[Gamescom 2015] Metal Gear Solid V: The Phantom Pain – Hands On
Articolo scritto in collaborazione con Jgor “Jeegsephirot” Masera
Manca ormai meno di un mese al lancio dell’ultimo capitolo di Metal Gear Solid targato Hideo Kojima e, secondo le premesse, sarà una degna conclusione di tutto il filone creato dal maestro nipponico. Proprio in occasione della Gamescom 2015, abbiamo avuto modo di provare una demo che, purtroppo, non aggiungeva nulla di nuovo a quanto è stato detto e mostrato fino a oggi. La missione consisteva nel recupero di un generale di una base nemica in Afghanistan attraverso uno dei tanti approcci che questo capitolo offre. Abbiamo avuto modo di testare i vari companion, dalla cecchina Quite, al fidato canelupo DD, utili per avere sempre man forte nelle infiltrazioni, specie quando si tratta di creare diversivi.
La vere novità del gioco presentate da Konami sono state però rivelate attraverso una demo di mezz’ora su Youtube che introduce nuovi aspetti del titolo non ancora totalmente svelati o chiariti che riguardano soprattutto lo sviluppo della Mother Base, i vantaggi che offrirà l’uso dei Diamond Dogs, in termini di nuovi equipaggiamenti ed abilità sbloccabili e le FOB.
Il Quartier Generale di Snake e dei suoi uomini, come sappiamo, sarà chiamato Mother Base e durante il gioco ci sarà consentito di gestirla sia dal punto di vista della personalizzazione che da quello della gestione. L’espansione della Mother Base sarà legata al numero di soldati che Snake recluterà durante i suoi viaggi e tali uomini potranno poi venirci in aiuto durante le missioni. Una volta che avremo soddisfatto determinate richieste potremo appunto migliorare il QG e di conseguenza ricevere supporto di tipo medico, informativo oppure in termini di rifornimenti sul campo. Anche l’esercito sarà gestibile, ad esempio ci sarà consentito in ogni momento assegnare un determinato numero di soldati alle diverse unità nelle quali sarà diviso. Se compiti come questo vi annoiano ci sarà comunque Miller che potrà occuparsene, lasciando a noi l’aspetto più pratico.
La Mother Base sarà divisa in diverse zone, tutte interamente esplorabili. La più importante è ovviamente la piattaforma di comando: migliorandola infatti potremo espandere il numero di soldati reclutabili all’interno del nostro esercito. Ricordiamo che i soldati reclutabili non saranno soltanto nemici catturati con il pallone Fulton ma anche prigionieri di guerra o volontari, e potremo interagire con chiunque di loro all’interno della Mother Base.
Per ognuna delle piattaforme potremo creare strutture adeguate, scegliere in che zona costruirle e personalizzarle, scegliendone ad esempio il colore. La piattaforma di R&S sarà quella responsabile della creazione e produzione degli equipaggiamenti che useremo in battaglia, rivelandosi quindi cruciale per i nostri scopi. Ovviamente più investiremo nella ricerca più saranno le tipologie di armi disponibili: esse andranno dalle normali armi da fuoco (leggero e non) ai dispositivi più specifici (come il sistema di camouflage).
La piattaforma dedicata all’unità di Combattimento sarà popolata dai soldati che potremo inviare in missioni esterne, permettendoci di ricevere delle ricompense extra. Le missioni portate a termine da queste unità influenzeranno anche quelle di Snake, facilitandoci quindi il tutto. Se lo desideriamo sarà possibile usare anche i componenti di tali squadre al posto di Snake come personaggi giocabili, sfruttando così le loro abilità che, in determinati momenti, si riveleranno utili.
La terza unità è quella di Supporto: i suoi componenti saranno i responsabili sia dei rifornimenti durante le missioni che di altri svariati tipi di aiuto. Il team di supporto infatti sarà in grado di inviare rifornimenti di tipo medico, munizioni, armi e addirittura veicoli. Oltre a questo potremo pure richiedere anche attacchi aerei, fuoco di copertura, dei diversivi e addirittura manipolazione del clima: tali tipi di supporto arriveranno molto più velocemente aumentando il livello della piattaforma adatta. Ovviamente si tratta di strumenti tattici di supporto molto utili e importanti, tuttavia com’è giusto che sia saranno anche molto dispendiosi. Vi saranno poi anche altre unità ossia quella di Spionaggio e quella Medica ma su queste non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Come accennato in precedenza potremo interagire con i soldati della Mother Base, salutandoli e parlando con loro, venendo, a volte, anche a conoscenza di informazioni importanti. Inoltre all’interno del nostro QG saranno disseminate delle docce che potremo utilizzare per lavar via il sangue e lo sporco accumulatosi durante le missioni: sarà importante fanne uso, pena una diminuzione di stima nei confronti dei soldati o con chiunque altro interagiremo. Esplorando la Mother Base potremo inoltre raccattare qualche oggetto come dei diamanti (magari sfuggiti ai container) o dei poster (il cui uso è ancora sconosciuto).
