Priest Simulator – Anteprima
Tutto quello che è meglio non dire o fare la domenica a messa.
Ho come il sospetto che in redazione stiano cercando di farmi scomunicare. Non ci sono riusciti quando ho recensito Blasphemous ne quando ho inneggiato alla Musica del Diavolo con Metal: Hellsinger, ma hanno buone probabilità di successo dopo avermi assegnato Priest Simulator. Un gioco davvero… particolare!
Sviluppato da Asmodev e distribuito da Ultimate Games S.A. , Priest Simulator è un titolo che vuole riportare in auge la moda dei mockumentary, ovvero quei film che andavano tanto qualche anno fa, realizzati in maniera che sembrassero dei documentari o dei format televisivi, solitamente in “presa diretta”. Ci sta la cosa, se realizzata bene questa trovata dona un certo fascino, secondo me soprattutto quando i temi trattati volgono verso l’horror o le varie creepypasta. Priest Simulator però è… diverso.
In questo gioco, uscito al momento in early access su Steam, ma previsto anche per PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e Xbox One, giocheremo principalmente i panni di Orlok, un vampiro (forse, poi vi spiego perché), impegnato in una delirante impresa per diventare il più famoso dell’Infernet (giuro). Per fare ciò, Orlok dovrà affrontare prove ed enigmi, sconfiggere demoni e cultisti e aiutare inquietanti preti cattolici dalle sembianze di muppet animaleschi. Si, avete letto bene.
Almeno, credo che questo sia il plot principale, perché Priest Simulator è doppiato interamente in polacco, lingua madre degli sviluppatori. Vabbè, ma è almeno sottotitolato? Ovviamente si, però solo in un inglese sgrammaticato, per precisa scelta di Asmodev. Così fa più atmosfera. Comprenderete quindi che non ho la minima idea di quanto la traduzione possa essere fedele, anche perché la storia, già di suo, è pesantemente nonsense. Come vi dicevo, il tutto è raccontato come se fosse un documentario, con interviste, spiegazioni “didascaliche” ecc. Quando verrà il momento dell’azione, ci ritroveremo in una prima persona dalla resa grafica che fa tanto Elder Scrolls VI: Oblivion, intenti a fare cose che è meglio non stare a raccontare alla nonna ultras della parrocchia.
Che poi, in realtà saremo impegnati in gran parte a tenere fuori satanismo e promiscuità varie dalla vita parrocchiale, ma è come questa viene rappresentata, i vari personaggi che la popolano e il nostro “modus operandi” che non è proprio nei canoni del quieto vivere (lol). Come vi ho già detto, il gioco è attualmente in fase di early access, il che sta a significare che il tutto è ben al di là dall’essere completo. Intendiamoci, Priest Simulator si può tranquillamente giocare e godersi la sua blasfema follia già da ora, ma tanto può è deve essere migliorato. In primis i controlli.
Giocando su PC, l’unica interfaccia al momento supportata è mouse + tastiera. I comandi, per quanto non eccessivamente complessi, mi sono risultati però un pochino scomodi e poco intuitivi, complice anche l’aspetto dei vari menu, molto in tono con il resto del gioco, ma decisamente poco chiari.
Tecnicamente, siamo di fronte a in gioco non proprio all’avanguardia, sia sul piano grafico che sonoro. Sembra di essere stati catapultati in pieno 2007, forse anche un pelo prima. La cosa, ci tengo a dirlo, non è per niente sgradevole e immagino sia stata anche studiata appositamente, per creare il feeling giusto.
Decisamente, Priest Simulator non è un titolo per flexare le mostruose prestazioni del vostro super PC master race approved, ma nemmeno lo vuole essere! È un gioco che punta tutto, ma proprio tutto, sui momenti e le situazioni WTF, che si rincorrono una dietro l’altra per tutta la durata del titolo. E senza l’essere state “sapientemente dosate”, proprio una dietro l’altra letteralmente. Il pensiero che più vi passerà quasi costantemente la testa durante le vostre run sarà “ma cosa c***o sto facendo?!?!“. Nonsense, totale. Ma molto ben strutturato.
Quindi, volendo concludere, Priest Simulator è un gioco che va provato, per farsi delle grasse risate con una girandola di trash blasfemo da far impallidire Satanasso! Chiaramente non aspettatevi storie profonde o messaggi impegnati, qui regna il nonsense a tutti i costi. Vediamo come si comporterà con la release completa. Sempre che nel frattempo non ci abbiano scomunicati!