Resident Evil 5 – Anteprima Resident Evil 5
Dream Team
Anche se Mikami non è più al timone della serie dal 2004, i producer a capo del progetto sono, bisogna dire, individui che spirano molta fiducia. Più precisamente si tratta di Jun Takeuchi (Resident Evil 1 e 2; Onimusha 1 e 3; Lost Planet) e Masachika Kawata (Resident Evil 4 per PS2).
Attualmente il gioco è completo solo al 60%, ma Capcom ha garantito l’uscita entro l’anno fiscale (primavera 2009? Si è parlato di marzo dell’anno nuovo), e da quanto visto nella versione giocabile all’ultimo E3, c’è da scommettere che e’ in arrivo un altro capolavoro. Non sono state rilasciate molte informazioni significative (modalita’ cooperativa online e un sistema di copertura alla Gears of War) ma, in compenso, da quello che si e’ potuto vedere la strada intrapresa dal team di sviluppo è davvero ottima.
Aspetto terribilmente spettacolare
La demo palesa prima di tutto quanto già visto nei primi trailers, quindi soprattutto una grafica denotata dall’alternarsi di ombre e luci, ambienti dal torrido caldo asfissiante ed altri di un buio claustrofobico, ed un livello di dettaglio altissimo, che spinge e perfeziona le capacità delle performanti console di nuova generazione (Xbox360 e PS3 godranno come è ovvio della migliore visualizzazione possibile; ma è prevista anche una edizione Wii che potenzierà probabilmwente quanto visto con l’ottimo RE4).
L’ultimo corposo filmato diffuso vede Chris Redfield in una situazione molto simile vissuta da Leon al principio di Resident Evil 4, intrappolato cioè in una casa sotto l’assedio di uomini e donne di colore – d’altronde questa volta non saremo in un villaggio spagnolo, ma in un “ridente” paesino africano. La cosa ha fatto sul web nei mesi scorsi parecchio discutere slla presunta istigazione del gioco al razzismo e all’incitamento della violenza sulle persone di colore. Ordinaria amministrazione per un gioco da sempre contraddistinto da "scene di violenza esplicita e senguinarie".
Qualche colpo di pistola verso l’arredo mette già in evidenza la maggiore possibilità di interazione con l’ambiente, con casse, vasi e mobili completamente frantumabili. Ecco che all’improvviso un amichevole abitante del luogo riesce a farsi strada fino alla porta; in questo caso Chris riesce a forarla senza distruggerla, usando lo squarcio per far fuoco verso il nemico senza correre nessun rischio. Quindi, ecco che si porta a fianco di un mobile e, premendo il tasto indicato a schermo, lo spinge davanti la porta. Purtroppo tutto il lavoro va in fumo quando all’improvviso fa breccia nella stanza, con un potente boato, un boia armato di martello gigante alla Soul Calibur. Dietro di lui, Chris, intravede altri nemici desiderosi di ucciderlo e capisce che è arrivato il momento di fare un bel respiro ed uscire di corsa.
Sega Elettrica e Pugni
Quanto segue è un’interminabile fuga tra le vie del villaggio africano, con i suoi abitanti che si riversano in strada da ogni parte, piombandovi addosso dai tetti e dalle recinzioni, formando, poi, dei piccoli plotoni armati di maceti, vanghe, asce e altre armi da taglio.
Vi ricordate quel “carinissimo” personaggio di Resident Evil 4 con il volto coperto armato di una mastodontica motosega ? Eccolo che ritorna anche in questo capitolo, arrabbiato piu’ che mai e seriamente intenzionato a farci a brandelli. Con lui ritornano, al posto degli ormai apparentemente tramontati Zombies del ciclo Umbrella, Las Plagas, i parassiti che si insediano all’interno di ospiti umani e che li rendono schiavi… aizzandoli contro di noi ed il povero agente Redfield.
Ma Chris ha dalla sua un sistema per cambiare arma, molto piu’ veloce degli altri Resident Evil perchè potrà farlo con la pressione di un semplice tasto, senza dover richiamare l’inventario, ed eseguire attacchi contestuali sui nemici. Lo sapeva fare anche Leon, ma qui Chris sfodera tutta la sua sicurezza ed efficacia sferrando calci e pugni devastanti sfruttando il suo fisico che potrebbe anche apparire troppo esagerato.
E poi, come da tradizione, il nostro alter ego non sarà solo. Anche nel nuovo episodio non potremo affrontare una missione senza accompagnamento femminile. Della “notevole” agente speciale sappiamo ancora molto poco, solo che è originaria del luogo e che ha una gran voglia di far fuori più Plagas possibili con il suo fucile a canne mozze.
Insomma stiamo tutti fremendo nella spasmodica attesa di questo desideratissimo sequel; ma purtroppo l’attesa, pare proprio, sarà ancora lunga!