è la cittadina di Tall Oaks, che conta circa 70.000 abitanti, e secondo le rivelazioni di Ingrid Hunnigan (la "Mei Ling" di Resident Evil 4), tutti gli abitanti sono stati infettati dal virus.
La sfida che attende Leon è davvero dura. Gli zombie infatti sembrano molto più aggressivi, capaci di avventarsi addosso con movimenti repentini. Se già nel quarto e nel quinto episodio i nemici erano in grado di spaccare porte, finestre, di abbassarsi per evitare i nostri headshot, è probabile che dovremmo aspettarci una lotta ostica contro i nuovi zombie. Dal canto suo però, Leon può contare su nuove mosse, come la possibilità di dare calci per poter allontanare i nemici, camminare e sparare contemporaneamente, compiere scivolate mentre si spara, o raccogliere oggetti sparsi nell’ambientazione, come delle accette.
La sezione che vede Leon come protagonista inevitabilmente ridesta nei fan l’impressione di Racoon City. Auto in fiamme, ordie di zombie vaganti per i vicoli della città. In poche parole la componente horror fa da padrona, mantenendo sempre vivo quel senso di suspense tipica di un survival horror.
La situazione è totalmente diversa quando le redini del gioco passano a Chris Redfield. L’energumeno di Resident Evil 5 fa ancora parte dell’organizzazione nota come B.S.A.A., e deve far fronte a una grave situazione che ha colpito la Cina. Chris sarà seguito da tre compagni del Team Alpha, quindi non vedremo nè Jill nè Sheva. Il gioco si trasforma totalmente rispetto a quanto visto con Leon. Sì, la città è in fiamme, regna il delirio, tuttavia vi è un’alta presenza di civili che presi dal panico ostacoleranno il cammino del protagonista. In realtà i suoi veri antagonisti sembrano essere i Javo, mostruosi essere molto più intelligenti ed agili delle Plagas. Daranno parecchio filo da torcere, ma anche Chris avrà delle chicche a sua disposizione. E’ stato infatti inserito il Cover System, che permette di ripararsi dietro i muri dagli attacchi dei nemici. Inoltre è possibile impartire ordini ai compagni di squadra (che vanno da 3 a 6 nella modalità cooperativa), come buttare giù le porte, o far fuoco. Ne viene fuori un gioco puramente action, che sembra attingere molto da classici del genere come Call of Duty.
Le prime impressioni riguardo la sequenza di Chirs fanno un po’ riflettere. Senza ombra di dubbio siamo lontani dal ritorno alle origini della saga. Il gioco che vede Chirs protagonista sembra infatti molto frenetico, a causa delle sparatorie, della confusione. Probabilmente i produttori hanno cercato di accontentare i diversi gusti dei fan, suddividendo il gioco in una sezione tipicamente da survival horror con Leon, in una seconda sezione action con Chris per volere di coloro che hanno apprezzato il quinto capitolo, e infine una terza sequenza totalmente inedita volta a catturare un nuovo tipo di pubblico.
In questa sezione il protagonista è un individuo che è stato inizialmente indentificato come Albert Wesker, vista la cicatrice sul volto. In realtà Capcom ha smentito la notizia, rivelando che Wesker ormai è morto con la conclusione di Resident Evil 5. Che sia allora uno dei Wesker Children? Secondo molti si tratta di Alex Wesker. E il fatto che egli sia costretto a salvaguardare il suo sangue avvalora questa tesi. Purtroppo però si tratta di un’impressione, non siamo ancora in grado di dare una risposta certa. Ad ogni modo questo misterioso personaggio è accompagnato da Sherry Birkin, e non Ashley Graham come era stato supposto. Il rapporto che lega i due personaggi è ancora sconosciuto, tuttavia dal trailer emerge che l’uomo, nonostante la sua grande forza fisica e agilità, sarà costretto ad avere l’aiuto della ragazza, la quale dovrà somministrargli una specie di medicina. In questa terza sequenza ci sarà un altro tipo di nemico, una sorta di El Gigante o Nemesis, che più volte si troverà ad inseguirvi, scaturendo quel senso di ansia e panico proprio come quando il temibile Nemesis urlava alla ricerca della nostra Jill. Infine, anche l’ambientazione di quest’ultima parte sembra avvolta nel mistero, ma visti la neve e il gelo, potremmo azzardarci a dire che si tratta di un paese dell’Est Europa.
Ma non è ancora finita, è stata confermata la presenza di Ada Wong nel cast di Resident Evil 6 anche se nel trailer non è stata ancora mostrata, di conseguenza non sappiamo ancora quale sarà il suo ruolo nella trama. Secondo alcune voci potrebbe far da spalla a Chris in alcune parti del gioco.