New Nintendo 2DS XL – Provato
Quando nell’agosto del 2013 Nintendo tirò fuori dal nulla un trailer che mostrava il nuovo restyling della sua macchina portatile, in molti restarono perplessi e dubbiosi. Al di là della nomenclatura che andava a creare ancora più confusione di quanta ce ne fosse nella testa dei consumatori, la scelta di costruire una macchina dal basso costo, dalle caratteristiche riviste verso il basso e dalla resistenza inossidabile, si è rivelata un’arma vincente che ha portato ancora più diffusione al già ben messo 3DS. Ovviamente stiamo parlando del 2DS, revisione senza cerniera ne 3D che si è posizionato alla base della line-up, costituendo un ingresso facile per bambini e adolescenti.
Oggi la situazione di Nintendo è molto diversa: con l’arrivo della console ibrida Switch che sì è sponsorizzata come casalinga ma con caratteristiche che la fanno diventare unica una volta inserita nel panorama mobile, in molti hanno pensato a un drastico abbandono della precedente console portatile. Nintendo ha invece rassicurato sin da subito che il supporto sarebbe stato più longevo del preventivato, con titoli first party in arrivo nel corso di tutto il 2017 e probabilmente anche del 2018. Ovviamente il posizionamento attuale di 3DS è quello di un’utenza dalla fascia d’età più bassa, chi inizia a entrare nel mondo dei videogiochi e ha bisogno di una macchina resistente, duratura e dal basso costo.
Certo Switch con i suoi materiali nobili e con il suo design moderno non rientra in questa categoria, ma anche New 3DS e New 3DS XL si posizionano un filo troppo in alto. Ecco quindi l’arrivo di New 2DS XL, naturale evoluzione della piattaforma che va condensare le feature necessarie per la sopravvivenza della piattaforma, in un case leggero, resistente e dal look giovane. Torna il design a conchiglia, e una volta aperta la console ci si ritrova di fronte a due enormi schermi; questi sono mutuati direttamente dal New 3DS XL ma con due differenze: la prima, la più importante, non è presente l’effetto stereoscopico, la seconda è dovuta alla mancanza del sensore di luminosità ambientale. Per il resto sono schermi generosi, che vanno a coprire quanto più spazio possibile dello chiassis: guardando solo lo schermo superiore in verticale, si ha come la sensazione di essere di fronte a un clone di un iPhone per quanto lo schermo riesca a occupare più spazio possibile, senza arrivare ovviamente alle follie di Samsung Galaxy S8.
Per riuscire a far stare tutto in dimensioni poco più grandi (solamente in larghezza si abbonda) rispetto alla versione più piccola, ossia il New Nintendo 3DS, molte componentistiche sono state spostate da attorno lo schermo superiore per trovare posto nel corpo inferiore della macchina. Le due fotocamere esterne ora si trovano sulla base d’appoggio della console, quella frontale e il microfono sono alloggiati nella cerniera e infine le casse sono state spostate negli angoli vicino all’impugnatura. In mano la leggerezza generale si fa sentire, soprattutto per via dello spostamento del peso ora tutto concentrato nella parte bassa che quindi resta al centro dell’impugnatura e non va a gravare sui polsi.
Per questo test preliminare della nuova console Nintendo abbiamo avuto modo di provarla con quattro dei giochi che accompagneranno il lancio previsto per il 28 luglio; il primo è Ever Oasis gioco di ruolo con elementi gestionali, sviluppato da Grezzo, lo studio alle spalle dei due The Legend of Zelda rimasterizzati su 3DS. Partendo purtroppo da un salvataggio avanzato, abbiamo avuto la possibilità di saggiare solamente una missione, abbastanza basilare, e il sistema di combattimento che sì ha alcuni elementi tipici dei giochi di ruolo, ma alla mano risulta più che altro vicino a Zelda; per quanto riguarda la componente gestionale in cui dover ricostruire le oasi, purtroppo non c’è stata possibilità di verificarne le meccaniche.
Il secondo gioco è stato Brain Training infernale del Dr. Kawashima: questa nuova declinazione degli esercizi dell’ormai noto dottore giapponese salta ogni convenevole e spreme le vostre meningi con esercizi sempre più complessi da risolvere; l’unico disponibile richiedeva di inserire il risultato dell’operazione che si era vista in precedenza, mentre su schermo appariva la successiva; la situazione è diventata presto ingestibile quando la risposta da inserire faceva riferimento a tre operazioni precedenti, e il tempo a disposizione non dava certo la possibilità di riflettere con calma. Il terzo della schiera è Hey! Pikmin, rivisitazione sotto forma di platform 2D del franchise diventato noto al tempo di GameCube. Anche in questo caso il gameplay è molto semplice e richiede a Capitan Olimar di farsi strada fino a fine livello utilizzando i Pikmin per uccidere i nemici oppure raccogliere oggetti per completare il passaggio. A completare il quartetto c’è Miitopia, gioco di ruolo a turni demenziale, il cui scopo principale è quello di strappare qualche risata.
È Possibile lanciarsi all’avventura con il proprio Mii e fare squadra con quelli dei propri amici o di altre persone: ad esempio nella nostra breve prova la squadra era composta da un Eiji Aonuma guerriero, produttore della serie The Legend of Zelda e da Reggie Fils-Aime prete, direttore operativo della divisione americana di Nintendo. Tutte le situazioni sono studiate per ricadere nell’equivoco, proprio come in Tomodachi Life e Miitomo prima di lui.
New Nintendo 2DS XL arriverà sul mercato italiano il 28 luglio al prezzo di €149,98. Una console che non vuole rivoluzionare il mercato ma, anzi, vuole consolidare il futuro in discesa della piattaforma. Con questa nuova revisione Nintendo mette sul mercato il prodotto definitivo per quanto riguarda la famiglia 3DS, che servirà a portare avanti le vendite della console verso il pubblico dei giovanissimi che ancora non si sono avvicinati al mondo Nintendo o lo stanno scoprendo a brevi passi tramite le applicazioni mobile.