Pokkén Tournament – Anteprima
Dopo un’intensa giornata passata a Milano con gli amici di Nintendo, siamo pronti a parlarvi approfonditamente del picchiaduro a tema Pokémon in arrivo per Wii U il prossimo 18 Marzo: Pokkén Tournament. Abbiamo avuto l’opportunità di toccare con mano il titolo e dobbiamo dire che rispetta, e forse supera anche, le aspettative.
Prima regola del Fight Club: non si parla del Fight Club
Prima di passare all’azione, ci soffermeremo sull’ambientazione del titolo, sicuramente molto particolare. Avete presente quel bel rapporto tra Pokémon e allenatore, che tanto si decanta nei videogiochi e anime? Beh scordatelo, in Pokkén Tournament sarà tutto riconducibile più a uno scontro fra polli, piuttosto che a una battaglia Pokémon.
Il tutto si ambienta nella regione di Ferrum, mai nominata prima e alquanto anomala rispetto alle precedenti. Questa nuova terra è provvista di un sottosuolo, dove gli allenatori più audaci potranno sfidarsi prendendo diretto controllo dei loro mostriciattoli tramite l’utilizzo di un auricolare.
Anche se il plot suggerirebbe la presenza di soli stage sotterranei, la realtà dei fatti è totalmente diversa. I ring a nostra disposizione saranno ventitre, di cui otto sbloccati sin da subito e tutti ambientati in location riconducibili al classico mondo Pokémon. Parlando di stage non si può non menzionare la diversificazione tra questi. Gli scenari non saranno mai uguali e varieranno oltre che per estetica, anche nella grandezza e nella forma e ciò influirà non poco sul gameplay.
Diversificazione
Come da titolo, “Diversificazione” sembra essere la parola chiave intorno alla quale gli sviluppatori hanno costruito tutto il titolo. Dai personaggi, fino ad arrivare addirittura al sistema di combattimento, nulla sembra essere statico o ripetitivo
Parlando dei combattenti, la prima cosa che salta all’occhio è la cura per i dettagli posta nella realizzazione dei Pokémon. Pare che il “realismo” sia stato un elemento centrale nello sviluppo, tanto che gli stessi sviluppatori si sono messi più volte in contatto con The Pokémon Company, per rimanere fedeli a ogni piccolo particolare presente sui corpi dei Pocket Monster.
La principale sfida che gli sviluppatori si sono trovati ad affrontare non è stata tanto la realizzazione estetica, quanto quella della scelta dei personaggi stessi. Sarebbe stato facile cadere nella banalità e inserire solamente Pokémon di tipo lotta, che tanto bene si presterebbero a un titolo del genere, ma questo errore non è stato commesso.
In totale i combattenti sono sedici, un numero alquanto esiguo per un picchiaduro qualsiasi, ma come roster iniziale di un titolo senza alcun predecessore ci sentiamo di dire che vadano più che bene. quattordici dei sedici personaggi saranno già sbloccati sin dal primo avvio del gioco. Diversa sarà la storia per Mewtwo e Dark Mewtwo, sbloccabili nella modalità lega. Come già mostrato in passato, insieme alle prime copie del titolo sarà venduta una carta Amiibo di Dark Mewtwo, che vi consentirà di sbloccare il personaggio solamente per la sessione corrente e senza la possibilità di utilizzarlo online.
Differenti sono anche gli stili di gioco all’interno di una sola partita, ben due. Avremo come prima fase la così detta “Panoramica” dove il combattimento si svolgerà in 3D, proprio come abbiamo visto tutti nei gameplay già mostrati. La seconda fase, denominata “Duello”, si discosterà totalmente dalle tre dimensioni, mettendoci davanti a uno stile di gioco più simile a uno Street Fighter piuttosto che a un Tekken. Passare da uno stile all’altro sarà molto semplice, basterà infatti eseguire una combo forte o una presa. Ogni personaggio sarà naturalmente più portato per uno stile piuttosto che per l’altro, obbligando i giocatori a cambiare fase di continuo.
Le due fasi elencate qui sopra andranno a influire anche sui moveset dei Pokémon. Nella modalità Panoramica i tasti saranno sfruttati in questo modo: Y: Sparerete dei proiettili, che varieranno a seconda dei vostri movimenti (un po’ come succede in Smash) X: Otterrete un attacco forte che vi porterà direttamente in direzione del nemico A: Mossa unica del Pokémon, che varia a seconda della pressione più o meno prolungata. Per la modalità duello invece abbiamo un’impostazione di questo tipo: Y: Attacchi rapidi, X: Attacchi forti, A: Mossa unica. In entrambi i casi i tasti B, R e L saranno assegnati rispettivamente a: salto, parata e all’evocazione del supporto.
