Murder on the Orient Express | Anteprima Gamescom 2023
Murder on the Orient Express: il mistero torna su console con un nuovo gioco di Poirot, provato da me in questa Anteprima Gamescom 2023
Benvenuti, amanti del mistero e della suspense! Il 19 ottobre 2023 sarà un giorno che gli appassionati di videogiochi e lettori di gialli non potranno dimenticare. “Agatha Christie – Murder on the Orient Express” arriva a noi grazie all’esperienza di Microids, promettendo di rivitalizzare il genere mystery con una rilettura moderna e appassionante.
Il titolo prende ispirazione dal celebre romanzo “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie, un capolavoro che ha appassionato generazioni di lettrici e lettori. La storia del gioco segue fedelmente le vicende narrate nel libro ma, con abilità, introduce nuovi elementi e colpi di scena che sapranno sorprendere anche chi conosce ogni pagina del romanzo a memoria.
Il cuore della trama? L’omicidio misterioso del passeggero americano Samuel Ratchett, e il leggendario detective belga Hercule Poirot impegnato in una frenetica corsa contro il tempo per smascherare il colpevole.
Murder on the Orient Express | Anteprima Gamescom 2023 – Una Nuova Dimensione Del Gameplay
Al di là della storia, è il gameplay che promette di fare la differenza. Immersi in una grafica curata e suggestiva, chi gioca avrà l’opportunità di vestire i panni di Hercule Poirot e di Joanna Locke, nuova introduzione del gioco.
Qui già ho da fare il mio primo appunto, totalmente positivo: si vede che il team al lavoro su questo titolo NON è quello che ha fatto i Poirot precedenti (a breve la mia recensione di Poirot: The London Case).
Il mio giudizio sembra istintivo perché lo è. D’altronde c’è un ex Arkane come art director, con alle spalle un ruolo importante nella serie Dishonored… e si nota tutto. I character sprizzano Dishonored davvero da ogni pixel. Sono più “caratteristici” e da subito danno l’idea di un titolo più raffinato rispetto ai precedenti.
È con Hercule e Joanna (purtroppo nella mia prova di Murder on the Orient Express ho giocato solo nei panni di Hercule per una breve sezione di poco successiva alla scoperta del corpo della vittima): con loro ci si addentrerà nei meandri dell’investigazione, risolvendo enigmi intricati e interrogando testimoni e sospettati.
Anche in questo caso, il poco del cast di personaggi che ho potuto incontrare, pur nei limiti di animazioni facciali assenti e movimenti piuttosto meccanici e “robotici”, mi ha intrigato e catturato molto velocemente, ognuno con i loro segreti e motivazioni, tanto da rendere ogni dialogo imprevedibile e particolarmente avvincente.
Il doppiaggio in inglese, tedesco e francese non è un mero dettaglio: dona vita ai personaggi, rendendo l’esperienza ancor più coinvolgente e immersive. Ogni dialogo, ogni intonazione, contribuisce a creare un’atmosfera densa e avvolgente, tipica dei migliori gialli di Agatha Christie.
Prime Impressioni di questa prova in Gamescom 2023
Dalle mie parole emerge un quadro lusinghiero, lo so, ma è stata un’esperienza davvero molto positiva. I personaggi ben definiti e profondi, la trama sa abilmente essere fedele all’originale pur introducendo novità inaspettate, e il gameplay rinnovato rispetto al passato sa cogliere un po’ delle moderne tecnologie per offrire un’esperienza unica.
L’aderenza al libro originale è qualcosa che il game dev che mi ha accompagnato in questo hands on ha voluto sottolineare: la storia inizia allo stesso modo, ma il finale è diverso, il colpevole è diverso e, soprattutto, la storia avviene oggi e non attorno ai primi anni ’30 come l’originale.
Ci sono quindi smartphone, dialoghi relativamente allineati a come qualcuno parlerebbe oggi, personaggi che svapano, e diversi altri elementi che, vuoi per lo straniamento di vederli in un adattamento di un’opera della Christie, vuoi per la freschezza che un contesto temporale diverso è in grado di portare alla storia, funzionano e funzionano bene.
Ma Murder on the Orient Express introduce anche nuovi elementi, come la modalità in prima persona, che permette di osservare l’ambiente da una prospettiva più intima e dettagliata, offrendo una sfida ulteriore nella ricerca degli indizi. Sono anche elementi come questi che, davvero, credo possano rendere questa iterazione la miglior iterazione videoludica di Poirot.
L’aspetto che forse più mi ha sorpreso di questa prova sono proprio le meccaniche di gameplay.
Nei precedenti titoli di Poirot molto spesso mi sono trovato a dover attendere che anche il detective arrivasse alla conclusione alla quale io ero arrivato poco prima, mentre in Murder on the Orient Express sembra quasi che gioco e giocante arrivino insieme alla soluzione di quello che ci si para davanti.
Anche solo le meccaniche di investigazione, dall’analisi di oggetti alla ricerca di impronte, sono al contempo più intuitive ma anche più rispettose dell’intelligenza di chi gioca. La UI é di molto migliore rispetto ai precedenti titoli, e anche le meccaniche di collegamento degli indizi e deduzione di ciò che questi collegamenti esplicitano è resa meglio a schermo.
Sono sorpreso di come un team diverso da quello responsabile dei primi due Poirot sia stato in grado di rimediare a forse gli errori più grossi di quei due titoli, riuscendo persino ad aggiungerci uno strato di identità visiva che non davo per nulla per scontato, e che anzi caratterizza questo titolo come un nuovo inizio per il brand.
Poirot è più vecchio, più stagionato, più disilluso verso le persona delle quali è circondato, e sembra davvero che questo narrativo salto in avanti nel tempo abbia trascinato con sé l’intero comparto di gioco, che, almeno in questo mio hands on, si libera delle ancore che tenevano il franchise nel range del sufficiente e vola pericolosamente vicino al sole.
Conclusioni dell’Anteprima Gamescom 2023
Il 19 ottobre 2023 si prospetta come una data memorabile per chiunque ami il mistero. “Agatha Christie – Murder on the Orient Express” ha tutte le carte in regola per diventare un must-have, unendo la magia del racconto originale di Agatha Christie con le innovazioni che il team ha voluto includere.
Una sfida, un viaggio, un mistero da risolvere, un titolo forse in grado di proporre in un gioco quanto fatto dai film di Branagh: tutto questo e molto altro ci aspetta a bordo dell’Orient Express. Saliamo?
[Ti segnalo un’altra accoppiata di anteprime che vorrei leggessi, quelle su Where Winds Meet e Dustborn; soprattutto il primo di due è un altro titolo dal potenziale piuttosto interessante].