MGW 18: Xenon Racer – Provato
Sono passati solo tre mesi dall’uscita ufficiale di All-Star Fruit Racing, primo videogioco di 3DClouds.it, software house italiana che da pochissimo ha annunciato Xenon Racer, il secondo titolo ufficiale che sarà disponibile nel Q1 del 2019. Durante la fiera milanese, SOEDESCO (publisher ufficiale) e 3DClouds, hanno permesso a tutti gli appassionati di mettere le mani in anteprima mondiale su questo nuovo e interessante titolo tutto italiano.
A differenza di All-Star Fruit Racing, che riprendeva molto lo stile di Mario Kart con armi, potenziamenti e l’interessante meccanica JUICER, in Xenon Racer gli sviluppatori hanno voluto fare un passo indietro (ma se vogliamo in avanti) per realizzare un racing game totalmente ispirato agli amatissimi racing degli anni novanta, come Ridge Racer, Daytona o Sega Rally, reinterpretati però in chiava moderna e senza abbandonare l’idea di un titolo totalmente arcade.
L’ambientazione di Xenon Racer, come si può facilmente intuire, è completamente diversa da All-Star Fruit Racing. In questo nuovo gioco, ambientato nel 2030, andremo a disputare l’ultimo campionato sulle quattro ruote, in quanto le auto tradizionali stanno per essere completamente abbandonate in favore dei velivoli. Queste automobili sono tutte alimentate dallo Xenon e starà poi a noi riuscire a padroneggiare le diverse modalità di guida di un veicolo piuttosto che un altro.
Come avrete quindi capito, non tutti i bolidi sono uguali: ognuno di essi avrà delle peculiarità che dovremo imparare a padroneggiare: c’è l’auto più veloce ma più difficile da manovrare, quella che drifta meglio ma che ha meno accelerazione e così via. Durante la nostra prova abbiamo potuto provare solo quattro veicoli (nella release finale saranno circa quindici), ognuno però con caratteristiche molto diverse, il che ci ha permesso di verificare l’effettivo impatto sullo stile di guida. Ogni veicolo potrà essere personalizzato man a mano che completeremo gare e proseguiremo con la modalità carriera.
La modalità carriera di Xenon Racer non è differente da quella di molti altri racing game: si avranno a disposizione vari campionati, ognuno dei quali comprensivo di varie gare da completare, il tutto senza quelle feature “free roam” che sempre più spesso troviamo nelle modalità carriera dei racing game più popolari. L’andamento della carriera seguirà una ramificazione continua e dovrebbe offrire un buon livello di varietà, ma purtroppo non possiamo darvi ulteriori dettagli, perché nella demo non era disponibile tale modalità.
Lasciamo i tecnicismi e lanciamoci nel vivo dell’azione. Dopo aver scelto il veicolo potremo selezionare una tra le tantissime piste disponibili, scegliendo anche numero di giri, orario del giorno e se giocare in modalità normale o reverse. Durante la nostra prova erano disponibili sono tre circuiti di tre località differenti: Miami, Tokyo e Dubai, ognuno con caratteristiche leggermente diverse, il che ci ha permesso di capire l’effettivo passo in avanti rispetto al primo gioco sia in termini di Intelligenza Artificiale che di gameplay generale.
Una delle tante particolarità di Xenon Racer è sicuramente la gestione dei circuiti: non esistono, infatti, delle vere e proprie piste predefinite, bensì gli sviluppatori hanno ricreato parte delle città come ad esempio Miami, per poi andare a creare dei tracciati intrecciando le varie vie stradali, così da permetterci di esplorare un nuovo angolo della città in ogni singola gara. In totale al lancio saranno disponibili ben 40 tracciati suddivisi in sette località diverse. Una mancanza che si è fatta sentire sono le scorciatoie, assenza giustificata però dal fatto che l’idea del team era proprio ricreare l’esperienza di gioco che si aveva nelle sale giochi con i classici titoli racing arcade. Un miglioramento che invece ci ha fatto ben sperare per questo nuovo capitolo è l’I.A., che avevamo parzialmente criticato in All-Star Fruit Racing ma che adesso sembra migliorata. Siamo curiosi di metterla alla prova una volta uscito il gioco.
Parlando di puro gameplay, una volta preso in mano il pad e iniziata la gara, vi troverete subito in difficoltà nel capire il funzionamento del sistema di guida, leggermente diverso dai canonici racing game. Xenon Racer basa tutto sul drifting, pratica che richiederà ben più di una gara per essere interiorizzata: non basterà frenare, ma sarà necessario “giocare” di tempismo tra freno e acceleratore. Diciamo che nelle prime gare difficilmente riuscirete a mantenere privo di graffi il vostro veicolo, tuttavia possiamo garantirvi che l’apprendimento è davvero veloce: già dopo tre o quattro gare riuscirete a guidare quasi senza problemi. Guidare bene e sfruttare il drifting non servirà solo a guadagnare terreno sugli avversarsi, ma anche a guadagnare turbo da utilizzare per distanziarli ulteriormente e soprattutto per evitare di distruggere l’auto, dato che una volta raggiunto il limite massimo di danni si distruggerà.
Il nostro primo contatto con Xenon Racer è stato senz’altro positivo, soprattutto per i tanti miglioramenti rispetto al primo gioco pubblicato dalla software house italiana. In questo 2030 dove le quattro ruote sono ormai obsolete tutto funziona come dovrebbe, soprattutto per lo stampo prettamente arcade che gli sviluppatori hanno voluto imprimere a questo nuovo titolo. Dimenticate power-up, scorciatoie e guida ultra realistica per dare il benvenuto a drifting intenso, velocità folli e musica che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa. Le premesse sono ottime, anche se siamo ansiosi di scoprire qualche dettaglio in più su carriera e personalizzazione delle auto, aspetti che potrebbero rendere Xenon Racer un gioco decisamente interessante per gli amanti del racing arcade vecchio stampo. Ovviamente non mancheranno le modalità multigiocatore, presenti sia in locale sia online, con la possibilità di creare tornei personalizzati.