Durante la battaglia sarà inoltre possibile attivare la modalità “Super”, una sorta di potenziamento acquisibile premendo i tasti L e R, una volta che la barra dedicata sarà piena. Attivando questa modalità i Pokémon dotati di megaevoluzione si trasformeranno in essa, gli altri invece riceveranno solamente un boost alle statistiche. Durante questa trasformazione, oltre a un cambio del moveset, otterrete anche la possibilità di lanciare, una volta sola e in qualsiasi momento, una mossa speciale.
Altra componente importante nel combattimento sono i supporti, aiutanti evocabili tramite la pressione del tasto L e che, una volta chiamati, ci aiuteranno con vari potenziamenti o cure durante la battaglia. In totale i personaggi di supporto sono trenta e ne potremo utilizzare due per volta, ma non sarà possibile accoppiarli a nostro piacimento. Per evitare combinazioni eccessivamente potenti, gli sviluppatori hanno deciso di dividere i supporti in quindici gruppi da due Pokémon ciascuno.
L’utilizzo di questi personaggi è molto semplice. Similmente a come accade per la Super, si dovrà aspettare che una barra specifica sia carica prima di evocare il supporto. La coppia di supporti dovrà essere scelta a inizio partita e prima di ogni round sarà necessario sceglierne uno.
LAN, si seriamente.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, ce ne saranno davvero per tutti i gusti. Partendo ovviamente dalla battaglia singola, divisa in normale o extra (dove troveremo effetti particolari). Le battaglie in locale sulla stessa console non costringeranno i giocatori a uno scomodissimo split screen, ma un giocatore controllerà il suo personaggio sulla TV, mentre l’altro utilizzerà lo schermo del controller.
Naturalmente sarà disponibile anche una modalità online, ranked o normale con amici.
La modalità storia sarà rappresentata dalla così detta modalità “Lega”. Quest’ultima sarà divisa in quattro leghe diverse ( Verde, Blu, Rossa e Croma). Dentro ognuna lega troveremo un numero crescente di allenatori e per sbloccare la successiva sarà necessario completare la precedente. Durante le competizioni ci ritroveremo a sfidare cinque allenatori e il tutto continuerà fino a che non raggiungeremo uno dei primi otto posti, dove inizierà la fase a eliminazione diretta. Particolare interessante è sicuramente da notare negli allenatori, sempre diversi e che adotteranno tattiche differenti, tanto che il gioco è munito anche di una modalità per riaffrontarli specificatamente. Oltre a queste quattro leghe, nel gioco completo ne sarà presente una quinta di cui ancora non conosciamo il nome.
Il gioco, inoltre, dona la possibilità di connettere due console su due schermi diversi per avviare la modalità LAN, dove tutti i personaggi saranno immediatamente sbloccabili e non saranno ammessi quelli potenziati (di cui parleremo più avanti)
Il titolo offre inoltre una piccola componente gestionale. Tramite la mappa sarà infatti possibile accedere alla “mia città” dove troverete tutto l’occorrente per: Personalizzare il vostro alter ego (con vari componenti acquistabili con i pokédollari, che guadagnerete combattendo), potenziare i Pokémon (salendo di livello acquisiranno punti esperienza, spendibili per aumentare: Attacco, Difesa, Sinergia, utile per aumentare la velocità di carica della Super, e Strategia, che aumenta la velocità di carica della barra dei supporti), cambiare le targhette (più di trecentoventi, acquisibili completando gli achievement), cambiare la vostra frase personale e selezionare il vostro Pokémon preferito.
[signoff icon=”quote-circled”]In conclusione non possiamo che essere soddisfatti di quello che abbiamo visto fino a ora. Pokkén Tournament ha davvero tutto quello che serve a un picchiaduro per sfondare: personaggi carismatici, ben realizzati e differenziati, un sistema di combattimento facile da imparare ma difficile da padroneggiare al meglio e una grande predisposizione alla competizione. Non vi resta che aspettare insieme a noi il 18 marzo per scoprire ancor più nel dettaglio cosa ha da offrirci questo titolo.[/signoff]