Memories Of Mars – Anteprima

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Il pianeta rosso va forte quest’anno e dopo l’ottimo Surviving Mars, ecco farsi avanti dalle nubi di polvere Memories of Mars, un nuovo titolo a base di sopravvivenza marziana, che grazie a 505 Games abbiamo avuto modo di provare in anteprima durante un evento internazionale riservato a stampa e influencer. Nonostante la versione messa a disposizione fosse piuttosto acerba, un’ora abbondante di gameplay e le numerose domande che abbiamo potuto porre agli sviluppatori ci hanno regalato un’idea piuttosto chiara di dove voglia andare a parare il titolo Limbic.

Memories of Mars

Iniziamo col dire che gli appassionati di titoli survival si troveranno subito a proprio agio non appena posato il primo passo sul pianeta rosso, grazie a una struttura che seppur con aggiunte interessanti, ricalca l’ossatura tipica dei più famosi esponenti del genere. Non appena abbandoneremo la nostra capsula (il protagonista è un clone, dettaglio in un certo senso ironico) ci ritroveremo infatti abbandonati a noi stessi, intenti a raccogliere materiali e risorse, utili alla creazione di armi e utensili che ci permetteranno a loro volta di difenderci e costruire un nostro personale rifugio, ove potremo trovare riparo dai mostri che bazzicano il pianeta e da altri giocatori, magari intenzionati a farci la pelle.

La fase di costruzione della stazione modulare non presenta novità eclatanti, presentando la solita struttura quadrettosa e anonima, che è possibile però personalizzare in maniera piuttosto approfondita per quanto concerne colori e stickers (così come è possibile fare con praticamente qualsiasi altra cosa in nostro possesso). Stessa cosa per quanto riguarda la ricerca di risorse che segue la medesima formula di molti altri titoli di genere. Ciò in cui Memories of Mars sembra però volersi differenziare è la costruzione del proprio personaggio, grazie a un sistema di progressione ad albero che ci permetterà di migliorare abilità e capacità fisiche del nostro alter ego, rendendo più semplice sia la pura sopravvivenza che gli incontri con gli altri giocatori.

Parlando del multiplayer, gran parte della prova si è concentrata proprio sulla struttura di quest’ultimo, che ruota attorno ai Flop, punti che ci permetteranno di migliorare il nostro personaggio e il suo equipaggiamento. Tali Flop andranno collezionati collegandosi a terminali situati all’interno di strutture che si attiveranno ciclicamente. Il suono di una sirena, diffondendosi sulla superficie marziana, annuncerà a i giocatori l’inizio di tali eventi, spingendoli allo scontro per il guadagno della preziosa risorsa, il tutto mentre i mostri meccanici che dormono sotto la sabbia potrebbero decidere di unirsi alla festa.

Che si giochi in solitaria o all’interno di un team, la cosa funziona, grazie a un sistema di shooting che, pur non brillando per feeling generale, si difende bene grazie a una buona balistica e alla possibilità di personalizzare i propri strumenti di morte grazie a tutti i classici accessori del caso (che andranno craftati, come praticamente qualsiasi altra cosa). Sicuramente si tratta di una bella variazione sul tema, in grado di dare effettivamente un motivo a giocatori per formare squadre e dedicarsi al PvP in maniera più organica. Questo fluidità però è in grado di funzionare a scapito della componente survival, volutamente semplificata nelle sue meccaniche per non rischiare di intralciare i progetti dei giocatori.

Il pacchetto però non si limita a questo, ci saranno infatti altri tipi di eventi (al momento si è parlato solamente di piogge di meteore), sarà presente una sorta di lore da scoprire esplorando le ambientazioni ed è stata confermata la presenza di veicoli con i quali solcare le tetre vallate di Marte, cosa quasi necessaria visto le lunghissime distanze da percorrere per raggiungere le basi che contengono i preziosi Flop.

Memories Of Mars

Insomma che sembra esserci tutto e tutto funziona, ma qualcosa che non ci ha convinto c’è ed è proprio questo: si limita a funzionare. Appare piuttosto chiaro fin dai primi secondi di gioco la piattezza generale che volenti o nolenti attanaglia. Dai personaggi alle armi, dalle strutture ai nemici (insettoidi meccanici visti e rivisti) fino alle ambientazioni, tutto appare davvero poco ispirato, privo di personalità o di un qualunque picco. Aspetto che se non sarà migliorato potrebbe trasformarsi in un grosso deficit, vista la sovrabbondanza di titoli di genere, impedendo a Memories of Mars di rendersi riconoscibile all’interno del panorama survival.

Ciò che invece ha colpito positivamente sono le parole degli sviluppatori riguardo all’uscita del gioco, fissata al momento per un generico 2018 in versione early access. A quanto ci ha detto il caro John (o era Dave?), Limbic ci tiene particolarmente a rilasciare il titolo in condizioni molto simili a quelle di un gioco completo, andando poi ad aggiustare e aggiungere dove necessario, senza stravolgere troppo gli equilibri che i giocatori andranno a creare.

Memories of Mars


Una presa di posizione piuttosto coraggiosa visti i tempi in cui videogiochiamo, speriamo vivamente che riescano a tenere fede ai loro intenti.

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