Mario vs. Donkey Kong ANTEPRIMA | I Minimario sbarcano su Nintendo Switch
Dopo un ormai lontano debutto sulle portatili di vecchia generazione il titolo Nintendo sbarca su Switch.
Mentre scrivo il mio articolo “Mario vs. Donkey Kong ANTEPRIMA“, mi ritrovo a cercare di ricordare il capitolo originale della saga dei Minimario uscito nell’ormai lontano 2011. Il titolo uscì su Nintendo 3DS e si ritagliò subito una gradita fetta di pubblico come spin-off del celebre idraulico.
Nintendo ha quindi deciso di rimettere mano al titolo, creando un vero e proprio remake che trasforma e migliora il titolo precedente. Sbarcherà quindi il 16 febbraio su Nintendo Switch il nuovo Mario vs. Donkey Kong.
Mario vs. Donkey Kong ANTEPRIMA | Lo stesso titolo ma una grafica del tutto nuova
Mario vs. Donkey Kong è sostanzialmente, nella sua semplicità, un titolo con aspetti che lo rendono nuovo. Spesso non è chiara la differenza tra remaster e remake, ma semplificando di molto le cose, posso dirti che nel secondo caso non si tratta di recuperare il vecchio titolo e adattarlo in termini, per esempio, di dimensione dello schermo o refresh, ma di riscrivere proprio il codice di gioco da zero.
Bene, Mario vs. Donkey Kong gode di animazioni e grafica completamente rifatte, anche se evidentemente recuperate da altri titoli della saga. Fondali e personaggi sono decisamente moderni, fluidi e precisi, come non avrebbe potuto essere nel titolo originale.
Le animazioni e i personaggi – a un occhio attento questo non scappa – sono “riciclati” dai titoli platform degli ultimi anni. Certo, non parliamo di Super Mario Wonder (di cui a questo link trovate la recensione, se vuoi rinfrescarti la memoria), ma prova a dare un’occhiata a New Super Mario U Deluxe (anche questo l’ho recensito io? Ebbene sì, e trovate qui il link se vuoi recuperarlo). Quest’ultimo pesca a piene mani da New Super Mario Bros. 2 (di cui sempre su Gamesource puoi trovare l’editoriale di Giovanni Ormesi nella celebre rubrica “Back in Time” a questo link) e capirai di cosa parlo.
Comunque, anche qui Nintendo regna sovrana e riesce a cambiare la mente del giocatore, facendo passare un riciclo lecito e comprensibile in un omaggio affettuoso che alla fine rende il tutto familiare. Questo, unito al fatto che molti si sono persi il titolo originale, rende questo Mario vs. Donkey Kong quasi un titolo nuovo.
I Minimario
Mario vs. Donkey Kong, nella sua versione originale, sembra quasi nascere come un contenuto veloce, una prova per vedere come va. Eppure riesce a conquistare e sedurre una grossa fetta di pubblico. L’idea dei toys di Mario rinchiusi in quelle sfere di plastica da distributore automatico di cui Kong va matto colpisce e cattura.
Così il gorillone, mentre fa zapping sul divano, vede la pubblicità e si fa crescere l’hype per i Minimario. Ma l’articolo è andato a ruba nei migliori negozi, quindi rimane una sola alternativa… Sacco in spalla e via alla fabbrica, dove intende rubarli tutti.
Ma il nostro idraulico non può di certo restare impassibile e quindi parte il classico inseguimento al cattivo attraverso svariati mondi di gioco. Nella sua fuga, Donkey Kong perderà dei Minimario nei livelli e sarà compito del giocatore recuperarli tutti prendendo nel contempo a botte il gorilla.
La struttura
Senza scendere nei dettagli, posso dire che la struttura di gioco di Mario vs. Donkey Kong unisce un platform a elementi puzzle in un’atmosfera nuova ma che ricorda incredibilmente il Donkey Kong dell’alba dei tempi.
Parlo del cabinato in cui il gorilla lanciava barili a un idraulico che, trave dopo trave, cercava di salvare la bella dalle grinfie del primate: forse il primo vero grande successo di Nintendo in America.
Bene, Mario vs. Donkey Kong ricorda a tratti, complice anche alcuni item, il concetto che stava alla base del cabinato classico originale: devi arrivare da un punto A a un punto B nella maniera più rapida ed efficace possibile, recuperando lungo il percorso la chiave o i Toys persi dal gorillone.
Se pensi che non sia difficile, aspetta di leggere la mia recensione a San Valentino: potresti rimanere sorpreso!
Quel che rimane invariato…
Il gameplay di Mario vs. Donkey Kong, comunque, rimane quello che ricordi: il nostro idraulico ha solo il salto, nelle tre varianti che gli permettono di arrivare più in alto, e nulla di più. In fondo, non si tratta di un platform normale, per cui scordati funghi, stelle e fiori.
Qui si salta e basta e, soprattutto, si muore da eroi, visto che un semplice errore significa perdere una vita e ricominciare il livello da zero.
Non varia neanche la struttura originale, che prevede 6 mini schemi, uno schema di raccolta dei toys e infine il boss per ogni mondo di gioco in cui, ovviamente, varia il tema di base.
… e le novità in attesa della recensione
Mario vs. Donkey Kong fa diverse promesse a chi vorrà godere del titolo, come nuove modalità di gioco, nuovi livelli di difficoltà, nuovi nemici e nuovi schemi, oltre che naturalmente a chicche come la modalità multigiocatore.
Saprà quindi questo remake di Mario vs. Donkey Kong conquistare il pubblico di Nintendo Switch? Preordinalo qui, e se non sei ancora convinto ti do appuntamento il 14 febbraio alle 14:00, qui su Gamesource per la recensione.