Phantom Blade Zero PROVATO | GAMESCOM 2024
Provata la demo: fluidità e adrenalina a Gamescom per Phantom Blade Zero
Demo di Phantom Blade Zero Provato alla di Gamescom 2024, action RPG che aveva fatto incuriosire in molti con i suoi ultimi trailer usciti e che abbiamo provato oggi. Abbiamo potuto provare uno scorcio sicuramente minuscolo del gioco annunciato nel 2023 (qui il trailer) e ancora in fase di sviluppo, ma quello che abbiamo visto non ci ha lasciati delusi, anzi, il contrario.
Phantom Blade Zero PROVATO | Gameplay
Oltre un breve tutorial, la demo era composta da tre boss fight ognuna con una propria particolarità e una posizione precisa all’interno della storia di redenzione e vendetta del nostro protagonista.
La prima cosa che noteremo appena sferrata la prima sciabolata sono i movimenti a dir poco sciolti davvero belli da vedere e recepire. Premendo ripetutamente i tasti di attacco potremo azionare le combo che sono il pezzo forte del gioco: fluide e coreografiche quasi come una danza con gli effetti visivi che completano il quadro.
Questa è sicuramente la parte che mi ha colpito di più, cioè la cura nel collegamento tra gli attacchi e la spettacolarità delle azioni speciali quali parry, finisher e schivate. In generale le battaglie sono state semplici, senza troppe difficoltà e sconfitte, ma non è mancato un minimo di concentrazione: in realtà il tutto era così ben coreografato che la soddisfazione non è mancata.
Insieme all’attacco normale e potente, avremo a disposizione due armi switchabili principali che cambiavano a seconda del boss che si andava ad affrontare e tra le quali possiamo trovare una spada, doppie lame, spada lunga e uno spadone speciale. In più sono presenti anche due armi intercambiabili secondarie che in questa demo erano un arco e una specie di grande maschera a forma di testa di dragone che non passa inosservata grazie al suo respiro di fuoco che si abbatte contro il nemico.
All’interno di questa visione del gioco molto filmica sotto l’aspetto coreografico e spettacolare non ritengo che queste armi secondarie interrompano troppo il flow delle sciabolate, anzi, aggiungono colore al gameplay e alla schermata stessa.
In alcuni casi erano presenti delle interazioni con oggetti dell’arena che ti portavano in una posizione di vantaggio per attaccare il boss. Ogni boss avrà attacchi parriabili che faranno automaticamente partire un colpo potente e attacchi non parriabili che dovranno essere schivati e anche qui, con una schivata perfetta, si attiverà un attacco speciale, il tutto immancabilmente coreografato alla perfezione.
Non è inconsueto trovare biforcazioni che ci permetteranno di decidere in parte l’approccio del gioco, più diretto o con qualche uccisione stealth. Nonostante queste componenti, l’esperienza si presenta davvero adrenalinica con una fluidità che aiuta a mantenere il ritmo e la concentrazione. Sicuramente l’obiettivo è comunque quello di portarti al combattimento, ma avendo provato tre boss uno di seguito all’altro non si può dire con certezza che peso avranno le meccaniche stealth. Idem per le biforcazioni: sono limitate e si può immaginare che la storia si sviluppi su di una (bella) linea retta.
Art style e character design
Durante i primi trailer il gioco mi era sembrato quasi monocromo: sfumature di bianco, nero e grigio con qualche tocco rosso. Nella demo di Gamescom la nota stilistica rimane quella di una desaturazione generale, ma poco meno accentuata, spunta qualche verde e arancione in più. Ciononostante il rosso rimane il colore cardine, quello che salta più all’occhio.
Benché i primi due boss non mi abbiano stupito per quanto riguarda il design, il terzo, Huangxing the Sunken of Kunlun, appare molto più particolare e originale. Il suo braccio sinistro è sostituito da un marchingegno a cui è appesa una specie di campana che può usare come attacco ranged e che potrebbe ucciderti all’istante. Anche la sua testa è di metallo, creando uno strano, non in senso negativo, connubio tra immagini orientali e occidentali.
Phantom Blade Zero PROVATO | In conclusione
Phantom Blade Zero mi ha divertito non poco e sicuramente vorrò giocare all’esperienza completa: frenetico e ben curato, consigliato alla grande e qui potete trovare la pagina di Instant Gaming del gioco.