Abbiamo provato Metal Eden, l’FPS visto ieri allo State of Play

L'FPS di Plaion annunciato allo State of Play ha il potenziale di rivaleggiare Doom The Dark Ages

Metal Eden Provato Introduzione
L'introduzione del gioco è molto reminescente di quella di Ultrakill, con una lunga caduta da un corridoio rosso. Il tutorial è a sua volta gestito in maniera simile.

Nella nottata è stato finalmente annunciato un gioco che sto avendo il piacere di testare già da qualche tempo. Metal Eden è stato uno dei vari titoli annunciati durante lo State of Play e sembra non essersi ritagliato l’impatto che merita.

Sono quindi qui oggi per dirvi di tenere d’occhio questo FPS, specie se siete fan di titoli quali Doom Reboot, Ghostrunner o Ultrakill. Nella versione beta che mi è stata fornita si intravede un prodotto con potenziale eccezionalità che potrebbe diventare una delle perle di quest’anno videoludico.

Metal Eden, l’FPS veloce e immediato

Metal Eden è uno sparatutto in prima persona sci-fi, molto adrenalinico e che strizza l’occhio al genere dei boomer shooter, per quanto sfrutti molto più platform e tridimensionalità rispetto al canone più classico del genere.

Tutto è molto veloce e immediato, tanto che mi ha dato molto l’impressione di un “Ghostrunner con le pistole”. Non si tratta di un gioco in cui si viene uccisi sul colpo come con il platform di One More Level, ma il feeling del movimento è molto simile.

Le clamorose certezze

Nei livelli messi a mia disposizione non ho avuto un enorme varietà d’armi, in quanto ho potuto giocare solo il prologo/tutorial (molto ben fatto tralaltro) e i primi due livelli della campagna. Dove il gioco ha subito messo in luce la propria varietà è però nella quantità di nemici differenti e negli approcci che richiedono per essere sconfitti.

Le arene di combattimento sono pensate per integrare platform e shooting, per quanto ad ora non ho giocato sezioni eccessivamente basate sul movimento come quelle che possono aver pesato sull’esperienza di molto nell’ultimo Doom.

Detto ciò tenere a mente tutte le proprie opzioni di movimento, compreso wallrun, scatto e triplo air-jump è essenziale per velocizzare le battaglie. Sparse per le varie mappe ci sono munizioni, più contate di quanto non ci si aspetterebbe in un titolo del genere, armatura e soprattutto “nuclei”.

Questi ultimi rappresentano la meccanica più caratteristica di Metal Eden ad ora. Praticamente a intervalli di circa 30 secondi è possibile uccidere con la sola pressione del tasto “E” un nemico estraendo il suo nucleo.

Metal Eden Provato Core Ripper
La meccanica del core ripping è interessante anche perchè espandibile tramite dei potenziamenti distribuiti nel corso dell’avventura.

Il nucleo diventa poi un oggetto dal duplice utilizzo. Lo si può lanciare a mo’ di granata oppure lo si può consumare per curarsi e caricare un singolo colpo corpo a corpo potenziato, essenziale per uccidere nemici corazzati.

Il cooldown di questa abilità è un’arma a doppio taglio per il ritmo di gioco. Da una parte è necessario, dall’altra aver legato l’utilizzo della mossa ad un vero e proprio timer crea delle situazioni nelle quali gestire nemici corazzati diventa una seccatura poiché devi semplicemente aspettare che torni disponibile il mezzo per togliere la loro protezione.

Qua entra in gioco l’integrazione col platform che citavo poc’anzi. Se il cooldown è in effetto, l’opzione migliore per vincere il combattimento è muoversi verso uno dei nuclei disponibili in giro per la mappa e utilizzare quest’ultimo come sostituto dell’abilità di one-shot del protagonista.

Il loop del gioco fonde perfettamente sparatutto e costante movimento, cosa che non risulterà una grande novità nel 2025 ove giochi come Ultrakill, Doom e Shadow Warrior 3 han già proposto simili formule.

La mancanza di effetto novità mette quindi tutto il peso sull’esecuzione di queste idee che sanno un po’ di “già visto”. Personalmente trovo questa struttura divertente, quindi Metal Eden trova in me un giocatore affine a ciò che vuole proporre. Tuttavia capisco che si rischi molta ripetitività, cosa che ho provato con  il già citato Shadow Warrior.

Con solo 3 livelli effettivi è difficile tirare una vera e propria linea sulla possibile ripetitività del gioco. Per ora, lo trovo estremamente divertente. La velocità di movimento è il principale punto di forza del gioco a mio parere e se gli sviluppatori sono in grado di differenziare le arene quanto basta per sfruttare le varie opzioni platform in modo interessante, allora Metal Eden potrebbe davvero essere una perla.

Metal Eden Provato platform
Le sezioni platform non sono mai troppo invasive, almeno in ciò che ho potuto giocare finora

I possibili dubbi

Purtroppo però ad ora rimane un pochino una scommessa. Se quello che ho visto lato meccanico mi ha convinto e ciò che mi è stato proposto lato estetico/narrativo lo trovo competente ma non sorprendente, il lato tecnico ha bisogno di qualche lavoretto in più. Specifico che ho provato una beta fornitami con larghissimo anticipo, tanto che come citato il gioco ancora non era stato annunciato. Tuttavia non posso evitare di evidenziare la forte instabilità del software allo stato attuale.

Il gioco esce a Maggio e la build da me provata sarà già vecchia quando leggerete questo provato. C’è tutto il tempo per ottimizzare. Ad ora ho avuto diversi cali di frame che hanno influenzato la mia esperienza, oltre che qualche bug qua e là. Gli sviluppatori mi hanno anticipato come avrei potuto trovare qualche calo vista la versione di sviluppo fornitami, quindi evidenzio la cosa perchè non si è trattato di “qualche”. Per questo non posso parlare di una sicura bomba di videogioco in uscita tra qualche mese. Detto ciò, tenete d’occhio Metal Eden.

Metal Eden Provato estetica
L’estetica ha i suoi momenti ma per ora non ha mostrato nulla di particolarmente accattivante.

I fan degli FPS quest’anno potrebbero vivere delle release veramente incredibili. Con già Dark Ages e il nuovo atto di Ultrakill all’orizzonte, Metal Eden dovrà combattere per un suo spazio. Dalle prime ore che ci ho passato assieme però, per me ha tutte le possibilità di essere una perla. Le mie uniche vere preoccupazioni riguardano tecnicismi che il team ha tutto il tempo di correggere prima del lancio, previsto per Maggio 2025.

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