Operation Flashpoint: Dragon Rising – Anteprima Operation Flashpoint 2: Dragon Rising
Nel 2001 sbarcò nel mondo videoludico un titolo, sviluppato dalla Bohemia Interactive, capace di rivoluzionare gli schemi di ciò che era considerato un FPS in contesto bellico: il gioco in questione è Operation Flashpoint. Per chi non lo conoscesse, il suddetto prodotto presentava un realismo mai visto prima, tutt’oggi di altissimo livello, e un mondo vastissimo da percorrere liberamente con l’ausilio di numerosi mezzi di trasporto, al fine di completare il proprio incarico. Questo primo capitolo portava il giocatore nel mezzo di un ipotetico conflitto tra NATO e forze dell’URSS. Sono passati ormai più di 7 anni e la guerra si è spostata tra altre grandi potenze mondiali, ovvero Cina, Russia e naturalmente Stati Uniti. Stiamo parlando di Operation Flashpoint 2: Dragon Rising, in imminente uscita prevista per il mese di Maggio.
In questo sequel ci troveremo in Sakhalin, regione del Giappone contesa tra Cina e Russia, dove quest’ultima, trovatasi in difficoltà, chiamerà in aiuto i sempre pronti Stati Uniti. Ci troveremo dunque ad impersonare un soldato statunitense pronto ad affrontare il territorio nippocnico e a percorrere i 220 chilometri quadrati, interamente esplorabili, che costituiranno il teatro dello scontro. Saranno ancora una volta presenti numerosi mezzi classici, dalle comuni jeep a navi e aerei, basilari per spostarsi in tempi brevi per il vasto mondo di gioco.
Il realismo rimane uno dei punti di forza del gioco: saremo infatti in grado di devastare il campo circostante, influendo sullo svolgimento reale della missione, e creando così una propria strategia di gioco più o meno efficace. Ogni singolo elemento una volta andato distrutto non potrà essere ripristinato, influenzando così notevolmente il futuro stesso della campagna. Edifici o ponti, una volta demoliti, non potranno dunque più essere utilizzati. Anche i veicoli abbattuti rimarranno per ore nello scenario di gioco, creando un’atmosfera sempre più malinconica e lacerata dalla guerra. Dovremo inoltre studiare sapientemente il nostro equipaggiamento, scegliendo le giuste armi in ogni situazione. Rilevante sarà anche la nostra capacità di coordinare le mosse dei nostri compagni, dotati di un IA evoluta e capace di realizzare ottimi schemi di gioco.
Parlando di Multiplayer OPF2 comprende sia modalità competitive a 32 giocatori massimi su PC e 16 su console che cooperativa. Non mancheranno le truppe controllate dall’IA, sempre pronte a dar del filo da torcere ai giocatori. Sarà presente anche un editor, capace di regalare ulteriori emozioni e nuove esperienze di gioco ai player che vorranno cimentarsi nella realizzazione di contenuti aggiuntivi.
Uno scenario di guerra
Il comparto grafico di OPF2 risulta di buona fattura, presentando modelli dei personaggi, dei mezzi e delle location totalmente differenti e molto più appaganti rispetto al primo capitolo, a tratti scarno e poco ricco. Il motore sfruttato dal prodotto in questione è il già noto Ego Engine utilizzato nei videogiochi automobilistici GRID e DIRT, marchio di fabbrica della CodeMasters, che promette faville anche riutilizzato per un fine diverso da quello per cui è stato utilizzato finora. Per godere appieno di ciò che potrà regalarci questo titolo in ambito grafico, aspetteremo l’uscita dell’imminente Demo che svelerà la vera qualità del titolo sotto questo aspetto.
Concludendo
Operation Flashpoint 2: Dragon Rising, dopo i 7 lunghi anni di sviluppo, è ormai quasi pronto all’uscita sugli scaffali di tutto il mondo, presentandosi come il fedele erede di un epico prodotto, trasportandoci nella più cruda e realistica guerra tra le grandi potenze mondiali.