OPUS Prism Peak ANTEPRIMA | GAMESCOM 2024

Tra i tanti titoli che ho potuto provare a questa Gamescom 2024, uno in particolare ha catturato la mia attenzione. Seguitemi quindi in OPUS Prism Peak ANTEPRIMA, dove vi spiego come il contatto con questo emozionante titolo è stato in grado di farmi riflettere anche una volta concluso l’appuntamento.

OPUS Prism Peak ANTEPRIMA | Un viaggio che sembra indimenticabile

Prima di tuffarci in questa emozionante anteprima di OPUS Prism Peak, facciamo una breve introduzione sulla particolare esperienza sviluppata da SIGONO. OPUS Prism Peak è un’avventura narrativa che ci porta per mano in un viaggio emozionante e per certi versi contemplativo. Il mondo di gioco è infatti un regno etereo circondato da misteri, in cui vestiremo i panni di un fotografo alla ricerca di un modo per tornare a casa.

Gli unici alleati che avremo a disposizione in questa avventura saranno una misteriosa ragazzina che incontreremo proprio al suo interno e ovviamente la nostra inseparabile macchina fotografica, che sarà anche al centro del gameplay e servirà infatti come strumento per svelare i segreti del mondo di gioco e interagire con gli spiriti che lo popolano.

La cosa a primo impatto più interessante per me è stata che questa volta ci troveremo ad impressionare non un bambino o un teenager, come nella maggior parte dei giochi di questo tipo, ma una persona adulta che vede il mondo con occhi diversi e deve affrontare quindi problemi diversi dal solito.

La prova alla GAMESCOM 2024

Quando sono entrato nello stanzino dedicato ad OPUS Prism Peak mi sono trovato davanti a tre persone simpaticissime, alla mano e pronte a raccontarmi tutto ciò che il gioco ha da offrire, tra cui il produttore del gioco. Mi hanno subito spiegato che non avrei provato il gioco in prima persona ma che avrei invece assistito ad una presentazione in cui mi avrebbero parlato del gioco per fare poi spazio ad un momento di domande e risposte.

Se devo essere sincero mi sarebbe davvero piaciuto provarlo con mano, ma devo ammettere che la presentazione a cui ho assistito è stata anch’essa piuttosto soddisfacente. Il tutto è iniziato con la visione dell’ultimo trailer del gioco, che ha messo in scena le premesse narrative che danno il via all’avventura e il mood generale dell’intera esperienza.

Ben confezionato, il filmato mi ha permesso di entrare in contatto con la storia del gioco e i suoi personaggi, e mi ha trasmesso un senso di rilassante malinconia, che promette di accompagnarci per l’intera avventura.

È importante sottolineare come OPUS Prism Peak non sia il primo titolo di questa serie, che conta infatti altri 3 giochi. Gli sviluppatori mi hanno però confermato che non c’è alcuna necessità di conoscere o aver giocato gli altri capitoli per potersi approcciare a questo, dato che tra loro non condividono il mondo o i personaggi, e sono addirittura di generi diversi. Mi è stato inoltre rivelato che l’intenzione del team è di rimasterizzare i primi 3 capitoli su Nintendo Switch in modo che molti più giocatori possano entrare in contatto con la serie.

L’emozione viene prima di tutto

Tornando a noi, OPUS Prism Peak è un titolo fortemente ed è per questo che il team per questo titolo ha deciso di passare alle 3 dimensioni, così da sfruttare al meglio l’utilizzo della fotocamera per vedere il mondo attraverso la sua lente. E questa volta l’ambizione e l’amore riposto nel progetto dai ragazzi di SIGONO è stato così grande che Shueisha Games si è interessata subito al progetto e ha voluto farne parte come publisher.

L’obiettivo primario del team, mi ha detto il produttore, è che la storia e le emozioni di OPUS Prism Peak risuonino con il cuore dei giocatori e che le emozioni provate durante le sessioni di gioco rimangano con loro anche dopo i titoli di coda, facendoli riflettere su alcuni temi che il protagonista si troverà ad affrontare durante gioco, come ad esempio la consapevolezza di sé.

A livello di gameplay, OPUS Prism Peak punta tutto sull’esplorazione e, appunto, la fotografia, che è al centro dell’esperienza di gioco come strumento per risolvere la maggior parte gli enigmi che ci si pareranno davanti. Scattare fotografie infatti non servirà solo a documentare il viaggio del protagonista, ma sarà anche un modo per connettersi con gli spiriti che popolano lo strano regno in cui ci troviamo.

Il gioco presenta una narrazione toccante e riflessiva, che esplora temi molto importanti come la perdita di una persona cara, il ricordo e la speranza. Inoltre, le nostre scelte influenzeranno il corso della storia e potranno portarci a diversi finali.

OPUS Prism Peak ANTEPRIMA | Che stile!

L’ambientazione eterea di OPUS Prism Peak e la sua colonna sonora malinconica creano un’atmosfera magica e sognante, che promette di accompagnarci dolcemente durante tutto il viaggio. Lo stile artistico poi è caratterizzato da colori pastello molto tenui e da un design dei personaggi delicato, che contribuisce a creare un’estetica davvero caratteristica ed un esperienza di gioco dai toni rilassati, nonostante i temi toccati non siano per nulla banali.

Tutto in OPUS Prism Peak appare delicato, toccante ed emozionante, ed è la sua narrazione unita al suo gameplay semplice ma perfettamente calzante a donare all’intera esperienza un atmosfera “alla Studio Ghibli”, che personalmente non vedo davvero l’ora di poter esplorare quando il gioco completo sarà finalmente disponibile.

La data d’uscita ufficiale di OPUS Prism Peak non è ancora stata annunciata, ma il team mi ha confidato che il loro obiettivo è di pubblicarlo nel corso del 2025. A questo punto quindi, se OPUS Prism Peak vi ha convinto, vi invito ad aggiungerlo alla vostra lista dei desideri su Steam.

E ovviamente la Gamescom non è finita qui, quindi non perderti le altre anteprime come quella dedicata a Dragon Ball Sparking Zero o di Exoborne.