All’interno della Mother Base sarà possibile anche allenarsi e ottenere delle ricompense. Ogni piattaforma ci permetterà di allenarci in diversi modi, ognuno diverso dall’altro e ciò va a rimarcare quanto sia importante esplorarla e viaggiare al suo interno, sia a piedi che tramite i mezzi o, addirittura, il servizio postale (nel caso in cui non disponessimo di tempo).
Man mano che la base di espanderà sarà fondamentale fare uso delle Basi Operative Avanzate (FOB), le quali consentiranno di ampliare ancor di più la nostra struttura. Esse saranno delle espansioni opzionali online della Mother Base che sarà possibile costruire in tutto il globo in modo tale da sfruttare le risorse peculiari di ogni tipo di zona. Le FOB potranno tuttavia essere attaccate da altri giocatori, scatenando così una guerra per sottrarci risorse o personale militare. Dovremo quindi difenderci sfruttando l’artiglieria recuperabile durante le nostre missioni e tramite l’intelligence. In ogni caso sarà comunque possibile dare direttive in remoto tramite l’iDroid, senza rientrare necessariamente alla base durante lo svolgimento di una missione, potendo gestire ogni impostazione possibile. Nel caso in cui vorremmo occuparcene in prima persona non dovremo aspettarci uno scontro fra pattuglie: fronteggeremo il nostro avversario in un uno contro uno, tentando di impedirgli di raggiungere il centro della nostra Mother Base. Per prima cosa dovremo individuarlo e localizzarlo con l’aiuto dell’unità di Spionaggio. Potremo anche tentare di salvare risorse e uomini in “diretta”, sparando ai palloni Fulton prima che questi decollino, riuscendo a individuare così la posizione del nostro avversario che, una volta individuato, sarà marcato ma potrà comunque riuscire a far perdere nuovamente le sue tracce se glielo si permette.
Gli scontri saranno molto variegati: nella demo mostrata infatti sia il difensore che l’attaccante potranno far uso di moltissimi mezzi per portare a termine il loro scopo. Saranno disponibili infatti versioni di Fulton avanzate, oggetti per migliorare i riflessi, mine a gas e molti altri oggetti o chicche, come la mano del Jehuty, utile per portare gli avversari lontani a distanza di CQC. Starà a noi saperne fare buon uso e sviluppare le tecniche di gioco giuste per riuscire a difendere/attaccare con il massimo del profitto.
L’attaccante potrà far fuori il difensore che potrà comunque rientrare in gioco selezionando un altro personaggio giocabile mentre il difensore, per porre fine alle ambizioni dell’avversario, dovrà stenderlo e recuperarlo con un pallone Fulton. Il difensore inoltre potrà richiedere anche l’aiuto di un amico online. Nell’istante in cui il difensore riesce a identificare il suo avversario, verrà automaticamente a conoscenza della posizione della sua FOB, avendo così l’occasione di recuperare ciò che gli è stato rubato.
L’intero sistema delle FOB tuttavia non è obbligatorio: ogni giocatore ha la facoltà di scegliere se completare il gioco con o senza l’ausilio di esse, anche se c’è da dire che tramite il loro aiuto si dovrebbe crescere molto più in fretta, oltre al fatto di avere la possibilità di esperienze di gioco diverse.
La Mother Base si rivela essere quindi un elemento fondamentale all’interno di Metal Gear Solid V, in quanto sarà il centro tramite il quale il nostro esercito prenderà forma, dandoci l’opportunità di migliorare inoltre anche il nostro equipaggiamento e provare nuove esperienze di gioco.
Metal Gear Solid V The Phantom Pain promette di essere il più grande capitolo della serie mai realizzato, non solo per la sua struttura open world, ma anche per la mole di contenuti presente in esso. Se a questo aggiungiamo quella che, al momento, sembra la più drammatica e sconvolgente storia della serie, questo quinto capitolo potrebbe rappresentare il punto più alto punto mai raggiunto dal medium videoludico, ma preferiamo attendere ancora qualche settimana prima di lasciarci andare con dei verdetti così volutamente esagerati.
Ricordiamo che Metal Gear Solid V The Phantom Pain uscirà per PC, Playstation 4, Playstation 3, Xbox One e Xbox 360 il primo di settembre: non resta che aspettare soltanto qualche altro giorno.